Durante la scorsa notte, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, tra alcune difficoltà scaturite da diverse regioni italiane, ha firmato il nuovo DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri).
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(DPCM da scaricare e leggere).
Una nuova stretta è stata decisa un pò ovunque, tra le solite critiche espresse nell’ambito politico, a cui siamo oramai abituati già da tempo e dove nessuno è stato aiutato, in nessun settore.
I provvedimenti decisi sono assolutamente opportuni, considerato i nuovi casi positivi di contagio in rialzo da “Covid–19” in Italia e all’estero.
Oramai si tenta il tutto per tutto per cercare di prevenire un altro lockdown, dopo un’estate senza controlli nelle discoteche e sulle spiagge strapiene, come hanno riguardato i trasporti e la movida notturna, incontrollabili ancora oggi, come i viaggi ai santuari, matrimoni, agli stadi e, per ultimo le feste private, ora sconsigliate.
Si riparte, sperando di evitare una nuova ondata di contagi, ma sopratutto di morti, da Nord a Sud, situazione che, sino a poche settimane fa, era sempre stata abbastanza sottovalutata.
Sui social network, intanto, si continua a scrivere a vanvera, a secondo dei propri interessi, ovviamente solo politici, e se si continuerà così, non andremo davvero da nessuna parte, mentre 14 milioni di lavoratori nel Paese sono a rischio lavoro regolare, per il rinnovo contratti nel settore pubblico e privato e tanti altri, come i forestali e loro famiglie, in Basilicata, circa 4mila persone, che non prendono le mensilità di agosto e settembre.
Non parliamo dei pensionati di invalidità minima, che vivono con circa 280 euro, mentre è meglio non parlare degli alti stipendi che si sono concessi tutti i nostri cari politici, di qualsiasi area, dove, in tanti hanno avuto il coraggio di richiedere anche il contributo legato al “Bonus Covid“, ma la cosa più grave è che nessuno ha controllato.
Intanto, in Basilicata, non è assolutamente emergenza grave, ma salgono a 401 i casi positivi, 34 i ricoverati nelle strutture ospedaliere lucane e 37 i morti sino ad ieri, con altri due anziani deceduti nelle ultime ore, che si trovavano nelle case di riposo di Brienza e Marsicovetere, in provincia di Potenza.
Rocco Becce
Direttore Editoriale