Qualcuno in Italia vorrebbe legalizzare la droga nelle farmacie, mentre altri la combattono in mille modi e inesorabilmente.
È questo l’ennesimo caso scoperto dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma, che prosegue l’attività di contrasto al fenomeno del narcotraffico internazionale.
I militari delle Fiamme Gialle, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno intercettato tre insospettabili corrieri, presumibilmente al soldo di un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, e sequestrato oltre 33 chilogrammi di droga.
Durante l’analisi delle liste dei passeggeri, l’attenzione del Gruppo di Fiumicino si è soffermata su alcune persone sospette, tra cui una coppia di cittadini brasiliani, in transito verso la Germania, la cui disinvoltura è crollata dinnanzi alla scoperta di numerosi panetti di cocaina purissima, per complessivi 18 chilogrammi, occultati all’interno dei bagagli.
Un terzo corriere, di nazionalità pakistana, si era, invece, dichiarato commerciante di articoli di artigianato mediorientale mostrando ai militari alcuni manufatti da smerciare in Italia, ma voleva introdurre oltre 15 chilogrammi di eroina purissima nascosta nel doppiofondo ricavato nelle pareti del suo bagaglio.
I tre sono stati tratti in arresto e condotti nel carcere di Civitavecchia, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.
Sino ad oggi, come informa una nota stampa inviata in redazione dal Comando Provinciale della GdF di Roma, sono due le operazioni, tra le più rilevanti dell’anno, che hanno consentito di sventare l’immissione sul mercato di oltre 600mila dosi di droga, per un controvalore di circa 6 milioni di euro, confermando il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Rocco Becce
Direttore Editoriale