1) G.A., nato a Melfi il 21/1/1972, l’obbligo di dimora;
2) A.A., nato a Rionero in Vulture l’1/1/1976, arresti domiciliari;
3) A.C., nato a Melfi il 9/6/1990, obbligo di dimora;
4) C.C., nato a Melfi il 10/3/1988, obbligo di dimora;
5) D.B., nato il 22/10/1989 a Melfi, arresti domiciliari.;
6) S.D., nato a Melfi il 14/9/1992, obbligo di dimora;
7) A.D.N., nato il 16/3/1987 a Melfi, obbligo di dimora;
8) F.G.D.N., nato a Melfi il 26/10/1982, arresti domiciliari;
9) F.D.L., nato a Melfi il 2/2/1994, obbligo di dimora;
10) C.D.P., nato a Melfi il 13/5/1987, obbligo di dimora;
11) S.L., nato a Melfi il 12/5/1991, arresti domiciliari;
12) F.P., nato a Rionero in Vulture il 4/7/1970, obbligo di dimora;
13) M.R., nato a Melfi il 30/11/1996, obbligo di dimora;
14) G.S., nato a Melfi il 23/1/1989, obbligo di dimora;
15) D.V., nato a Melfi il 30/6/1994, obbligo di dimora;
16) A.S., nato a Melfi il 9/3/1991, obbligo di dimora.
È questo l’elenco di altre persone coinvolte negli scontri tra i tifosi delle squadre “A.S.Melfi” e “Vultur Rionero“, che sfociarono nell’aggressione ai supporters della squadra di calcio del Melfi avvenuta lo scorso 19 gennaio, nei pressi della stazione ferroviaria di Vaglio di Basilicata, alle porte del capoluogo lucano, dove perse la vita il tifoso 38enne di Rionero in Vulture, Fabio Berardino Tucciariello.
In quell’occasione, altri 26 ultrà furono indagati e fermati dagli investigatori della Squadra Mobile e della Digos della Questura potentina, dopo un vero e proprio agguato premeditato, come accertato subito dopo dagli investigatori.
Il tifoso deceduto fu investito da un’autovettura Fiat Punto, guidata dal 30enne S.L., accusato di omicidio volontario.
Gli altri 16 tifosi coinvolti in questa storia più che di sport, soltanto di violenza, sono stati fermati all’alba di oggi, lunedì 27 luglio, durante un’operazione denominata “Last Supporters“, eseguita in Basilicata dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, al termine di una complessa attività di indagine svolta alla ricerca di prove scientifiche, con l’acquisizione di campioni biologici e digitali, attraverso l’analisi informatica del contenuto dei cellulari sequestrati agli indagati, oltre ad intercettazioni telefoniche e il monitoraggio dei siti d’area.
Nelle operazioni di esecuzione delle misure cautelari disposte, tra gli arresti domiciliari e obbligo di dimora, sono stati impiegati anche uomini del Reparto Prevenzione Crimine Basilicata e del Commissariato di P.S. di Melfi.
Questi sono i link con articoli, video e foto, da noi pubblicati durante le varie operazioni ed indagini che, al momento, restano ancora aperte.
https://www.robexnews.it/2020/01/20/potenza-tifoso-morto-i-nomi-dei-25-arrestati-video/
https://www.robexnews.it/2020/01/24/53968/
Rocco Becce
Direttore Editoriale