In un momento così particolare e delicato, la solidarietà resta sempre al primo posto, non solo in Basilicata.
Al “San Carlo” di Potenza, nella mattinata di oggi, un sorriso è stato portato ai bambini del reparto di Pediatria.
“La generosità di tante persone, nel consegnare i doni, regala un sorriso ai piccoli che sono attualmente ricoverati, per ribadire, anche in questo tempo di pandemia, il diritto dei bambini di tutto il mondo al gioco e alla speranza per un futuro sereno”.
È quanto commentato, per l’occasione, dal Presidente del Comitato Provinciale dell’Unicef di Potenza, Mario Coviello, nell’atrio dell’azienda ospedaliera, che ha aperto la cerimonia di consegna delle bambole Pigotte donate ai piccoli degenti del nosocomio potentino, diretta dal dott. Sergio Manieri.
A ricevere i tanti doni, così, speciali, realizzati letteralmente a mano, da consegnare ai ricoverati, è stata la dott.ssa Maria Pia Mirauda, non nuova a queste iniziative che ha, così, commentato questo momento solidale.
“Sono piccoli eroi, perchè, grazie alla loro ingenuità, affrontano con successo qualsiasi momento, pur non rendendosi conto, fino in fondo, della fase emergenziale che si sta fronteggiando”.
Nel ringraziare i rappresentanti dell’associazione, ha, poi, aggiunto quanto segue.
“Simili gesti sono da considerarsi pregevoli perchè contribuiscono a riportare il sorriso e la serenità”.
All’evento erano presenti, per l’Unicef, anche la presidente regionale, Angela Granata, la responsabile di “Younicef” Potenza, Francesca Pace e il Garante Regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Vincenzo Giuliano che ha consegnato il testo del “Codice dei Diritti della persona di minore età alla salute e ai servizi sanitari” ai rappresentanti dell’Azienda Ospedaliera Regionale, il direttore sanitario, Angela Pia Bellettieri e il direttore amministrativo, Eufrasia Pesarini, con l’idea di un’ampia condivisione, al fine di rilanciare, con forza, azioni comuni, per promuovere e tutelare i diritti di persone di minore età.
“È importante assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere – ha inoltre, ricordato il Garante – come recita l’articolo 3 del Codice, e vigilare, affinchè, il funzionamento delle istituzioni, servizi ed istituti, che hanno la responsabilità dei fanciulli, provvedano alla loro protezione, conforme alle norme stabilite dalle autorità competenti”.
Rocco Becce
Direttore Editoriale