“Oggi sono molto emozionata, chiudo il mio mandato con un risultato storico per il nostro Ateneo, l’avvio del percorso di istituzione del corso di laurea in Medicina nell’Università degli Studi della Basilicata. L’Ateneo prosegue nel suo progetto di crescita, a 40 anni da quando ne ha segnato la nascita. Si tratta di una straordinaria opportunità per la nostra comunità regionale e per l’intero Mezzogiorno, l’investimento in ricerca e in alta formazione evidenzia la lungimiranza politica delle istituzioni coinvolte, perchè il diritto al sapere e alla salute costituiscono la cornice coesiva di ogni società. Ringrazio per questo i ministri, Gaetano Manfredi e Roberto Speranza e il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. In tutti questi anni, il rapporto con il territorio lucano e l’investimento nei giovani e nello sviluppo sono state le mie priorità, che ho perseguito sia a livello locale che a livello nazionale, all’interno dell’ateneo e della CRUI. Tutto questo ha portato visibilità alla nostra comunità accademica, confermandone il peculiare protagonismo all’interno del sistema universitario nazionale”.
È quanto dichiarato da Aurelia Sole, Rettrice dell’Università degli Studi della Basilicata, dopo la firma delll’accordo di programma per istituire la Facoltà di Medicina all’Università degli Studi della Basilicata, avvenuto a Roma, oggi, mercoledì 5 agosto, alla presenza del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, del ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica, Gaetano Manfredi e del ministro della Salute, Roberto Speranza.
“Per troppo tempo in Basilicata si sono sprecate tantissime parole intorno alla possibilità di istituire anche nella nostra regione il corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia. La firma di questo accordo oggi a Roma pone la parola fine alle attese di tantissimi giovani che vogliono restare in Basilicata per avviare questi studi. Ad appena un anno dal nostro insediamento, il corso di laurea in medicina diventa realtà testimoniando l’impegno dell’intero governo regionale a trasformare le idee in fatti concreti”.
È quanto detto dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, a margine dell’accordo firmato oggi.
“È questa – ha aggiunto Bardi – la migliore risposta a chi, anche nelle ultime settimane ha avanzato dubbi sull’esito della nostra interlocuzione. Quello di oggi è un traguardo storico che abbiamo voluto raggiungere tutti insieme con uno sforzo notevole anche in termini economici. La Regione Basilicata, infatti, ha messo a disposizione 3 milioni di euro per il primo anno e 4 milioni di euro per gli anni successivi per il periodo di vigenza e ad integrazione del Piano dodicennale Regione – Università 2012/2024, somme che si aggiungono ai 10 milioni di euro all’anno già stanziati nell’ambito dello stesso piano.
Il corso partirà già con il prossimo anno accademico, ma credo che già da oggi l’Università, insieme a tutti gli attori coinvolti, debbano già lavorare per avere docenti di alto profilo in grado di qualificare l’offerta formativa e di integrarla con il servizio sanitario regionale aprendo la strada ad una nuova stagione della medicina e della salute in Basilicata”.
Al fine di sostenere i costi di funzionamento relativi all’avvio del corso di Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia dell’Università, il Ministero dell’Università e della Ricerca si impegna ad assegnare un contributo finanziario a favore dell’Università per il triennio 2021-2023 pari a 2 milioni di euro annui.
Al fine di implementare la ricerca sanitaria nonchè l’ammodernamento del polo tecnologico sanitario connessi all’avvio della facoltà di Medicina, il Ministero della Salute si impegna, previa valutazione ed approvazione di un piano di investimenti, ad assegnare a favore dell’Università, per il triennio 2021/2023, una somma pari a 3 milioni di euro annui.
Con l’obiettivo di monitorare l’attuazione dell’accordo e il percorso temporale per l’istituzione del corso, si è deciso di costituire presso il Ministero dell’Università e della Ricerca un apposito comitato composto da 5 componenti, di cui 4 designati da ciascuno dei sottoscrittori del presente accordo e da un Presidente designato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
Redazione