Nella giornata di oggi, sabato 14 marzo, dalle stazioni ferroviarie della Lombardia, da Milano, sono partite 438 persone dirette verso le regioni del Sud Italia.
Tutti i viaggiatori, come informa una nota stampa inviata in redazione dalla Polizia di Stato, sono stati controllati dalla Polizia Ferroviaria i cui operatori hanno verificato l’identità e le motivazioni del viaggio, mediante la prevista autocertificazione.
Tutti erano diretti al Sud ed hanno dimostrato di avere una giusta motivazione per il viaggio.
Altri controlli sono stati eseguiti dalla Polfer nelle stazioni di destinazione.
Per tutti i passeggeri diretti in Sicilia, i controlli sono stati effettuati alla stazione ferroviaria di Messina, sia riguardo al possesso dei requisiti per il viaggio, che sotto il profilo sanitario con verifica della temperatura corporea.
Quindi, sembra che si possano tranquillizzare tutte le persone che sui social network hanno avuto paura e perplessità su queste partenze avvenute con tutte le verifiche necessarie da parte della Polizia di Stato.
Intanto da stasera, come da provvedimento del governo, sono stati ridotti i treni a lunga percorrenza, sospesi quelli notturni e limitati gli autobus non di linea interregionali, mentre in nottata sono al vaglio altre agevolazioni per questa emergenza.
Intanto, da Potenza, il presidente della Regione Basilicata, dott. Vito Bardi, ha lanciato un appello a tutti i lucani che risiedono fuori regione
“La Lucania è una Terra accogliente, ma insieme dobbiamo preservarla. Se in queste ore avete scelto di tornare a casa dalle regioni del Nord, per la vostra sicurezza e quella dei vostri cari, vi chiedo di registrarvi presso le Autorità competenti e, di mettervi, laddove ne ricorre il caso, in quarantena. Ma se non siete ancora in viaggio, il mio consiglio è quello di rimanere dove siete, nelle vostre attuali residenze. Avremo modo, poi, appena è passata questa bufera, di stare insieme. Lo dobbiamo alla nostra Terra, ai nostri cari”.
Sull’emergenza in atto, nella mattinata di oggi, nel capoluogo lucano, il laboratorio dell’ospedale “San Carlo” ha analizzato 10 tamponi.
9 sono risultati negativi al “Covid–19” ed uno positivo, che riguarda una donna della provincia di Matera.
Salgono, così, ad 11 i casi positivi in Basilicata, mentre sono peggiorate le condizioni del paziente ricoverato a Potenza, nelle ultime ore trasferito in terapia intensiva.
Altri 9 tamponi sono stati analizzati in serata e risultati tutti negativi.
A comunicarlo è la task force regionale.
Da Matera, altre notizie in arrivo su questa emergenza.
Il Comune ha provveduto ala rimodulazione del servizio di trasporto pubblico urbano nell’ambito delle misure emergenziali tese al contenimento del rischio di contagio e di diffusione del “Coronavirus”, disposte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con specifici decreti.
Questi sono i nuovi orari in vigore dal prossimo 16 marzo e fino al 31:
LINEA 1: inizio servizio ore 7.15 – termine servizio ore 20.05;
LINEA 2: SOSPESA;
LINEA 3: inizio servizio ore 7.25 – termine servizio ore 20.20;
LINEA 4: inizio servizio ore 7.00 – termine servizio ore 20.04;
LINEA 5: SOSPESA;
LINEA 6/A: SOSPESA;
LINEA 6/B: inizio servizio ore 7.00 – termine servizio ore 20.20;
LINEA 7: inizio servizio ore 7.00 – termine servizio ore 20.50;
LINEA 8: inizio servizio ore 7.10 – termine servizio ore 20.15;
LINEA 9: inizio servizio ore 7.30 – termine servizio ore 20.00
LINEA 10: SOSPESA;
LINEA 11: SOSPESA;
LINEA 12: SOSPESA;
LINEA 13: inizio servizio ore 7.25 – termine servizio ore 20.00;
LINEA 14: inizio servizio ore 7.15 – termine servizio ore 20.55;
LINEA 14/B: SOSPESA;
LINEA 15: corse delle ore 6.35 – 8.00 – 12.00 – 14.00 – 16.00 – 19.00 invariato;
LINEA SASSI: inizio servizio 7.30 – termine servizio 20.25;
Infine, sospensione delle circolari CS e CN nei giorni prefestivi e festivi, dalle ore 22.00 alle ore 24.00, nelle date 21, 22, 28 e 29 marzo.
Intanto, arriva una dichiarazione del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, che annuncia in città controlli più serrati e tolleranza zero verso gli abusi che saranno puniti con le previste sanzioni penali e amministrative.
“Non è più tempo di evadere dal dovere primario di proteggere se stessi e l’intera comunità attraverso comportamenti responsabili, rimanendo a casa ed evitando di uscire se non per comprovate ragioni che non possono essere quelle dell’attività fisica, ludico e ricreativa da fare all’aperto e per di più nei parchi che sono stati chiusi al pubblico”.
“Con disagio – spiega il sindaco – sono costretto a trasformare l’invito in avvertimento perché alcuni concittadini, con incosciente disinvoltura, sfuggono all’obbligo civico di fermarsi in casa, circolando per la città sfrontatamente e immotivatamente. Se vogliamo battere l’insidiosa e mortale infezione virale, dobbiamo rispettare le ordinate regole di comportamento che la comunità nazionale si è data, senza furbizie e senza sconti. In particolare, le uscite dall’abitazione e ogni spostamento possono avvenire solo se motivati da esigenze lavorative, da situazioni di necessità o per motivi di salute, da attestare mediante autocertificazione. Con dispiacere, constato una personale e conveniente interpretazione delle previste “situazioni di necessità” nelle quali non rientrano le attività fisiche e ricreative all’aperto, nè le passeggiate in città, utilizzando persino l’autovettura. Non è più tollerabile, inoltre, il mancato rispetto della distanza interpersonale di sicurezza, almeno un metro, all’interno e all’esterno degli esercizi commerciali durante l’acquisto di beni essenziali. Matera, oggi, può sfuggire alla dilagante epidemia se tutti, donne e uomini, indosseranno la divisa civica di sentinelle vigili della propria e dell’altrui vita”.
Per tutte le altre informazioni e aggiornamenti sull’emergenza, potete andare sul seguente link del Ministero della Salute.
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