Nuove notizie in arrivo per il crac della “Banca Popolare di Bari“, con alcune sedi chiuse sul territorio in questo periodo di emergenza “Covid–19” e tanta preoccupazione tra la vasta clientela che ha investito i propri risparmi di una vita.
Una storia che, purtroppo, va avanti da diversi mesi e che ce ne eravamo già occupati precedentemente, come da link qui pubblicato.
https://www.robexnews.it/2020/01/31/crac-banca-popolare-di-bari-3-arresti-eseguiti-dalla-gdf/
La Guardia di Finanza, tramite le sue articolazioni del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma e del Nucleo P.E.F. di Bari, ha dato esecuzione ad un Decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
16.001.254,29 euro è la somma totale dei beni posti sotto sequestro, nei confronti di tre figure apicali dell’istituto bancario.
Il provvedimento riguarda in particolare G.J., già Condirettore Generale, N.L., già Responsabile Direzione Business e G.M., ex Responsabile Internal Auditing.
Sono tutti indagati per ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, mentre J. anche per false comunicazioni sociali.
Il sequestro afferisce in forma diretta al denaro nella disponibilità dei tre indagati sino alla concorrenza dell’importo sopraindicato e, in subordine, in caso di incapienza del patrimonio ad essi riconducibile, nella forma “per equivalente”.
Il contesto investigativo è riferibile al trattamento dei crediti erogati dalla banca in correlazione ad acquisti di azioni-obbligazioni emesse dallo stesso istituto bancario.
Si tratta di una serie di cc. dd. “operazioni baciate” che hanno generato una sorta di saldatura tra alcuni finanziamenti erogati dalla banca e rilevanti acquisti di azioni emesse dalla stessa BPB e, dunque, potenzialmente incidenti, in negativo, sui fondi propri dell’istituto, ai sensi della c.d. regolamentazione prudenziale di vigilanza.
Nel corso degli approfondimenti investigativi, come informa un comunicato stampa inviato in redazione dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, sono state rilevate gravi irregolarità dai tre dirigenti dell’Istituto di credito, finalizzate a rappresentare una situazione economico-finanziaria e patrimoniale non veritiera, in occasione dell’ispezione avviata dalla “Banca d‘Italia, la banca centrale della Repubblica Italiana, parte integrante dal 1998 del sistema europeo delle banche centrali.
Si tratta di un istituto di diritto pubblico.avviata dal giugno 2016 a novembre 2016, in vista della trasformazione della natura giuridica dell’istituto da società cooperativa a responsabilità limitata in società per azioni.
Infatti, secondo le accuse degli investigatori, gli stessi dirigenti hanno dolosamente posto in essere comportamenti ostruzionistici, occultando agli ispettori alcuni fascicoli di clienti e alterando alcune informazioni, al fine di evitare che emergessero posizioni tali da determinare per la banca l’obbligo di apportare rettifiche ai cosiddetti “fondi propri”.
Rocco Becce
Direttore Editoriale