Un’operazione della Guardia di Finanza è stata portata a termine in Puglia, nella mattinata di oggi, martedì 3 novembre.
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Barletta, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 21 persone.
6 di queste avevano costituito un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale).
Il G.I.P. ha, quindi, emesso l’ordinanza di applicazione di custodia cautelare personale nei confronti di 21 persone e, in particolare di 1 per la misura della custodia cautelare in carcere, 5 per la misura degli arresti domiciliari e 15 per della misura dell’obbligo di dimora nelle città di residenza.
Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica ed è l’epilogo di una complessa attività di Polizia Giudiziaria effettuata mediante indagini tecniche di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, oltre che di servizi di osservazione, riscontro e pedinamento, che ha disarticolato un sodalizio criminoso dedito alle truffe, in relazione a fittizie assunzioni in agricoltura.
Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle di Barletta hanno consentito di disvelare l’esistenza di un complesso, sistematico e radicato meccanismo fraudolento perpetrato mediante tre società di commercio all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli, operanti nel comune di San Ferdinando di Puglia (BT) e riconducibili ad un unico dominus che si avvaleva di tre procacciatori di manodopera che avevano reclutato 10 falsi braccianti agricoli sulle piazze dei comuni di San Ferdinando di Puglia, 4 a Trinitapoli ed altri 3, tra Margherita di Savoia e Barletta.
Il sistema fraudolento era basato sulla falsa assunzione da parte delle tre società di circa 300 braccianti agricoli residenti nella provincia di Barletta-Andria-Trani, per, poi, procedere al successivo loro licenziamento, in modo tale da creare artificiosamente i presupposti per beneficiare delle indennità di disoccupazione e/o maternità.
L’insieme degli elementi indiziari appronditi sono stati supportati dagli esiti delle indagini finanziarie condotte sui conti correnti intestati sia all’azienda che agli ideatori e promotori.
Nel corso dell’attività investigativa, si è avuto modo di riscontrare che le condotte delittuose sono state poste in essere mediante la costituzione e/o la gestione di tre società agricole, tutte riconducibili di fatto allo stesso sodalizio criminale ed adoperate per la fittizia assunzione di personale, stante l’assenza di attività lavorativa concretamente prestata, al solo fine di consentire la percezione indebita di indennità di disoccupazione in seguito al licenziamento, anch’esso fittizio, e il conseguimento di settimane utili ai fini pensionistici.
Gli assunti dalle società, a distanza di un lasso temporale utile a far maturare i diritti previsti dalla normativa vigente, venivano licenziati per, poi, presentare domanda di indennità di disoccupazione che, una volta indebitamente ottenuta e accreditata, veniva dagli stessi riversata nelle mani del dominus del sodalizio criminoso.
Tali attività hanno permesso di sugellare le ipotesi investigative delle Fiamme Gialle di Barletta confermando l’inconsistenza delle operazioni poste in essere dalle società oggetto di indagine, nonchè l’assenza di movimentazioni riconducibili al pagamento delle retribuzioni dei numerosi dipendenti assunti in tale periodo.
Come informa un comunicato stampa inviato in redazione, le indebite percezioni erogate erano per un importo complessivo di 98.380,00 euro ed un mancato versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti ammontavano ad euro 460.986,00.
Rocco Becce
Direttore Editoriale