“Le stanze sono dotate di mobili in legno di ciliegio, rovere e Wengè e TV a schermo piatto, mentre i bagni privati presentano una doccia e alcuni sono corredati di vasca idromassaggio e set di cortesia gratuito.
Situato a 100 metri dalla stazione ferroviaria di Ferrandina, a 10 minuti d’auto dal centro del paese, l’Hotel Old West offre un parcheggio gratuito e una colazione semplice.
La struttura, in stile country, vanta camere climatizzate, da 70 a 140 euro ognuna, dista, in auto, 30 minuti da Matera, città dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, 15 minuti dal Volo dell’Angelo, tra Pietrapertosa e Castelmezzano, e 40 minuti dalla spiaggia di Metaponto.
Il bar propone aperitivi tipici italiani, con bevande e snack, mentre il menù del ristorante comprende specialità regionali e nazionali”.
Questo è quanto viene pubblicizzato su google con meravigliose foto, in un luogo, dove nelle ultime ore è scoppiato un focolaio da “Coronavirus“.
Il tutto riguarda l’emergenza migranti in Basilicata che ha interessato altri casi di contagi che, per per la terza volta, dopo Potenza e Irsina, ha coinvolto 20 extracomunitari, di origini tunisine, appartenenti al gruppo fuggito nei giorni scorsi, di cui si sono perse le tracce.
Gli stranieri erano tutti alloggiati in questa struttura, non più un hotel per tutti, ma centro di accoglienza, situato allo Scalo di Ferrandina, in provincia di Matera, gestito da una cooperativa, una delle tante in giro per l’Italia, dove non essendoci più turisti in giro, si sono dedicati ad una solidarietà autorizzata, ben pagata dallo Stato.
Un’altra contagiata è, invece, risultata una badante moldava di Gorgoglione, in provincia di Matera.
Un risultato che è stato conosciuto in tutt’Italia, in una regione rimasta per mesi “Covid Free“.
E, ovviamente, per tutto questo, non possiamo che ringraziare ancora una volta la politica che ci governa a livello regionale e nazionale che ha lasciato varchi impensabili per arrivare a questa situazione che chissà quando terminerà, dopo che in Italia e all’estero sono ancora in aumento i contagi.
Sulla vicenda dei migranti che continuano ad arrivare in Basilicata, senza essere prima sottoposti alla opportuna profilassi medica, il Presidente della Regione, Vito Bardi, in una nota, afferma che la situazione ha raggiunto ormai il livello di guardia.
“Non è possibile pensare di utilizzare le strutture presenti nella nostra regione per sistemare ulteriori richiedenti asilo.
La Basilicata, infatti, è stata messa a dura prova in termini di accoglienza, sia dal punto di vista delle strutture sia dal punto di vista della ricettività.
L’affollamento dei centri, unitamente ad un mancato controllo, ha prodotto la fuga di alcuni richiedenti asilo.
Non possiamo nè vogliamo buttare a mare mesi di durissimi sacrifici.
Da uomo dello Stato, che lavora per lo Stato e che quindi deve tutelare le popolazioni amministrate, ho chiesto, per il tramite dei Prefetti al Ministro degli Interni di adottare le misure del caso.
Non vorrei vedermi costretto, come ultima ratio, a chiedere la chiusura, anche per motivi sanitari, di quei centri che non rispettino i protocolli previsti dalla legge.
Il mio è un appello al buon senso, che rivolgo innanzitutto ai ministri lucani presenti nel Governo Conte.
La regione Basilicata è, e rimarrà, accogliente per tutti, ma vogliamo il rispetto delle leggi e delle profilassi sanitarie.
Lo dobbiamo alla nostra comunità”.
Buon senso, ok, caro presidente, ma ci vogliono anche i fatti e al più presto.
Rocco Becce
Direttore Editoriale