POLITICA Da oggi, mercoledì 9 dicembre, gli alunni delle scuole elementari e medie della Basilicata, rispettivamente dai 6 ai 10 anni e dagli 11 ai 13 anni, sono ritornati in classe. A deciderlo, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi che, sulla base dei dati sanitari raccolti dalla task force regionale, ha ritenuto di non dover emettere nessuna ulteriore ordinanza di proroga della chiusura delle scuole. Ora, saranno tutti contenti i genitori che vorranno accompagnare i propri figli a scuola, sperando che il tutto proceda nel migliore dei modi e non come tempo addietro, dove tra l’ingresso e l’uscita dagli istituti ed il trasporto urbano, poco si è capito di organizzazione anti Covid, non solo in Basilicata. Quindi, anche nella nostra regione, da domani, sarà pienamente attivo il DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) che prevede, appunto, la presenza in classe degli alunni di questa età. Infatti, le strutture sanitarie regionali, hanno reso noto che gli andamenti dei contagi per la fascia di popolazione scolastica che va dai 6 ai 13 anni ha invertito decisamente la rotta, riducendosi, rispetto al picco registrato, dell’81,17% per la scuola secondaria di primo grado e del 55,71% per la scuola primaria. Alla luce dei dati emersi, e dal rafforzamento del monitoraggio sui contagi, il presidente Bardi ha ritenuto opportuno di ritornare alla didattica in presenza. “È evidente, però, che trovandoci ancora in piena pandemia – si spiega ai nostri lettori – sarà necessario, da parte di tutti, rispettare scrupolosamente i protocolli anti Covid”. In particolare, sarà bene evitare, nella maniera più assoluta, i soliti assembramenti davanti agli edifici scolastici, come già nelle scorse settimane ne avevamo parlato più volte nelle nostre notizie quotidiane. “Inoltre, nella nota stampa inviata in redazione, si ricorda che i sindaci sono nelle condizioni, laddove lo ritengano, di poter utilizzare i fondi messi a disposizione dalla regione per implementare il trasporto scolastico”. Tutto questo, per non vanificare i sacrifici a cui sono stati sottoposti fino ad ora alunni e famiglie lucane, perchè soltanto il rispetto scrupoloso di queste norme può aiutarci a combattere questa emergenza sanitaria. Siamo andati a verificare davanti ad alcune scuole e tutto filato liscio, ma nei prossimi giorni? Ma era proprio necessario aprire le scuole a pochi giorni dalle festività natalizie? È una domanda che in tantissimi si sono posti, ma, purtroppo è questa la decisione, perchè gli ordini dall’alto, molto alto, riguardano questioni politiche che non sappiamo, ma che riusciamo ad immaginare. Intanto, la campagna di screening al personale scolastico, estesa a tutte le componenti del mondo della scuola si è conclusa ieri, con circa 11mila test rapidi genici, concentrati sopratutto a Matera e Potenza e in alcuni dei maggiori centri lucani, ma proseguirà per la popolazione nelle prossime ore per diversi giorni. Infatti, dopo Potenza e Matera, nei prossimi giorni l’iniziativa di prevenzione intrapresa dal Dipartimento regionale Politiche della persona si estenderà alle città lucane con popolazione superiore ai 10mila abitanti e a breve arriverà nelle località più piccole. Nel materano, già nei prossimi giorni, saranno coinvolti gli studenti di Policoro, Montescaglioso, Pisticci e Bernalda, mentre nel potentino quelli di Melfi, Venosa, Lavello e Rionero in Vulture. “Sono incoraggianti i risultati restituiti dagli screening avviati nelle realtà scolastiche di Matera e Potenza. Nella città dei Sassi, su circa 3.500 tamponi effettuati, sono state registrate 4 positività. Nel capoluogo di regione, su 5.400 test, solo una persona è risultata positiva. Come ha evidenziato il presidente Bardi, l’andamento dei contagi nella popolazione scolastica che va dai 6 ai 13 anni, grazie al periodo di didattica a distanza, è in netto miglioramento. E per non disperdere i frutti del lavoro portato avanti sinora e consentire ai nostri ragazzi di frequentare in presenza la scuola, continuiamo a farci guidare dalla logica della prevenzione”. A renderlo noto, l’assessore regionale alla Salute, Rocco Luigi Leone.
CRONACA Un arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato eseguito lo scorso lunedì pomeriggio, nel Lazio, a Pomezia, in provincia di Roma, dai Carabinieri della locale Compagnia, guidata dal Capitano Marcello Pezzi. Si tratta di un 24enne, di origini straniere, finito ai domiciliari. Controllato dai militari dell’Aliquota Radiomobile, dopo che si sono insospettiti del suo atteggiamento, è stato trovato in possesso, nella propria abitazione, di un barattolo contenente 11 grammi di cocaina. Inoltre, il giovane, all’interno dei pantaloni, aveva già tentato di nascondere un altro quantitativo di sostanza da taglio e cartine di plastica utili a confezionare le singole dosi. Per plurimi omicidi colposi, commessi tra il 12 novembre del 2017 ed il 25 marzo 2018, nella mattinata di oggi, in Campania, i Carabinieri di Salerno, hanno tratto in arresto i due medici, N.C., primario del Reparto di Unità Funzionale di Chirurgia Generale e chirurgia Oncologica della “Casa di Cura Tortorella” di Salerno, e anche sospeso dall’attività C.M., medico chirurgo in servizio nello stesso reparto. Un modus operandi “spregiudicato”, sarebbe questa l’accusa, dietro l’anomalo incremento di decessi verificatisi nella casa di cura campana. Il tutto è stato portato a termine dopo alcune segnalazioni che hanno, così, fatto scattare le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Salerno, coordinati dal Procuratore Capo, dott. Giuseppe Borrelli, dai pm, dott.ssa Elena Cosentino e dott.ssa Claudia D‘Alitto e culminate oggi nell’esecuzione di un’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari di Salerno, nei confronti degli indagati. A segnalarlo, la Procura della Repubblica di Salerno. Durante un’operazione denominata “Carpe Diem“, nella mattinata di oggi, mercoledì 9 dicembre, la Polizia di Stato ha eseguito 16 provvedimenti cautelari emessi dal Tribunale di Potenza nei confronti di altrettanti indagati, per aver favorito l’ingresso o la permanenza di extracomunitari, nel territorio italiano, dietro un’illecita remunerazione, favorendo il fenomeno dell’immigrazione clandestina attraverso la presentazione di una falsa documentazione. Il tutto è stato scoperto dalle Squadre Mobili di Milano, Firenze, La Spezia, Foggia e Potenza. L’indagine, avviata nel luglio del 2018, ha interessato 56 persone, non solo di nazionalità straniera, è stata condotta dalla Squadra Mobile di Potenza, al comando del dott. Donato Marano e diretta dalla Procura della Repubblica del capoluogo lucano, guidata dal dott. Francesco Curcio che, oggi, hanno illustrato tutti i dettagli durante una conferenza stampa alla presenza del Procuratore aggiunto, dott. Maurizio Cardea, del pm, dott.ssa Sarah Masecchia e del Vice Ispettore della Polizia di Stato, Ciro De Nigris. Tra i coinvolti nell’inchiesta, diversi sono gli imprenditori agricoli del Vulture-Melfese e 5 le aziende lucane, sottoposte a sequestro preventivo. L’attività svolta, con grande professionalità dalla Polizia di Stato, è consistita in acquisizioni documentali, intercettazioni e servizi di pedinamento ed ha interessato 56 persone, di cui 16 sottoposte a misura cautelare. Il personaggio cardine dell’attività illecita è M.M., titolare della società cooperativa “Carpe Diem“, da cui ha preso il nome l’operazione, che rappresentava un punto di riferimento per gli intermediari stranieri ed italiani. La somma da pagare, per ottenere documenti fittizi arrivava anche ai 5mila euro. Per quanto, invece, riguardava agli immobili in affitto, il proprietario di casa percepiva la mensilità tra le 200 e 300 euro, con l’aggiunta di 3/4 di pigione a titolo di caparra, ben consapevole che lo straniero vi avrebbe alloggiato sino al controllo della Polizia Locale, per l’iscrizione nell’anagrafe dei residenti. Il sistema illecito era efficiente da anni e 40 sono i casi di favoreggiamento illegale dell’immigrazione, con 56 indagati. Altra figura di rilievo è quella di D.C. L’uomo, attraverso un’agenzia d’affari, formalmente dedita alla consulenza automobilistica ed assicurativa, fungeva da punto di contatto tra i datori di lavoro, procacciatori d’affari di M.M. ed istituzioni pubbliche e di privati, con un modus operandi ben consolidato. Infatti, lo straniero che volesse entrare o permanere in Italia, si rivolgeva ai dei facilitatori, operativi tra Milano e Firenze, o direttamente ai titolari di alcune aziende agricole di Ascoli Satriano, in Puglia, in provincia di Foggia ed a Lavello, Venosa e Forenza, in Basilicata, in provincia di Potenza. Insomma, un iter burocratico, con visti e permessi non a norma, che è stato, finalmente, scoperto dagli investigatori, dopo una comunicazione dello SCO della Polizia di Stato, che aveva avuto informazioni rilevanti su quanto stava accadendo. Questi sono gli indagati, sottoposti agli arresti domiciliari: 1) C.D., di anni 62; 2) B.R.S., di anni 46; 3) N.H., di anni 36; 4) B.N.M., di anni 42; 5) E.H.B., di anni 55; 6) M.N., di anni 34; 7) Z.U.H.A., di anni 46; 8) M.M., di anni 72; 9) M.F., di anni 73; 10) M.F., di anni 39; 11) M.G.D., di anni 45; 12) B.M.A., di anni 52; 13) B.N., di anni 49; 14) P.G., di anni 57; 15) S.A., di anni 32; 16) S.P., di anni 65. In Puglia, a Taranto, A.P., un 27enne, di Grottaglie che doveva trovarsi agli arresti domiciliari, è stato trovato in strada e controllato dai Falchi della Squadra Mobile, guidata dal dott. Fulvio Manco. Nel corso dei consueti e quotidiani servizi antidroga organizzati dalla Squadra Mobile nel Borgo Antico di Taranto, gli equipaggi hanno intercettato, all’incrocio tra via Duomo e via Cava, il noto pregiudicato con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio ed in materia di droga. L’uomo, alla vista dei poliziotti, si è velocemente dileguato per gli stretti vicoli del Borgo Antico, quasi a voler far perdere le proprie tracce. Gli agenti, insospettitisi lo hanno bloccato in via Garibaldi ed il controllo in Banche Dati ha confermato i dubbi ed è stato tradotto nel carcere del capoluogo jonico. Sempre in Puglia, i Carabinieri della Stazione di Fragagnano, coadiuvati da personale del Nucleo Cinofili di Modugno, nel corso di un mirato servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno eseguito diverse perquisizioni arrestando un 37 del posto, trovato in possesso di circa 110 grammi di droga, di tipo marijuana, suddivisa in dosi e pronta per essere smerciata, oltre a due bilancini elettronici di precisione e materiale vario per il confezionamento della sostanza stupefacente. Inoltre, un 27enne, è stato trovato in possesso di una modica quantità di marijuana ed è stato segnalato al Prefetto competente, per detenzione di sostanza stupefacente ad uso personale.
SALUTE In Basilicata, salgono ancora i contagi da “Covid–19“. 6.103 sono ad oggi i positivi, di cui 5.964 in isolamento domiciliare e 181 i morti dall’inizio della pandemia. In giro, sembra tutto come sempre e noi, di più non possiamo più dire. Se avete voglia di stare bene, continuate ad utilizzare ovunque la mascherina, a mantenere la distanza fisica, a lavarvi spesso le mani e a restare il più possibile lontano da amici e parenti.
AMBIENTE Per consentire il ripristino del livello dei serbatoi, l’erogazione dell’acqua potabile sarà sospesa da “Acquedotto Lucano SPA“, in Basilicata, nelle province di Potenza e Matera, da stasera e sino a domani, mattina, salvo imprevisti, nelle seguenti cittadine lucane: Ferrandina, Forenza, Lavello, Oppido Lucano, Miglionico, Pisticci, Tito e Tursi.
METEO Prosegue il maltempo per le prossime ore ed anche per la giornata di domani, in gran parte dell’Italia. Cielo in prevalenza coperto con precipitazioni di debole intensità, sopratutto sull’Emilia Romagna e sul basso Veneto. Più soleggiato sulle Alpi, con venti deboli, variabili. Il tempo sarà più instabile sulle coste di Campania, Calabria e Sicilia occidentale, con una situazione che resterà invariata fino in tarda notte. Più asciutto e a tratti soleggiato su Puglia e Basilicata, con valori massimi attesi tra i 7 gradi di Potenza e i 15 gradi di Palermo.
Rocco Becce
Direttore Editoriale