Dopo circa 8 anni, si è conclusa la triste storia legata ad un omicidio avvenuto in Basilicata, a Potenza, nella notte tra il 28 e il 29 aprile del 2013.
Quella sera, a causa di un regolamento di conti, maturato nell’ambito della criminalità potentina, per questioni legate alla gestione del lucroso settore dei video poker, durante una sparatoria, perse la vita il 45enne D.A.
Ad ucciderlo D.S., all’epoca rimasto ferito.
Il pregiudicato fece perdere le proprie tracce sino al 3 maggio, quando poi, si costituì alla Polizia di Stato.
Il 62enne, dopo che la sentenza, emessa dalla Suprema Corte di Cassazione, ha confermato la condanna a 18 anni, da parte della Corte di Assise di Appello di Salerno, si è presentato spontaneamente negli uffici della Questura potentina.
Ieri, l’uomo oggetto già nei giorni precedenti alla sentenza di stretti controlli da parte della Polizia di Stato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il locale carcere “Antonio Santoro“.
Le indagini sono state coordinate dalla DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) della Procura di Potenza, guidata dal dott. Francesco Curcio e svolte dagli investigatori della Squadra Mobile, al comando del dott. Donato Marano, che, nel tempo, ha permesso di ricostruire tutte le dinamiche di quanto accaduto.
Rocco Becce
Direttore Editoriale