Spaccio di droga, contagi da “Covid–19” e gente nullafacente nelle strade lucane e a mendicare, davanti alle attività commerciali locali.
Sono questi i fattori più importanti dei nostri migranti tenuti in Basilicata per far guadagnare soldi ai centri di accoglienza, più che aiutarli a lavorare o a renderli utili alla nostra comunità.
Guai a chi li tocca!
È questo ciò che interessa alla politica compiacente.
Intanto, nei giorni scorsi, ancora una volta nell’ambito di una mirata attività finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, disposta dal Questore di Potenza, dott. Antonino Pietro Romeo, personale della Polizia di Stato, in servizio presso la Sezione Antidroga della Squadra Mobile potentina, ha tratto in arresto un cittadino di origine nigeriana.
Gli operatori di Polizia hanno notato, nei pressi di un esercizio commerciale situato in contrada Poggio Tre Galli, un uomo avvicinarsi allo straniero e consegnare una banconota da 50 euro per, poi, ricevere in cambio degli involucri di forma sferoidale.
I poliziotti, entrati in azione, hanno sottoposto a controllo il giovane consumatore che, spontaneamente, ha consegnato tre confezioni di droga, di tipo eroina, appena acquistata dal pusher di turno, uno dei tanti stranieri che, oramai, si sono appropriati del nostro territorio per vendere veleno a chiunque.
Conseguentemente gli investigatori hanno identificato il venditore di morte, titolare di un permesso di soggiorno, accertando che era anche richiedente protezione internazionale ed ospite di una struttura di accoglienza situata in provincia e questa, non è davvero una grande novità.
La successiva attività di perquisizione a suo carico, ha consentito di rinvenire oltre alla banconota da 50 euro, pagata dal cliente di turno, altre banconote di vario taglio, per una somma totale di 1.096 euro, probabile provento dell’attività illecita di spaccio, tutto posto sotto sequestro.
Accusato di detenzione di stupefacenti, il presunto spacciatore è stato arrestato e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre l’acquirente è stato segnalato alla locale Prefettura.
Rocco Becce
Direttore Editoriale