Finalmente, si chiude il cerchio sulla morte dell’ing. 45enne Cristhian Tarantino, avvenuta nella mattinata dello scorso 23 gennaio, in Basilicata, nel rione Cervaro di Rotondella, in provincia di Matera.
Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Città dei Sassi, guidata dal Procuratore Capo, dott. Pietro Argentino, hanno portato ad individuare l’autore del terribile delitto.
Infatti, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Antonio Favale, di anni 44, operatore ecologico, residente nella comunità lucana di circa 2.500 persone ed amico di vecchia data della vittima.
Il reato contestato all’indagato è quello di omicidio aggravato dalla premeditazione, ma ad ora non è ancora stato chiarito il movente alla base del gesto criminale.
Ad informarlo è il Comando Provinciale Carabinieri di Matera, guidato dal Col. Nicola Roberto Lerario.
Nel primo pomeriggio di oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Matera e della Compagnia di Policoro, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Matera nei confronti dell’unico indagato che dopo il tragico evento fu ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale di Policoro, dove ora si trova piantonato, in stato di arresto.
Per la sua identificazione sono state molto importanti le attività condotte sulla scena del crimine.
Sul posto, dove era stata ritrovata l’arma utilizzata per l’aggressione, oltre ai Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Matera, erano presenti i Carabinieri Forestali, gli agenti della Polizia di Stato e Polizia Locale, oltre ai sanitari del “118 Basilicata“.
Fondamentale è stata l’individuazione di una telecamera privata posizionata nelle vicinanze.
Infatti, tutte le sequenze dell’omicidio sono state rinvenute nelle immagini estrapolate dagli investigatori.
L’assassino, si vedeva con il coltello in pugno, arma rinvenuta sulla scena del crimine, mentre inseguiva la sua vittima.
Dopo una lotta furibonda e le coltellate inflitte ha, poi, tentato di togliersi la vita con la stessa arma da taglio, utilizzata per uccidere il suo amico, attendendo, poi, l’arrivo dei soccorsi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale