POLITICA “Ancora una volta il Sud è mortificato. Se all’Italia è stata attribuita la fetta più consistente delle risorse del Recovery Fund, lo si deve proprio al Meridione. Ora, invece, il governo Conte dirotta al Nord la parte più cospicua. E questo, nonostante il parere contrario di tutti i presidenti della Regioni del Sud al di là degli schieramenti politici”. A dichiararlo è il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che si appresta ad inviare al governo Conte con gli altri governatori meridionali una lettera con la quale si chiede il rispetto degli impegni che l’Italia ha preso in Europa. “Siamo di fronte alla più importante manovra economica dal dopoguerra, dove si decideranno la prossima programmazione e la ripresa dopo la pandemia. Il governo inspiegabilmente ha interrotto il confronto con le Regioni, facendo da solo. All’Italia sono stati assegnati 209 miliardi di euro. L’Europa ha attribuito i fondi, tenendo contro della popolazione, del reddito pro-capite e del tasso medio di disoccupazione negli ultimi cinque anni. Se il criterio fosse stato solo quello della popolazione, il nostro Paese avrebbe ricevuto solo 97 miliardi e mezzo di euro. E se le risorse del Recovery Fund assegnate all’Italia sono ben maggiori è per le condizioni economiche della popolazione del Mezzogiorno. È inaccettabile che al Sud vada la quota residuale del 34 per cento stabilita dal governo e che anche su questo ci sia una chiusura da parte dell’esecutivo. Dobbiamo pretendere che il 70 per cento delle risorse complessive vada al Mezzogiorno così come stabilito dalla Commissione europea. La posta è alta. È in gioco il futuro stesso della Basilicata ed è una partita che non possiamo perdere. Per questo faccio appello ai deputati e senatori lucani perchè impediscano questo scippo di risorse a vantaggio delle Regioni del Nord e della pesantissima macchina statale”. È quanto aggiunto da Bardi, in un comunicato stampa inviato in redazione.
CRONACA I Carabinieri della Stazione Roma Quirinale, supportati dai colleghi del locale Nucleo Antisofisticazione e Sanità, hanno proceduto al sequestro preventivo di un ristorante, in via Cavour, di proprietà di un 61enne egiziano, dove sono state riscontrate gravi carenze igieniche con invasioni da escrementi di ratto e blatte. Sequestrati anche 100 kg. di alimenti, conservati in pessime condizioni e senza tracciabilità. I militari hanno, poi, sanzionato, per 1.900 euro, il titolare di un pub in piazza degli Zingari, per non aver esposto il cartello recante il numero massimo di persone ammesso all’interno ed hanno proceduto al sequestro amministrativo di 6 kg. di alimenti per la mancata tracciabilità. Nelle aree turistiche tra piazza Venezia, via dei Fori Imperiali, Colosseo, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno identificato e sanzionato, per 16.500 euro, tre cittadini del Bangladesh, tutti senza fissa dimora, dediti al commercio illegale ambulante. Sequestrati anche numerosi articoli, tra aste da selfie, braccialetti in cuoio, souvenir in vetro, ombrelli e teli poncho. I Carabinieri della Stazione Roma Ottavia hanno arrestato un 32enne russo per traffico illecito di sostanze stupefacenti e porto di oggetti atti ad offendere. In piena notte, durante un posto di controllo, in via Casal del Marmo, i militari hanno fermato il 32enne a bordo della sua autovettura. L’uomo è parso fin da subito molto nervoso e per questo motivo hanno deciso di approfondire le verifiche, perquisendo l’auto e rinvenendo, occultati in diversi vani del veicolo, 10 involucri termosaldati contenenti 20 g di metanfetamina, un bilancino di precisione per la pesatura dello stupefacente, 3 spray al peperoncino, 2 bastoni in ferro della lunghezza di 50 cm, 3 torce taser e 220 euro in contanti. Trovate anche 6 pipe in vetro, probabilmente utilizzate per il consumo della droga, due parrucche e alcuni capi di abbigliamento da donna. Tutto il materiale è stato sequestrato mentre l’arrestato è stato portato in caserma e trattenuto in attesa del rito direttissimo. Da oggi, anche su Roma, adottata dall’Arma dei Carabinieri una nuova uniforme di servizio per le Tenenze e le Stazioni. Nella continua ricerca di capi di vestiario sempre più aderenti alle necessità del personale impiegato nei servizi operativi, l’Arma dei Carabinieri, dopo un congruo periodo di studio e sperimentazione, ha iniziato a distribuire le nuove uniformi di servizio (al momento, nella versione invernale), che equipaggeranno i militari delle Tenenze e Stazioni Carabinieri, quelli dei reparti che più frequentemente si vedono impegnati nel controllo del territorio, sin nei più piccoli comuni. La nuova uniforme, esteticamente simile a quella “ordinaria”, da anni indossata nei servizi esterni, è però caratterizzata dall’adozione di capi decisamente più moderni e realizzati con materiali di ultima generazione. Il completo in tessuto misto lana, con camicia bianca e cravatta nera, con scarpe basse e fondina in cuoio, cui siamo abituati da decenni, è stato sostituito, per le attività operative di quei reparti, da una giacca a vento di nuova foggia, di tessuto tecnico, impermeabile, elasticizzato, dotata di imbottitura asportabile, che garantisce maggiori comfort e agilità, sotto la quale, in alternativa alla camicia bianca e alla cravatta, è possibile indossare un lupetto e uno scaldacollo. I pantaloni tradizionali sono stati sostituiti da un capo tecnico, simile, a prima vista, al precedente, in fibra mista, sintetica e con apprezzabile elasticità. Alle scarpe basse in cuoio sono subentrati gli “stivaletti city”, dispositivi di protezione individuale, impermeabili, con suola anti perforazione e antiscivolo. La vecchia fondina in cuoio è stata rimpiazzata da un cinturone esterno con fondina a estrazione rapida, con gancio per la ritenzione e possibilità di rotazione, costruita in materiale polimerico. A tali capi, si aggiungono moderni guanti anti taglio. Le uniformi, frutto di sperimentazione e affinamenti suggeriti dagli utilizzatori, sono in fase di progressiva distribuzione. Entro la prossima Primavera, tutte le Tenenze e Stazioni dell’Arma saranno dotati dei nuovi capi. In Basilicata, su richiesta della Procura della Repubblica di Potenza, guidata dal dott. Francesco Curcio, nell’ambito del riciclaggio di auto rubate, sono state sequestrate 13 autovetture e beni per 23 mila euro. Nell’inchiesta, due sono le persone finite in carcere, una agli arresti domiciliari nella propria abitazione e altre quattro all’obbligo di dimora, con provvedimenti eseguiti dalla Polizia Stradale di Potenza, Salerno e Napoli. Questi sono gli indagati: L.M., C.G., V.F., S.A., V.R., P.C. e P.M. Nel primo pomeriggio di oggi, la motrice di un autocarro è andato in fiamme in Basilicata, sull’Autostrada del Mediterraneo, al km.129/600, in direzione Sud. Nessun ferito, per fortuna, grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Potenza e al personale del Distaccamento di Lauria. Gli uomini del “115“, giunti sul posto, con sei unità, un’autopompa ed un’autobotte, hanno trovato la motrice completamente avvolta dalle fiamme, e sono intervenuti con tempi di intervento notevolmente ridotti, grazie alla presenza di una pattuglia della Polstrada che ha bloccato il traffico permettendo al personale VV.F. di effettuare 200 mt. contromano, evitando il normale tragitto autostradale di circa 20 km.
Il conducente ha fatto in tempo ad arrestare l’autocarro, a scendere e mettersi al sicuro. La parte del veicolo ha subito ingenti danni, mentre il carico, composto da tubi metallici, è rimasto integro. Sul posto anche il personale dell’Anas e i vari mezzi di soccorso. Nella serata di ieri, a Matera, gli agenti della Polizia di Stato della locale Questura, hanno tratto in arresto un 39enne, in flagranza di reato per lesioni personali e danneggiamento aggravato. L’uomo, ubriaco, molestava i passanti in via Nazionale e, barcollando, sulla carreggiata, costituiva un pericolo per la circolazione stradale e sopratutto per la sua persona. A fermarlo, una pattuglia della Squadra Volante, anche aggredita. L’uomo, anche con precedenti di maltrattamenti in famiglia, è stato trasportato in ospedale, dove ha creato non pochi problemi e alla fine nel locale carcere.
AMBIENTE A San Martino d’Agri, in provincia di Potenza, per consentire il ripristino del livello dei serbatoi, l’erogazione dell’acqua potabile sarà sospesa da “Acquedotto Lucano SPA“, da questa sera, alle ore 7.30 di domani mattina, salvo eventuali imprevisti.
SALUTE Sono 491 i morti da “Covid–19” ad oggi in Italia, una media più bassa rispetto ai giorni scorsi, ma sempre tanti. I nuovi casi positivi in Basilicata sono 129. Il virus rallenta leggermente, ma non si ferma e, l’attenzione, da parte degli esperti infettivologi, deve essere alta per non incorrere in una terza ondata di contagi. Più che dati, ci vorrebbero fatti concreti da parte di tutti, ma sembra che ciò manchino al momento.
EVENTO Gli addobbi natalizi e le varie luminarie sono state predisposte un pò ovunque, in giro per l’Italia. In Basilicata, a Potenza, anche il maestro Gino Cafarelli, artista lucano, che vive in città, ha realizzato un suo Presepe artistico. L’opera è stata allestita, nelle ultime ore, all’interno della struttura assicurativa “Unipol Sai“, situata nel capoluogo lucano, in via del Gallitello, al civico 101, visitabile dai propri clienti. L’allestimento artistico riguarda l’ambiente lucano, con una scultura tra due colonne che esprime la meraviglia. L’opera, che riguarda il paesaggio del nostro territorio, aspro e mondano, riesce a trasferire, in un ambiente del tutto quotidiano, quello che è l’eterno miracolo della natività divina. Nell’esposizione, inoltre, sono presente diverse sculture in arenaria, che potranno essere ammirate, solo online, sino a fine gennaio, sul seguente link:
METEO Per domani, in gran parte dell’Italia, giornata con cielo poco nuvoloso e locali banchi di nebbia sulla Pianura Padana. Entro la serata un debole peggioramento raggiungerà anche il Nord Ovest.
Rocco Becce
Direttore Editoriale