Nonostante l’emergenza sanitaria “Coronavirus“, lo spaccio prosegue in gran parte dell’Italia e lo si apprende dalle varie forze dell’ordine che, nonostante ciò, operano sempre e con grande professionalità, su tutto il territorio nazionale.
In Basilicata, a Potenza, all’alba di oggi, martedì 12 maggio, per spaccio di sostanze stupefacenti, 23 extracomunitari, di origine nordafricana, sono stati oggetto di altrettanti provvedimenti cautelari, di cui 9 finiti in carcere, 13 ai domiciliari ed 1 all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
L’operazione denominata “Trilogy“, che segue la precedente “Level“, sullo stesso contesto, eseguita nel 2018, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, guidato dal Colonnello Nicola Albanese, come da link qui pubblicato, è stata disposta dalla Procura della Repubblica di Potenza, guidata dal dott. Francesco Curcio, su ordine del Giudice per le Indagini preliminari.
A prenderne parte, il personale della Squadra Mobile della Questura di Potenza, al comando del dott. Donato Marano, insieme ai colleghi della Questura potentina, del Reparto Prevenzione Crimine, guidato dal Commissario Capo, dott.ssa Francesca Leanza e l’ausilio di unità cinofile.
La droga, principalmente eroina, cocaina e marijuana, come informa una nota stampa inviata in redazione dagli investigatori della locale Questura, era venduta in diverse zone del capoluogo lucano.
Le misure emesse sono state il frutto di un’articolata indagine su di un nutrito numero di persone straniere, di origine nigeriana, che insieme ad altri 3 italiani, due potentini ed un salernitano, in concorso tra loro, hanno posto in essere un intenso commercio al dettaglio di sostanza stupefacente.
Lo spaccio in strada, avveniva prevalentemente nella contrada Marrucaro e in viale del Basento, oltre in varie strutture di accoglienza, ed aveva assunto un’intensità e frequenza tale da creare un vero e proprio allarme sociale.
Inoltre, l’attività malavitosa ha fatto emergere un panorama costituito da rapporti di collaborazione, allo stesso tempo di rivalità tra i vari componenti, tuttavia connotato da un’elevata capillarità e dimensione, ed ha portato al sequestro di 114 grammi di marijuana, nella foto.
Rocco Becce
Direttore Editoriale