Per gli allagamenti in un condominio avvenuti in Basilicata, a Potenza, in via del Gallitello, un giudice del Tribunale del capoluogo lucano ha rinviato d’ufficio, per l’ennesima volta, al 14 aprile 2021, una causa intentata da una coppia proprietaria di un garage.
Il procedimento, che riguarda un contenzioso civile, è stato presentato nel lontano 2014.
Questo è potuto accadere, ancora una volta, a causa del troppo carico di lavoro sopportato dal locale Palazzo di Giustizia.
Per la verità, nel locale Tribunale, il più lungo d’Italia per arrivare a sentenza, dovrebbero passare almeno 12 anni.
Quindi, di tempo ne abbiamo ancora a disposizione, grazie alle leggi italiane promulgate negli anni dai vari governi sia del centrosinistra che del centrodestra, e c’è poco da meravigliarsi in questo Paese, così, com’è ridotto.
Intanto, i proprietari, non solo hanno, per ora anticipato sino ad oggi oltre 15mila euro tra lavori eseguiti a proprie spese, gli onorari di avvocati e vari tecnici messi a disposizione per i sopralluoghi, oltre a del materiale di vario tipo “buttato” durante ben 8 allagamenti avvenuti sopratutto con temporali estivi, dove, da quanto accertato anche dal CTU del Tribunale, sembra che non si sia costruito con tutte le accortezze.
Questi sono alcuni degli articoli, da noi pubblicati nel tempo, per far capire meglio cosa sia realmente accaduto.
https://www.robexnews.it/2017/09/02/potenza-allagamenti-citta-un-forte-temporale/
La scorsa estate, soliti problemi anche per altri proprietari, sempre nella stessa zona, che, dopo questo primo caso, hanno presentato diverse denunce per altri allagamenti, forse in una via, dove non si doveva proprio costruire o che si è autorizzato a farlo con molta semplicità e poca attenzione da parte di chi doveva controllare meglio e, nel tempo, non l’ha fatto.
L’imprenditore, che tranquillamente continua a costruire in città, in altre zone, contattato più volte ha sempre fatto orecchie da mercante, conoscendo, giustamente, i tempi lunghissimi della giustizia italiana, ma forse non ha neanche capito che per lui le spese si andranno sicuramente a triplicare negli anni e per i denuncianti sarà, chissà, anche un investimrnto, migliore di una banca, considerato ciò che stiamo vedendo in questi ultimi anni sugli istituti di crediti.
Proprio oggi in tutt’Italia, e anche nel capoluogo lucano, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2020, dove sopratutto in altre città, in particolar modo a Milano e Roma, vi sono state lamentele dagli “addetti ai lavori” su cause che durano, quasi una vita e con tribunali oramai al collasso.
Infatti, molti avvocati hanno abbandonato le Aule e sollevato obiezioni concrete ai politici di turno, sempre presenti davanti alle telecamere, che, per anni, non hanno fatto nulla per rimediare, ma ai loro stipendi, sicuramente hanno avuto sempre più attenzione, mentre, in Italia, un processo su tre va in prescrizione.
Rocco Becce
Direttore Editoriale