In Basilicata, a Potenza, è stata una giornata politica intensa quella di oggi, venerdì 14 febbraio, per il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, on. Francesco Boccia, per illustrare le proposte del Governo legate al nuovo federalismo.
Il programma della visita istituzionale ha visto nella tarda mattinata il primo incontro, in via Vincenzo Verrastro 4, con il Presidente della Regione Basilicata, dott. Vito Bardi.
Subito dopo ha incontrato gli assessori regionali, Gianni Rosa, Francesco Fanelli, Donatella Merra e Rocco Leone.
A seguire, è stato ospite del presidente del Consiglio regionale, dott. Carmine Cicala e, infine, ha tenuto una riunione con l’Ufficio di Presidenza e i capigruppo.
Infrastrutture, estrazioni petrolifere e autonomia differenziata.
Sono questi alcuni dei temi politici affrontati oggi.
“Sono molto contento – ha detto il presidente Bardi – che un uomo del Sud, come il ministro Boccia sia tornato nella sua Terra per aiutarci a sostenere la crescita della Basilicata”.
“Nella interlocuzione che abbiamo avuto – ha, poi, aggiunto – ho sottolineato che la nostra Terra ha fame di infrastrutture anche perchè, trovandosi in una zona di cerniera con le altre regioni del Mezzogiorno e al centro del Mediterraneo, può davvero diventare volano di sviluppo per un’area vasta del nostro Paese. Nelle parole del ministro ho trovato diversi punti di convergenza e una piena disponibilità ad accompagnare e sostenere attivamente la Basilicata nel suo cammino di crescita”.
“Penso che Basilicata sia il simbolo del lavoro che stiamo facendo sulla riforma dell’autonomia quando, come dice il presidente della Repubblica Mattarella, l’autonomia rafforza l’unità nazionale – ha detto il ministro – ma l’autonomia che rafforza l’unità nazionale non è solo quella dell’articolo 116 della Costituzione, è quella che si realizza se il 116, si porta dietro il 117, il 118 e il 119. L’articolo della Costituzione che impone la perequazione è quello che ho fatto diventare una cintura di sicurezza per l’intera riforma dell’autonomia differenziata”.
“Se, con il contributo dei presidenti del Sud di quelli del Nord, siamo riusciti a far sì che il dibattito politico tenga dentro tutti è perchè le aree interne sono diventate prioritarie nella riforma – ha spiegato il ministro aggiungendo che – la demografia della Basilicata è condizionata dalle aree interne, le risorse arrivano naturalmente nelle aree in cui c’è densità di imprese. Lo Stato quando investe ha il dovere di ripartire dalle aree interne, i 565 mila abitanti della Basilicata devono imporre un impegno forte dello Stato”.
“Nel 2020 – ha proseguito il ministro – celebriamo i 50 anni delle Regioni, ma non deve essere solo un anno di celebrazioni, è l’occasione per decidere cosa fare nei prossimi cinquant’anni”.
Sui crescenti conflitti fra Regioni e Stato centrale Boccia ha detto che è sua intenzione “ridurre del 50 per cento il contenzioso, del resto la Consulta non è il Tar e non può esprimersi su ogni cosa. Facciamo prima a parlarci, lo stiamo facendo in questi mesi, se ci si parla un po’ si evitano le impugnative. La Conferenza delle Regioni è il luogo per dirsi tutto e risolvere i problemi”.
“Abbiamo costruito rapporto molto collaborativo – ha detto ancora Boccia – ringrazio il presidente Bardi che è sempre molto costruttivo, ci sono alcuni temi posti da lui, riguardo alle risorse connesse alle estrazioni stiamo lavorando per vedere come si recuperano le risorse andate in economia, perse nel 2015 perchè non sono state utilizzate in tempo. Stiamo lavorando con il Mef per verificare come recuperarle. Il governo ha molto a cuore questa Terra, chi ama l’Italia, la campagna e le aree interne non può non partire dalla Basilicata”.
Boccia ha, infine, ribadito l’impegno del Governo “per potenziare il più possibile il piano strategico della Zes Jonica”, assicurando allo stesso tempo che “il contratto istituzionale di sviluppo va avanti, per garantire che i tempi possano essere rispettati”.
Nell’ambito della visita organizzata presso la Regione Basilicata, il ministro Boccia, durante il pomeriggio, ha anche incontrato, nella sede del Palazzo di Governo, il Prefetto, dott. Annunziato Vardè che ha illustrato la situazione sociale ed economica della realtà potentina, con particolare riferimento all’andamento dell’ordine pubblico e alle tematiche sociali, occupazionali e degli Enti Locali.
Il ministro ed il Prefetto, tra l’altro, hanno sottolineato l’importanza della recente riunione svoltasi a Palazzo Chigi e presieduta dallo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri, prof. Giuseppe Conte, riguardante l’insediamento del Tavolo CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo per la Basilicata).
Inoltre, il Prefetto ha evidenziato il ruolo fondamentale della Prefettura impegnata nelle molte vertenze sindacali che si registrano in questo momento nella provincia di Potenza.
Al centro del colloquio anche le questioni attinenti al potenziamento del personale della Pubblica Amministrazione in generale ed in particolare degli Enti Locali.
Al riguardo il ministro ha sottolineato che “i numerosi concorsi in atto consentiranno, entro breve tempo, agli Uffici Pubblici di incrementare e ringiovanire il personale dipendente, con una sempre maggiore disponibilità di risorse umane e strumentali”.
Infine, il ministro, ha ringraziato il Prefetto per l’accoglienza avuta, assicurando che seguirà le iniziative che riguarderanno il territorio lucano.
Redazione