Per detenzione illegale di armi comuni e da guerra, e del relativo munizionamento, un arresto, in flagranza di reato, è stato eseguito in Basilicata, a Melfi, in provincia di Potenza, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, guidata dal Capitano Carmine Manzi.
Si tratta di un 46enne del posto, condotto nel locale carcere, che aveva nascosto le armi in un suo deposito agricolo, scoperto, dai militari dell’Arma, nella mattinata di oggi, lunedì 26 ottobre.
La perquisizione, effettuata con l’ausilio di un’unità per la ricerca di armi ed esplosivi del Nucleo Cinofili Carabinieri di Tito, ha portato al ritrovamento ed al relativo sequestro di un fucile da caccia calibro 12, un mitra calibro 45, due pistole calibro 32 e 22, oltre a più di 130 proiettili, con 3 caricatori calibro 7.65 e 6.35.
Il tutto era in perfette condizioni, già pronto per l’uso, abilmente occultato sotto alcune pile di sacchi di Avena e custodito in panni e buste di plastica.
Le armi, non comuni, erano risalenti agli anni ’50 e ’60, alcune di produzione e provenienza estera, particolarmente apprezzate da appassionati e collezionisti.
In merito, da parte degli investigatori, per valutare possibili destinazioni e anche di un possibile utilizzo in passato dell’arsenale, sono in corso ulteriori approfondimenti.
Rocco Becce
Direttore Editoriale