A proposito di discariche a cielo aperto eccone un’altra in Basilicata, dopo quella di Potenza, come da link qui pubblicato nei giorni scorsi.
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2760756454007192&id=100002185931794
Questa volta facciamo una visita a Cirigliano, in provincia di Matera, luogo consacrato di pale eoliche crollate più volte, di cui ce ne siamo occupati come da link qui pubblicato.
https://www.robexnews.it/2019/09/23/cirigliano-crolla-per-la-terza-volta-una-pala-eolica-video/
Sulle alture della cittadina lucana, nei pressi di una galleria, abbiamo trovato rifiuti di ogni tipo accumulati e puntualmente dati alle fiamme.
La cosa vergognosa è che al momento, oltre a contenitori in plastica, vi è la presenza di guaina bituminosa prodotta dalla Polyglass, nella foto, una tra le più significative aziende europee produttrici di membrane impermeabilizzanti, proveniente sicuramente da alcuni lavori effettuati nel comune materano.
Inoltre, all’interno del vasto terreno, dove, tra l’altro, vi è un cartello evidente che segnala il divieto di scarico di rifiuti, sono presenti anche residui ferrosi provenienti dalla combustione di mobili.
Intanto, da inizio febbraio, se ne stanno accumulando altri.
Infatti, di recente, sono stati scaricati scarti di potatura, alberi di fico, così, appena secchi, parte l’incendio che bonifica tutto, in modo assolutamente “naturale”.
Adesso speriamo che il Comune interessato intervenga al più presto per una vera bonifica e ulteriori controlli in zona.
Per quel che ci riguarda la nostra segnalazione si ferma qui, perchè tempo da perdere tra comuni e varie Prefetture non ne abbiamo, considerata un’esperienza negativa su un altro caso.
Infatti, dopo una nostra denuncia agli organi preposti, Prefetture, forze dell’ordine e amministrazione comunali, tra l’altro a nostre spese, abbiamo perso più di un anno per sapere nulla su quanto risolto o meno, dopo interrogatori e testimonianze da parte dei nostri inviati.
Questa è l’Italia, ecco perchè siamo caduti così in basso, in tutto e a tutelarci, non c’è davvero nessuno, altro che, politici, ordini o associazioni del settore che pensano, il più delle volte, ai propri interessi di fine mese.
Rocco Becce
Direttore Editoriale