In questo periodo tanta gente in giro a passeggio ed altri a spacciare droga.
La vita incomincia a riprendere quasi alla normalità per alcuni, nonostante l’emergenza sanitaria “Covid–19” ancora in atto.
In tanti avevano perso anche il lavoro, ma in Basilicata, a Rapolla, in provincia di Potenza, tre giovani di 19, 21 e 27 anni, si erano prodigati per trovarne uno, ma l’unico problema era che l’occupazione non era legale.
Infatti, nella serata di giovedì scorso, 21 maggio, intorno alle 21.00, sono intervenuti a bloccare il tutto, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi, guidata dal Capitano Carmine Manzi.
I tre, del posto, arrestati e posti ai domiciliari, avevano attivato una piantagione indoor, di oltre 100 piante di canapa indiana.
Grazie ai militari dell’Arma è stata scoperta e bloccata durante un’importante operazione antidroga culminata con un blitz in un appartamento, che ha consentito di sequestrare la piantagione realizzata dai giovani “imprenditori della droga”, ritenuti responsabili, in concorso, di coltivazione e produzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti.
Già da tempo, gli investigatori avevano notato in una strada del centro abitato un insolito via vai di giovani che portava all’appartamento, interamente destinato alla produzione di sostanza stupefacente, mediante la coltivazione di “canapa indiana”, essiccazione delle piante e successivo confezionamento della marijuana.
All’interno di due stanze sono state rinvenute e sequestrate due sofisticate serre indoor, dotate di impianto di illuminazione a led, in grado di emettere uno spettro di luce adeguato alle varie fasi di vita della coltivazione, simulando il colore ed il calore del sole necessari ad accompagnare il ciclo di crescita e fioritura delle piante, oltre a strumenti di areazione, un sistema di irrigazione automatico centralizzato, una strumentazione per la misurazione del ph e dell’umidità dell’ambiente e vari fusti contenenti diversi tipi di fertilizzanti.
Come informa una nota stampa inviata in redazione dal Comando Provinciale Carabinieri di Potenza, guidato dal Colonnello Nicola Albanese, sono state anche trovate, in coltura, 105 piante, dell’altezza di circa un metro, ed in piena fioritura.
Un altro ambiente, invece, era stato destinato alla lavorazione delle piante raccolte, dove era stato realizzato un vano destinato all’essicazione delle stesse, in cui al momento vi erano altre 14 piante, oltre a materiale necessario per il successivo confezionamento dello stupefacente.
Rocco Becce
Direttore Editoriale