Dopo alcune notizie negative degli ultimi mesi, qualcosa di positivo in arrivo per la “Banca Popolare di Bari“, l’istituto di credito che opera anche in Basilicata, con oltre 250 dipendenti e migliaia di correntisti ed azionisti sul nostro territorio e circa 70mila clienti in totale.
Il suo salvataggio entra nel vivo con le ultime decisioni del MEF che potrebbe evitare la messa in liquidazione e i licenziamenti collettivi previsti da tempo.
Infatti, lo scorso mercoledì 17 giugno, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha informato di aver autorizzato il versamento di 430 milioni di euro che serviranno a rilanciare, con diverse fasi, le sorti dell’istituto pugliese.
Sul proprio sito ufficiale è stato pubblicato il decreto con il quale è stato ufficialmente autorizzato il versamento della somma in conto capitale, da far arrivare nelle casse di “Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale“.
La somma autorizzata permetterà a Mediocredito Centrale di guidare il piano di rilancio della pugliese che sarà a sua volta sottoposto all’esame degli azionisti che, come informa una nota stampa inviata in redazione, si riuniranno nei prossimi giorni del 29 e il 30 giugno.
Di questo e tanto altro, comunque, ne ritorneremo sicuramente a parlare nelle prossime settimane.
Intanto, nella più ampia operazione di trasformazione in società per azioni, ricapitalizzazione e rilancio dell’Istituto, grazie al contributo complessivo di 1,6 miliardi di euro da parte del FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) e di MCC (Mediocredito Centrale), la “Banca Popolare di Bari“, in amministrazione straordinaria, rende noto, in vista dell’Assemblea dei soci che sarà a breve convocata, gli interventi a beneficio degli azionisti e dei portatori di obbligazioni subordinate della banca e in particolare ai benefici per gli azionisti e per gli obbligazionisti subordinati con copertura integrale delle perdite e ricostituzione di un capitale minimo di 10 milioni di euroAzioni gratuite per 20 milioni di euro a tutti i soci che parteciperanno all’Assemblea dell’offerta transattiva per le persone fisiche che hanno aderito all’aumento di capitale 2014/15 di 2,38 euro per azione (ultimo valore di quotazione HI-MTF) a chi partecipa all’Assemblea Incentivo per i soci che parteciperanno, un warrant per ciascuna azione posseduta, diversa da quelle sottoscritte nell’aumento di capitale 2014/15, oltre ulteriori benefici descritti.
Immissione di risorse necessarie per rendere possibile il pagamento, alle scadenze previste e con la remunerazione stabilita, di tutti gli obbligazionisti subordinati tali interventi e misure sono resi possibili grazie al fatto che il FITD rinuncerà ai versamenti già erogati a favore della banca per 364,3 milioni di euro e coprirà attraverso ulteriori versamenti le perdite subite al 31 marzo scorso.
Sono quattro le tipologie di interventi previsti, e differiscono per tipologia, portata e destinatari: la copertura integrale delle perdite, l’assegnazione delle azioni gratuite, la proposta transattiva e le misure di incentivazione.
Il progetto industriale, dove realizzato, avrà impatti positivi di pieno soddisfacimento per i portatori di obbligazioni subordinate della banca che potranno ottenere l’integrale rimborso del capitale e pagamento della remunerazione stabilita alle scadenze previste.
Gli azionisti e i soci della banca potranno beneficiare di tali interventi solo a condizione che i soci che interverranno nell’Assemblea, previa realizzazione delle condizioni richiamate nel documento esplicativo che sarà pubblicato nel sito internet della Banca, sezione “News e Eventi” e previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità Competenti, deliberino positivamente, con le maggioranze di legge e di statuto, sulla trasformazione in società per azioni e sulla conseguente approvazione del nuovo Statuto sociale e sull’aumento di capitale della banca, che costituiscono il presupposto per l’ingresso nella compagine sociale del FITD e di MCC e per la conseguente ricapitalizzazione della Banca stessa.
Pertanto, dove non si verificassero le condizioni predette, e, in particolare, dove i soci non dovessero esprimere, nel rispetto delle maggioranze di legge e di statuto, voto favorevole, e quindi la banca non dovesse trasformarsi in S.p.a. e la complessiva operazione di incremento di capitale riservato a FITD e a MCC non venisse eseguita, le erogazioni ulteriori a cura del FITD e di MCC non potrebbero realizzarsi e nessuno dei seguenti eventi, interventi e provvidenze potrebbe avere luogo.
Il successo di tale operazione garantirà le condizioni per la creazione di un forte Istituto bancario con vocazione territoriale nel Mezzogiorno d’Italia, a servizio delle famiglie e delle imprese.
Copertura integrale delle perdite e ricostituzione del capitale minimo.
A tutti gli azionisti è destinata la copertura integrale delle perdite e la ricostituzione del capitale pari a 10 milioni di euro richiesto dalla normativa vigente.
Il FITD, d’intesa con MCC e i Commissari Straordinari della Banca, in una prospettiva di sistema e con grande senso di responsabilità procederà alla rinuncia, in favore della Banca e dei suoi azionisti attuali, dei versamenti già erogati per 364,3 milioni di euro.
Inoltre, il FITD coprirà integralmente le ulteriori perdite, sino a concorrenza delle stesse, sempre, in favore della Banca e dei suoi azionisti attuali, traendo tale importo dal complessivo ammontare deliberato di 1,17 miliardi di euro, corrispondente alla quota del FITD rispetto al contributo complessivo di 1,6 miliardi di euro. Sempre a valere su tale importo, il FITD farà un ulteriore versamento, ancora in favore della banca e dei suoi azionisti attuali, di modo che tutti gli azionisti della banca restino tali anche dopo l’abbattimento del capitale per perdite e la sua ricostituzione, per un ammontare complessivo di 10 milioni di euro dedicato alla totalità degli azionisti, ai quali permarranno azioni della banca altrimenti destinate all’integrale annullamento.
Assegnazione delle azioni gratuite Il FITD, d’intesa con MCC e con i Commissari Straordinari, metterà a disposizione azioni gratuite, per un valore totale pari a 20 milioni di euro, destinate ai soci attuali della banca che avranno partecipato all’Assemblea, a prescindere da come essi abbiano votato, secondo criteri di proporzionalità nei limiti che saranno definiti nella documentazione assembleare.
La proposta transattiva è rivolta ai soci che avranno partecipato all’Assemblea, a prescindere da come essi abbiano votato, e che abbiano aderito ad almeno uno degli aumenti di capitale, deliberati ed eseguiti nel corso degli esercizi 2014 e 2015.
I destinatari della proposta transattiva sono persone fisiche, anche se titolari di ditta individuale, portatrici delle azioni della banca al 31 marzo scorso.
L’indennizzo non sarà, invece, erogato a soci che, prima della data di pubblicazione dell’offerta transattiva, abbiano venduto, ceduto o trasferito a terzi le azioni.
Sono esclusi dall’offerta transattiva i soggetti collegati alla banca o che, a partire dal 1° gennaio del 2010, abbiano rivestito o rivestano all’interno della banca le cariche di membri degli organi sociali, direttori generali, vicedirettori generali o dirigenti apicali, loro stretti familiari o destinatari di provvedimenti sanzionatori della Banca d’Italia o della CONSOB.
Sono esclusi i soggetti coinvolti in procedimenti penali, riguardanti la gestione della banca, per delitti contro la Pubblica Amministrazione, contro la fede pubblica, contro il patrimonio, contro l’ordine pubblico, contro l’economia pubblica, ovvero in materia tributaria che, alla data di adesione all’offerta transattiva, non si siano ancora conclusi con provvedimenti di archiviazione o proscioglimento.
Infine, sono esclusi da questa proposta i clienti con posizioni in sofferenza o cd. “unlikely to pay” e le altre categorie che saranno precisate nel documento esplicativo che sarà, sempre, pubblicato nel sito internet della banca.
La proposta transattiva prevede che la banca corrisponda un indennizzo pari a 2,38 euro per azione, ovvero pari all’ultimo prezzo di quotazione del titolo nel mercato HI-MTF, ricevuta originariamente a seguito della sottoscrizione degli aumenti del capitale, al netto di eventuali distribuzioni o altri bonus, ad esempio, dividendi distribuiti dalla banca ai soci, azioni gratuite, a fronte della rinuncia da parte del beneficiario, tra l’altro, ad ogni pretesa o azione connessa agli aumenti di capitale della banca, deliberati ed eseguiti nel corso degli esercizi 2014 e 2015.
Il numero di azioni cui la banca farà riferimento ai fini del calcolo dell’ammontare di ciascun indennizzo sarà individuato, sulla base delle risultanze delle iscrizioni alla data del 31 marzo 2020 nel sistema di gestione accentrata, limitatamente al numero delle sole azioni originariamente ricevute a seguito della sottoscrizione degli aumenti del capitale 2014-2015.
La proposta transattiva avrà efficacia solo al raggiungimento di un numero minimo di adesioni pari al 50% dei destinatari della proposta e portatori di un numero di azioni ordinarie della banca pari al 60% del controvalore in euro delle azioni, sempre valorizzate al prezzo di euro 2,38, per azione sopra indicato, detenute dai destinatari della proposta e a condizione che vengano adottate ed iscritte presso il Registro delle Imprese competente le delibere di trasformazione in società per azioni e di aumento del Capitale sociale.
Il beneficio complessivo massimo, ipotizzando l’adesione all’offerta della totalità della platea degli aventi diritto, si stima, approssimativamente, in circa 65 milioni di euro.
L’incentivo prevede l’assegnazione da parte della banca di un warrant, 1 per ciascuna azione detenuta, escludendo le azioni sottoscritte nell’ambito degli aumenti del Capitale sociale della banca deliberati ed eseguiti nel corso degli esercizi 2014 e 2015.
I destinatari potranno ottenere warrant a titolo gratuito a valere su azioni di futura emissione, da sottoscriversi a partire dal quinto anno successivo all’Assemblea e in determinate finestre temporali, sulla base di un prezzo di sottoscrizione che sarà calcolato sul valore della banca post-money.
Potranno accedere all’incentivo i portatori di azioni della banca alla data del 31 marzo scorso che avranno partecipato all’Assemblea, a prescindere da come essi abbiano votato, e che siano essi persone fisiche, anche se titolari di ditta individuale, società di persone, società di capitali, società cooperative o enti no profit.
Sono esclusi dall’incentivo gli investitori istituzionali e professionali, i soggetti collegati alla banca o che, a partire dal 1° gennaio 2010, abbiano rivestito o rivestano all’interno le cariche di membri degli organi sociali, direttori generali, vice direttori generali o dirigenti apicali, loro stretti familiari o destinatari di provvedimenti sanzionatori della Banca d’Italia o della Consob.
Sono escluse le persone coinvolte in procedimenti penali, riguardanti la gestione della banca, per delitti contro la Pubblica Amministrazione, contro la fede pubblica, contro il patrimonio, contro l’ordine pubblico, contro l’economia pubblica ovvero in materia tributaria che, alla data dell’Assemblea, non si siano ancora conclusi con provvedimenti di archiviazione o proscioglimento.
I termini e le condizioni dell’incentivo sono resi noti nel documento esplicativo che sarà pubblicato nel sito internet della Banca, sezione “News e Eventi”.
L’incentivo verrà riconosciuto a condizione che vengano da ultimo adottate ed iscritte presso il Registro delle Imprese competente le delibere di trasformazione in società per azioni e di aumento del capitale sociale. I destinatari della proposta transattiva e dell’incentivo potranno accedere a servizi e prodotti bancari e assicurativi a condizioni agevolate.
I destinatari dell’incentivo potranno accedere al tavolo di conciliazione di aolidarietà istituito dalla banca, come sarà meglio precisato nel documento 1O, ovvero uno strumento che consentirà al possessore il diritto, ma non l’obbligo, di sottoscrivere azioni di nuova emissione della banca, esplicativo che sarà pubblicato nel sito internet della banca.
Questi ultimi benefici saranno resi accessibili agli azionisti non soci della banca.
Impatti favorevoli per i portatori di obbligazioni subordinate della banca che ha emesso in corso di tempo prestiti subordinati non convertibili che costituiscono “strumento di classe 2”, per un totale di 283,3 milioni di euro.
Questi prestiti sono regolati dalla clausola di subordinazione secondo la quale, in caso di liquidazione della banca, le obbligazioni saranno rimborsate solo dopo che siano stati soddisfatti gli altri creditori non ugualmente subordinati.
Tutti i prestiti possiedono i requisiti previsti dalla “Banca d’Italia” per la loro inclusione nel Capitale di classe 2.
Il percorso di risanamento, dove realizzato, rende possibile l’integrale rimborso del Capitale e il pagamento della remunerazione stabilita alle scadenze previste, di tutti gli obbligazionisti subordinati.
I soci, per poter ricevere tutte informazioni utili, potranno chiamare il numero verde 800 745 691 (+39 06 97635079, per chi chiama dall’estero), attivo nei giorni feriali, dalle ore 9.00 alle ore 18.00, o scrivere al seguente indirizzo e-mail: assemblea.bpb@investor.morrowsodali.com.
Intanto, lo scorso 13 giugno è stata pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 69, l’avviso di convocazione dell’Assemblea Straordinaria della Banca Popolare di Bari prevista per i giorni 29 e 30 giugno, in prima e seconda convocazione, nella quale i soci saranno chiamati a discutere e deliberare sui seguenti argomenti posti all’ordine del giorno:
1) Presa d’atto della situazione patrimoniale al 31 marzo 2020, dell’intervenuta riduzione a zero del capitale sociale per effetto delle perdite maturate a tale data e della ricostituzione di un patrimonio netto positivo pari a 10 milioni di euro per effetto dei versamenti del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e subordinati alla trasformazione e all’aumento del capitale di cui ai successivi punti 2 e 3.
2) Proposta di trasformazione in società per azioni e conseguente adozione di un nuovo testo statutario; deliberazioni inerenti e conseguenti.
3) Proposta di aumento del capitale sociale a pagamento e in via inscindibile con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, commi 5 e 6, cod. civ., per un importo complessivo di euro 933.246.586 da offrire in sottoscrizione al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e a Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale S.p.A.; deliberazioni inerenti e conseguenti. In considerazione dell’emergenza epidemiologica da “Covid–19” e in conformità alle disposizioni contenute nell’art. 106 del Decreto Legge 17 marzo 2020, N. 18, convertito in legge dall’ art. 1, comma 1, L. 24 aprile 2020, N. 27, recante disposizioni connesse a tale emergenza, l’intervento in Assemblea dei Soci e l’esercizio del diritto di voto degli aventi diritto sono consentiti esclusivamente tramite il Rappresentante Designato ai sensi dell’art. 135-undecies del D. Lgs. N. 58 del 24 febbraio 1998.
Al riguardo, si informa che nella sezione investor relations del sito della Banca www.popolarebari.it stati contestualmente pubblicati i seguenti documenti: Avviso di Convocazione dell’Assemblea Straordinaria che contiene i punti all’ordine del giorno e le indicazioni circa le modalità per la partecipazione all’Assemblea e per l’esercizio del diritto di voto; Relazione illustrativa sulla Situazione Patrimoniale al 31 marzo 2020, corredata di parere della società di revisione Deloitte, che riporta, tra l’altro, la situazione patrimoniale al 31 marzo 2020 della banca; informazioni sull’attività di Amministrazione Straordinaria di due diligence, di confirmatory review e i principali elementi del Piano Industriale 2020-2024 e informazioni sul percorso di risanamento e avvio del rilancio della banca.
Parere del Comitato di Sorveglianza sulla Relazione Illustrativa sulla Situazione Patrimoniale al 31 marzo 2020; relazione sulla “Proposta di trasformazione in società per azioni e conseguente adozione di un nuovo testo statutario; deliberazioni inerenti e conseguenti” e sulle determinazioni relative al valore di liquidazione delle azioni oggetto di recesso ai sensi dell’art. 2437-ter, comma 5, c.c.; bozza di Statuto sociale; Parere del Comitato di Sorveglianza ex art. 2437-ter c.c; parere della Società di Revisione Deloitte ex art. 2437-ter c.c.; Relazione sulla “Proposta di aumento di capitale sociale a pagamento e in via inscindibile con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, commi 5 e 6, cod. civ., per un importo complessivo pari ad euro 933.246.586 da offrire in sottoscrizione al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e a Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale S.p.A.; deliberazioni inerenti e conseguenti” e sull’esclusione del diritto di opzione, ai sensi dell’art. 2441, comma 6, c.c.; Parere del Comitato di Sorveglianza ex art. 2441 c.c..
Nell’Assemblea Straordinaria, i soci della “Banca Popolare di Bari” saranno chiamati ad esprimere il loro voto sulla trasformazione della banca in società per azioni nonchè sull’aumento del Capitale sociale riservato al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FIDT) ed al Medio Credito Centrale (MCC), previa copertura delle perdite significative maturate al 31 marzo 2020.
La Banca Popolare di Bari, in riferimento allo svolgimento della prossima Assemblea Straordinaria dei Soci prevista per il 29 e 30 giugno, in prima e seconda convocazione, ricorda che, in aggiunta alle modalità di partecipazione online, i soci potranno recarsi presso la filiale del Gruppo dove è radicato il rapporto, per la compilazione, la sottoscrizione e la consegna dell’apposito modulo ai dipendenti del Gruppo incaricati delle funzioni di ausiliari del Rappresentante Designato, che provvederanno al successivo invio a Computershare S.p.A..
Allo scopo di garantire l’esercizio del diritto di voto, molte Filiali del Gruppo saranno aperte al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.20 e, previa richiesta di appuntamento da parte del socio, dalle ore 14.30 alle ore 19.00.
Inoltre, sono previste aperture straordinarie nella giornata di sabato 27 giugno dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
Tutte le informazioni utili e il dettaglio degli orari di apertura sono disponibili sul sito della Banca (www.popolarebari.it) nella sezione dedicata all’Assemblea Straordinaria dei soci.
A segnalarlo è l’Ufficio Stampa, “Comin & Partners“.
Questi sono i recapiti per eventuali contatti ed informazioni in merito:
Federico Fabretti, +39 335 753 4768 federico.fabretti@cominandpartners.com
Giorgia Bazurli, +39 349 28 40676 giorgia.bazurli@cominandpartners.com
Nel frattempo, lo scorso 15 giugno, in Basilicata, a Potenza, nella sede istituzionale di via Vincenzo Verrastro 4, presieduto da Carmine Cicala, nella foto, si era riunito il Consiglio regionale, dove, all’unanimità, è stato approvato un documento che impegnerà la Giunta regionale ad interloquire con i Commissari al fine di scongiurare la chiusura di filiali in Basilicata, in realtà mono servizio e nelle aree interne e ad evitare disservizi nelle tesorerie; rivedere gli accordi che penalizzeranno i dipendenti lucani provenienti dall’ex Banca Mediterranea; verificare che quanto previsto alla lettera a) art. 96 bis D.Lgs. n. 385/1993 modificata dall’art. 1, comma 6, D. Lgs. n. 30/2016, non si concretizzi in un danno alle casse della Regione Basilicata e degli Enti sub regionali”.
Inoltre, è stato chiesto l’impegno a confrontarsi con i Ministeri competenti e con i Presidenti delle altre Regioni del sud per definire una strategia comune tra Governo e Regioni del Sud finalizzata al rafforzamento del sistema bancario pubblico e privato per il sostegno degli investimenti e la crescita del Mezzogiorno.
Con il documento si evidenzia che “la BpB è il più grande istituto bancario del Mezzogiorno, con 36 filiali attive in Basilicata e che, in seguito al protrarsi dello stato di crisi finanziaria è stata sottoposta, dal 13 dicembre 2019, ad amministrazione straordinaria dalla Banca d’Italia. Il compito affidato ai Commissari mira alla ricostruzione del patrimonio con immissione di liquidità sia del Medio Credito Centrale che del Fondo Interbancario”.
“Il 10 giugno 2020 – si legge ancora nel documento – è stato raggiunto l’accordo tra sindacati e Commissari sul piano di salvataggio che prevede circa 650 esuberi, anzichè i 900 previsti dal Piano di salvataggio presentato dai Commissari, spalmati su un arco temporale di 10 anni anche con l’utilizzo delle norme per l’anticipo della pensione, ‘quota 100’, gestiti su base volontaria e la chiusura di 91 filiali anzichè 94”.
In Basilicata, stando al Piano, viene sottolineato ancora con il documento, saranno chiuse 7 filiali e che i dipendenti lucani provenienti dall’ex “Banca Mediterranea“, a differenza dei colleghi pugliesi, avranno consistenti riduzioni economiche.
La chiusura delle filiali si tradurrebbe in una grave perdita dei servizi che condannerebbe, sopratutto nei piccoli territori, imprenditori e cittadini ad essere ancora più isolati rispetto ai servizi essenziali per la comunità, quali quelli bancari.
Direttore Editoriale