“Per essere impiegati negli ospedali “S. Carlo” di Potenza e “Madonna delle Grazie” di Matera, nella giornata di ieri, martedì 24 marzo, sono stati precettati e prelevati dall’ospedale di Lauria, i 4 ventilatori meccanici polmonari della LAIC (Lungo degenza ad Alta Intensità di Cura), inaugurata nel 2018, ma mai entrata in funzione. Questo è avvenuto nonostante fossero state completate le dotazioni tecnologiche, sottoscritta la Convenzione per gestire la consulenza anestesiologica prevista per quel tipo di assistenza e banditi ed espletati i concorsi per i dirigenti medici ed infermieri. Tutto ciò, per il momento, è un aspetto che, opportunamente, si accantona per, poi, riprenderlo ed investire la Corte dei Conti nel momento in cui sarà superata l’emergenza “Covid–19” in atto”
A dichiararlo, in un comunicato stampa inviato in redazione, il Gruppo consiliare del Comune di Lauria “Tradizione e Innovazione“, a firma del Capogruppo Francesco Osnato, nella foto, che, inoltre, aggiunge:
“Se sostanzialmente si è creato un reparto di terapia subintensiva a Lauria, il motivo nasce dal fatto che ne sono state ravvisate sia le necessità a fronte di un territorio che, da Sant’Arcangelo a Maratea, presenta circa 80mila anime, sia per il ruolo assegnato nella rete assistenziale all’Ospedale di Lauria. Nell’attuale emergenza epidemiologica, si ritiene che, con il reclutamento del personale medico e sanitario promosso dal Governo nazionale e dalle amministrazioni regionali, sarebbe stato non solo ipotizzabile, ma quanto meno opportuno nel dare concretezza ai servizi della LAIC. Infatti, in questa fase, avrebbe dato un’importante contributo anche alla gestione dell’attuale grave emergenza, atteso che, concentrare tutto il carico della pandemia sulle strutture ospedaliere di Potenza e Matera, deputate ad espletare importanti prestazioni sanitarie, per patologie tumorali, traumi, incidenti di varia natura, etc., comporterebbe una congestione ed un sovraccarico di lavoro che non consentirebbe di gestire efficacemente tutte le emergenze che si presentano nelle svariate tipologie, a vario livello. Gli abitanti dell’area Sud di Basilicata, per i tempi di percorrenza e le infrastrutture stradali disagiate, raggiungerebbero i due nosocomi lucani, di Potenza e Matera, con notevole difficoltà, situazione già aggravata dalla presenza di ambulanze le cui dotazioni andrebbero adeguate alle specificità del momento. La classe politica che rappresenta l’area Sud, partendo dal sindaco di Lauria, Angelo Lai, al consigliere regionale Marcello Pittella, al consigliere regionale Francesco Piro e all’assessore regionale alle Attività Produttive, Lavoro, Formazione e Sport, Francesco Cupparo, ha pensato bene, in questa fase di emergenza, di non attivare i servizi di terapia subintensiva progettati per essere attuati nell’ospedale di Lauria, funzionali a supportare in questo gravoso momento la rete sanitaria di Basilicata e delle circa 80mila persone presenti nell’area Sud della Regione. Quanto rilevato viene esteso anche ai rappresentanti regionali e nazionali della Lega lucana i quali avrebbero dovuto tenere presente le articolate e variegate realtà ed esigenze, aggravate dal particolare momento, che condizionano il nostro territorio e la nostra popolazione”.
Redazione