In Basilicata, a conclusione di indagini preliminari, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Matera, dott. Pietro Argentino, e dal pm, dott.ssa Annafranca Ventricelli e condotte dai Carabinieri di Policoro e del Nucleo Carabinieri dell’ITL (Ispettorato del Lavoro) di Matera, nella mattinata di ieri, martedì 11 agosto, è stato notificato un avviso ad 8 persone.
Sono tutte ritenute responsabili del reato di concorso in truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato finalizzata alla sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa su prodotti energetici, falsità in registri e notificazioni e favoreggiamento personale.
Le investigazioni, partite nel 2018, hanno fatto emergere le condotte tenute da A.D.R., 61enne incensurato, M.G., 48enne incensurato, S.R.G., 52enne incensurato e V.D., 53enne, imprenditore agricolo con precedenti di Polizia, ritenuti, a vario titolo ed in concorso tra loro, responsabili di truffa, i primi tre, anche mediante produzione di documentazione falsa, avevano rifornito di circa 25mila litri di gasolio agricolo, il quarto indagato che, a sua volta, aveva provveduto a commercializzarlo ad automobilisti compiacenti, così, sottraendolo all’accertamento o al pagamento dell’accisa su prodotti energetici.
Inoltre, era emerso che V.D., all’interno della propria azienda agricola situata a Scanzano Jonico, aveva creato una vera e propria “Stazione di servizio”, dove era possibile rifornirsi di carburante, destinato ad uso agricolo, acquistato a prezzo agevolato, rivenduto sistematicamente a clienti ad un valore inferiore rispetto a quello del mercato lecito.
In media, ogni litro di gasolio veniva ceduto a 1,10 euro, con una stima pari a circa 110mila euro di illecito guadagno e circa 150mila euro di danno erariale considerando il biennio 2017/2018.
Infine, sono stati identificati oltre 260 automobilisti, tra cui 4 denunciati per aver reso dichiarazioni false alla Polizia Giudiziaria, favorendo V.D. al fine di eludere le indagini.
Donatina Lacerenza
Collaboratore