A Potenza, una giornata molto particolare si svolgerà nella mattinata di domani, mercoledì 23 ottobre, presso l’Università degli Studi della Basilicata, in contrada Macchia Romana.
Alle ore 11.30, nell’Aula Magna, sarà consegnato il diploma di laurea in memoria di Carmela Tripaldi, sposata, nata a Potenza, il 18 giugno del 1968 e deceduta il 4 giugno 2018.
La donna, con una grande personalità, bella dentro e fuori, determinata, molto discreta, sempre sorridente, senza mai tirarsi indietro era pronta ad aiutare tutti ed insieme al marito avevano una grande passione per gli animali.
Ha frequentato il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” del capoluogo lucano e l’Università degli Studi della Basilicata, nella facoltà di Scienze delle produzioni animali.
Inoltre, dopo la triennale, ha lavorato in Piemonte, a Gaveno, in provincia di Torino, in Puglia, a Gallipoli, in provincia di Lecce, a Villa d’Agri e Melfi, in provincia di Potenza, e negli ultimi anni nel capoluogo lucano, presso il laboratorio di Microbiologia del San Carlo.
A voler dare questo riconoscimento è stato il prof. Emilio Gambacorta, docente dell’università potentina, ordinario di Zootecnia presso la SAFE dell’UNIBAS, già Presidente del Corso di Laurea in Scienze Agrarie, sostenuto nella proposta dal Consiglio della Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali – SAFE, dalla Rettrice prof.ssa Aurelia Sole e dal Senato Accademico dell’Università della Basilicata.
Il conferimento della laurea post mortem è scaturito dalla volontà di riconoscerne l’impegno profuso nell’intero percorso di studi e la tenacia mostrata nell’affrontare tutti gli esami, fino al completamento del percorso, nonostante l’avanzare della malattia che non le ha consentito di ottenere il titolo in vita.
“Per me non è stata una semplice cognata, ma una grande sorella”.
Questo è stato il commento di Incoronata Auria che, tramite la nostra redazione, ha voluto far conoscere quest’importante evento.
“Io voglio credere – ha, infine aggiunto – che, domani, lei sia con noi, insieme al marito, ai suoi familiari e ai tanti amici che l’hanno voluta davvero bene, motivo d’orgoglio per tutti, e che sia ricordata sempre con un sorriso che a lei non mancava mai”.
Alla consegna, sarà anche presente il nipote Giampaolo che, alla prima tesi, vedendo tutti i docenti alzarsi in piedi per la bravura della zia, esclamò tutto felice: “quando gli consegnate la coppa?”.
Come in quell’occasione, domani, il nipote, ancora una volta, sarà onorato di avere una zia, così, brava e tanto stimata.
Rocco Becce
Direttore Editoriale