Ennesimo caso di maltrattamenti in famiglia in Basilicata, a Matera.
Nelle ultime ore, a finire ai domiciliari, e non in carcere, un 45enne del posto, arrestato in flagranza di reato, dopo aver aggredito la propria moglie, con la quale è in fase di separazione consensuale.
A bloccare ii violento ci hanno pensato gli agenti della Squadra Volante e del Reparto Prevenzione Crimine della locale Questura, intervenuti a seguito di una telefonata al 113, che segnalava una lite all’interno di un appartamento alla periferia Nord del capoluogo lucano.
All’arrivo degli operatori di Polizia, nell’abitazione era ancora in corso il violento diverbio tra i due coniugi, tra l’altro alla presenza delle due figlie minorenni.
Sul pavimento, vi era il cellulare della donna, nella foto, posto sotto sequestro, mandato in frantumi dal marito che glielo aveva strappato dalle mani per evitare che chiamasse la Polizia.
La donna, dopo essere stata accompagnata al pronto soccorso e medicata per escoriazioni ed un trauma alla spalla sinistra con prognosi di pochi giorni, ha raccontato una serie di soprusi e vessazioni a cui era stata sottoposta da oltre dieci ananni.
Amcora una storia pessima che ci viene il ribrezzo a raccontarla e la domanda che ancora una volta ci poniamo è a quanto leggi e condanne più incisive a tutela dei più deboli in questo Paese?
Rocco Becce
Direttore Editoriale