Maxi operazione dello “SCIP”, tra Italia e Romania che ha interessato la Basilicata – Video
Una maxi operazione, tra l’Italia e la Romania, con lo scambio di detenuti, è stata condotta all’alba di oggi, giovedì 25 giugno dallo SCIP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, guidata dal Prefetto, dott. Vittorio Rizzi.
Sono 28 i latitanti arrestati che sono stati scambiati, grazie ad un volo charter Alitalia, Roma-Bucarest, partito dall’aeroporto di Fiumicino.
12 uomini e 2 donne, che sconteranno le loro pene detentive all’estero, sono stati consegnati alle Autorità rumene.
La scorta è stata garantita dal personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria in forza allo SCIP.
Le persone consegnate alla giustizia rumena erano detenuti in Italia, in attesa di estradizione ed hanno importanti curriculum criminali che comprendono furti, rapine, traffico di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, tratta e commercio di schiavi ed omicidio.
13 uomini ed una donna, arrestati in Romania, sono stati consegnati all’Italia, a Bucarest.
I 14 ex latitanti, che rientrano in Italia, erano ricercati a livello internazionale, hanno profili criminali di notevole pericolosità e si erano rifugiati all’estero, a Bucarest, nel tentativo di sfuggire ai mandati d’arresto europei emessi dalle 10 Procure italiane di Trento, Milano, Brescia, Chieti, Imperia, Firenze, Foggia, La Spezia, Napoli, Matera e Foggia.
Questi i nomi delle persone tradotte in Italia:
– S.P., di 46 anni, rumeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di La Spezia, in carico alla Compagnia Carabinieri di Sarzana, è accusato di omicidio preterintenzionale, maltrattamenti in famiglia e lesioni. Lo scorso febbraio i Carabinieri sono intervenuti in località Ponzano Magra, presso l’abitazione di M.M., di 92 anni, dove lavorava la compagna di P. che senza ragione ha iniziato a picchiarla nonostante la donna fosse incinta. L’anziano ha provato a difendere la donna e a fermare la furia dell’uomo che si è scagliato anche contro di lui e lo ha aggredito, scaraventandolo per terra. Dopo 16 giorni di agonia, M. è morto a seguito della gravi lesioni riportate durante l’aggressione. P., che aveva fatto perdere le proprie tracce, dopo mesi di indagini è stato localizzato e tratto in arresto in Romania, grazie al costante e scrupoloso lavoro del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, in collaborazione con i Carabinieri di Sarzana.
– G.N., di 25 anni, rumeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Matera, in carico alla Stazione Carabinieri di Irsina, per aver, in concorso con altre persone e, approfittando delle condizioni di inferiorità psichica di una ragazza inferiore ai 14 anni, riconosciuta portatrice di handicap, indotto, la stessa a compiere e subire atti sessuali. L’uomo, a seguito di una complessa attività di indagine svolta dai Carabinieri, è stato localizzato e tratto in arresto in Romania.
– M.A.B., di 25 anni, rumeno, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Brescia, a seguito di indagini condotte dalla Squadra Mobile di Brescia per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ed estorsione aggravata;
– H.M., di 34 anni, rumeno, deve scontare una condanna in carcere, con sentenza emessa dalla Procura Generale della Repubblica, presso la Corte d’Appello di Milano, dovendo espiare la pena di 6 anni e 6 mesi di reclusione, per violenza sessuale aggravata. Nel 2009, in località Magnago, ha aggredito con violenza una donna e sotto la minaccia di un coltello l’ha obbligata a subire atti sessuali. Il provvedimento di cattura è in carico al Comando Provinciale dei Carabinieri di Milano;
– E.B.M., di 35 anni, marocchino, deve scontare 17 anni e 6 mesi di carcere inflittigli dalla Procura Generale della Repubblica, presso la Corte d’Appello di Firenze, per traffico internazionale di stupefacenti e per aver sequestrato e violentato una propria connazionale, residente in Italia, con provvedimento in carico alla Questura di Firenze;
– D.F.I., di 30 anni, rumeno, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P., presso il Tribunale di Foggia, per rapina aggravata in concorso su cui ha indagato l’Arma dei Carabinieri;
– M.F.D., di 35 anni, rumeno, terminerà di scontare la condanna a più di 3 anni di reclusione per vari furti aggravati compiuti nella provincia di Trento e in Abruzzo, su cui ha indagato l’Arma dei Carabinieri;
– S.T., di 24 anni, rumeno, condannato per rapina dal Tribunale di Firenze a seguito di attività investigative condotte dai Carabinieri;
– T.O.M., di 34 anni, rumeno, condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere dalla Procura Generale della Repubblica, presso la Corte d’Appello di Milano. Gli investigatori dei Carabinieri di Milano lo hanno individuato a capo di un vasto traffico di autovetture rubate;
– M.G., di 37 anni, rumeno, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, per rapina aggravata, su cui hanno indagato i Carabinieri di San Marcellino;
– V.R.C., di 32 anni, rumeno, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P., presso il Tribunale di Imperia, per rapina aggravata, individuato grazie alle indagini della locale Squadra Mobile della Polizia di Stato;
– B.F.D., di 39 anni, rumena, colpita da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P., presso il Tribunale di Imperia, per rapina aggravata, individuata a seguito delle indagini della locale Squadra Mobile della Polizia di Stato;
– V.S.C., di 39 anni, e G.D., di 28 anni, entrambi rumeni, sono stati colpiti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P., presso il Tribunale di Trento, per associazione a delinquere, finalizzata alla commissione di rapine a mano armata.
I due erano stati indagati nell’ambito dell’operazione “Trojan“, risalente al 26 maggio scorso, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Trento, coordinata dalla locale Procura, in sinergia con lo SCIP e la Polizia rumena, a conclusione della quale, tra l’Italia e Romania, sono stati arrestati tutti i 7 componenti della banda.
L’attività conclusa, che non si è fermata neanche davanti all’emergenza sanitaria mondiale “Covid–19“, sottolinea ancora una volta l’efficacia della collaborazione tra gli uffici investigativi territoriali e lo SCIP, organismo interforze che funge da unico punto di contatto italiano per la cooperazione internazionale di Polizia, che garantisce un costante interscambio info-operativo globale e può contare su di una rete di esperti per la sicurezza, dislocata in oltre 60 Paesi del mondo.
Ad informarlo è un comunicato stampa inviato in redazione dalla Polizia di Stato.
Rocco Becce