In Calabria, su richiesta del Procuratore Capo della Repubblica del Tribunale di Paola, dott. Pierpaolo Bruni e del Sostituto Procuratore, dott. Maurizio De Franchis, nella mattinata di oggi, giovedì 12 dicembre, le Fiamme Gialle della Tenenza della Guardia di Finanza di Scalea, in provincia di Cosenza, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, presso il Tribunale di Paola, dott.ssa Maria Grazia Elia.
Durante un’operazione denominata “GHOST WORK“, è stata disposta la misura degli arresti domiciliari nei confronti del sindaco di Scalea, Gennaro Licursi e la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio nei confronti di 3 dipendenti dell’A.S.P. di Cosenza.
Contestualmente, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente emesso dall’Autorità Giudiziaria. Il provvedimento cautelare, personale e reale, si colloca in un più ampio contesto di indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola ed eseguite dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Scalea, che attengono alla verifica della regolare presenza in servizio di pubblici dipendenti, a carico dei quali, in questo caso, è stato accertato un quadro indiziario particolarmente grave in ordine a condotte di truffa aggravata ai danni dello Stato e di falsa attestazione della presenza in servizio.
Le indagini, protrattesi per alcuni mesi, hanno consentito di svelare un radicato e consolidato meccanismo di illiceità che ha consentito al primo cittadino della cittadina calabra, nella sua qualità di dipendente dell’A.S.P. di Cosenza, con la complicità di tre suoi colleghi, di assentarsi senza alcuna giustificazione dal luogo di lavoro.
Infatti, dopo aver timbrato il cartellino, il politico lasciava l’ufficio e si dedicava allo svolgimento di quotidiane attività di natura personale o pubblica.
L’amministratore comunale attestava falsamente di essersi recato in missione per conto dell’ufficio, occupandosi, anche in questo caso, di questioni non attinenti al suo servizio.
Inoltre, è stato accertata la complicità dei suoi colleghi, dipendenti presso diverse sedi dell’A.S.P. di Cosenza, Amantea e Scalea, che attestavano che la missione si era svolta regolarmente, nonostante il sindaco non si fosse nemmeno mai recato.
Il tutto è stato accertate mediante l’installazione di telecamere all’interno degli uffici del Distretto Sanitario del Tirreno di Scalea, analisi dei tabulati telefonici e monitoraggio con sistema GPS, ricostruite in maniera capillare, anche grazie ad un’accurata attività di pedinamento, incrociate quotidianamente con il marcatempo, dove sono emerse oltre 650 ore di assenteismo.
I dettagli sono stati forniti durante una conferenza stampa tenutasi durante la mattinata presso la Procura della Repubblica di Paola, in via Giovanni Falcone e Paolo Borsellino 9, alla presenza del dott. Pierpaolo Bruni, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Paola, il Col. Danilo Nastasi, Comandante Provinciale Guardia di Finanza di Cosenza ed il Cap. Federico Gragnoli, Comandante della Tenenza Guardia di Finanza di Scalea.
Rocco Becce
Direttore Editoriale