Si ritorna a parlare anche oggi di “Coronavirus“.
Nessun contagio da nuovo coronavirus è stato registrato sinora in Basilicata, i kit biologici utili per eseguire i test tramite tampone sono arrivati oggi nelle strutture sanitarie di Potenza e Matera ed è stato istituito un numero verde, a cui i cittadini potranno rivolgersi per segnalazioni o informazioni, che diventerà operativo tra 24/48 ore, dal momento che si sta procedendo alla formazione del personale.
Intanto il Dipartimento Politiche della persona sta lavorando per allineare, attraverso una nuova ordinanza del presidente della Regione Basilicata, dott. Vito Bardi, il provvedimento lucano dei giorni scorsi alle misure varate ieri dal Consiglio dei ministri. In una logica di prevenzione, nella città dei Sassi verrà istituita una guardia medica dedicata esclusivamente ai turisti. Proseguono intanto le attività di coordinamento tra governo regionale, task force, Protezione civile, aziende sanitarie, medici di famiglia e pediatri.
Questo è quanto hanno evidenziato oggi, mercoledì 26 febbraio, in una conferenza stampa svoltasi nella sede della Regione Basilicata, l’assessore regionale alla Salute, Rocco Luigi Leone e il dg del Dipartimento e referente della task force lucana, dott. Ernesto Esposito.
A fronte degli aggiornamenti dei protocolli ministeriali, come si legge in una nota stampa inviata in redazione, hanno consegnato agli operatori dell’informazione lo schema del percorso che i pazienti devono seguire in caso di bisogno, che va dalla chiamata fino all’eventuale trattamento.
I cittadini devono contattare in primis il proprio medico di famiglia o il pediatra, e al di fuori dei loro orari di lavoro il medico di continuità assistenziale, il quale attraverso un triage telefonico valuterà la situazione.
In caso di contagio sospetto, il medico contatta il suo collega del servizio di igiene e sanità pubblica e insieme decidono se traferire o meno il paziente in ospedale, per attivare immediatamente le specifiche misure di sicurezza.
Se invece i sintomi sono lievi, i due medici possono disporre la quarantena per 14 giorni nel domicilio del paziente e dei suoi conviventi.
In questa circostanza, il tampone viene effettuato direttamente a casa dai medici del servizio di igiene e sanità pubblica delle Aziende sanitarie di Potenza e Matera.
“Alla luce delle decisioni del governo centrale, la quarantena – è stato spiegato – per le persone provenienti dalle aree del Paese interessate dall’emergenza sanitaria non si rende necessaria e il censimento legato alle stesse, effettuato attraverso i referenti delle strutture sanitarie, verrà esteso a tutti i residenti in Basilicata e non solo agli studenti”.
Il governo centrale, inoltre, ha fornito indicazioni su circostanze particolari quali i concorsi pubblici
I candidati in buone condizioni di salute provenienti dai territori a rischio potranno partecipare e gli Enti responsabili della procedura concorsuale dovranno garantire tutte le condizioni per evitare potenziali contagi.
“I cittadini devono stare tranquilli, stiamo mettendo in campo tutte le nostre energie per fronteggiare l’emergenza e siamo certi – hanno concluso Leone ed Esposito – che con la collaborazione dei lucani riusciremo a gestirla nel miglior modo possibile”.
Nella mattinata di ieri, a Potenza, l’assessore alla sanità Rocco Luigi Leone, ha incontrato i rappresentanti delle aziende sanitarie e della protezione civile per un confronto sull’emergenza coronavirus. “Voglio lanciare un messaggio di tranquillità – ha detto al termine dell’incontro l’assessore – perchè noi abbiamo fatto in questi giorni circa 15 tamponi e tutti sono risultati negativi. Oggi abbiamo fatto una riunione operativa per stabilire chi deve fare cosa, per dare un messaggio di chiarezza ai cittadini che molte volte si sentono disorientati. A parte i circa 7- 8 numeri telefonici che troverete sui siti delle Aziende Asp e Asm, già operativi, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, rispondono i medici, voglio sottolineare che il principale riferimento di questo progetto sarà il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta a cui l’utente si deve rivolgere. Lo stesso farà un triage telefonico, chiederà all’utente se proviene da zone a rischio e, in caso affermativo, l’utente si metterà in quarantena e verrà monitorato dal medico di medicina generale. Dopodichè, in caso di sintomi, il medico di medicina generale avviserà i medici dell’ufficio Igiene e prevenzione che manderanno una macchina con un infermiere a fare il tampone, che verrà poi ultimato alla microbiologia dell’ospedale “San Carlo” di Potenza. Si tratta, quindi, di un percorso abbastanza agevole dove il cittadino potrà avere dei punti di riferimento certi. La Basilicata è un territorio tranquillo, al momento tutto quello che stiamo facendo lo stiamo facendo per tutelare e tranquillizzare la nostra terra e la nostra gente”.
Per quanto riguarda l’ordinanza emanata dal presidente Bardi, Leone ha sottolineato che “dalla quantità di telefonate che abbiamo ricevuto pare chi ci siano parecchi ragazzi che con senso di maturità, soprattutto quando vengono da zone particolarmente a rischio, si sono messi in quarantena, con le loro famiglie. Molto volentieri, devo dire la verità, non fanno storie e accettano di buon grado questa misura”. Per quanto riguarda i familiari degli studenti l’assessore alla Sanità ha detto che “ci vuole buon senso, perchè l’ordinanza si basa sul principio della civiltà e della responsabilità. Se un ragazzo rientra da zona altamente a rischio, è preferibile che stia in una stanza da solo, mangi da solo, stia distante dai suoi genitori e familiari. Ci vuole collaborazione da parte dei ragazzi e dei genitori”.
Infine, Leone, ha detto che i sindaci, se vengono a conoscenza di casi, devono segnalarli al competente Ufficio di Igiene e prevenzione.
Redazione