In Basilicata, a Potenza, presso l’Azienda Ospedaliera del “San Carlo“, dopo l’accertamento di morte cerebrale, nuovo espianto, di fegato, su di un 62enne, conclusosi nella mattinata di oggi, sabato 26 settembre.
L’uomo, con una storia clinica complessa, era deceduto a causa di un’emorragia cerebrale.
A darne notizia, la Direzione Aziendale del nosocomio lucano.
“Il gesto di grandissima solidarietà e generosità restituisce un senso di speranza a chi avrà la fortuna di vivere una vita migliore, grazie alla viva umanità manifestata dalla famiglia. La perdita di un congiunto, tanto più se prematura, genera inevitabilmente un profondo ed incolmabile vuoto per chi ne ha condiviso l’intera vita, ma, di certo, sapere che quel dolore può, invece, prolificare speranza e gioia per altre famiglie, permea di un più alto e degno significato la vita stessa. L’espianto, magistralmente eseguito, consentirà tutto questo. E se l’altruismo dei familiari ne ha senza dubbio rappresentato l’imprescindibile causa primaria, è stata l’alta professionalità dell’Equipe di Anestesia e Rianimazione a renderlo concretamente possibile”.
Queste le parole del Commissario Giuseppe Spera, nella foto, che affida un messaggio di cordoglio e di sentito ringraziamento alla famiglia del compianto, mentre ringrazia personalmente l’Equipe medica che ha reso possibile l’espianto, intervenuto in continuità, con il difficile e doloroso periodo determinato dalla diffusione del “Covid–19“, nel quale il lavoro degli Anestesisti e Rianimatori ha rappresentato un indispensabile ed encomiabile cardine.
Redazione
