POLITICA Il nuovo premier, Mario Draghi, ha presentato oggi i nuovi ministri, dopo essere salito al Colle dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Alle ore 12.00 di domani, vi sarà il giuramento del presidente del Consiglio e dei componenti del nuovo Governo al Palazzo del Quirinale. Sono 8 su di un totale di 23, le donne ministro del governo Draghi, mentre gli uomini sono 15 e questo è l’elenco completo: Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, vicesegretario del Pd; Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, riconfermata (Indipendente); Ministro della Salute, Roberto Speranza, riconfermato (Articolo Uno); Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta (Forza Italia); Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio (M5S); Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini (Pd); Ministro dell’Economia e Finanze; Daniele Franco (Tecnico); Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi (Tecnico); Ministro dell’Università, Cristina Messa (Tecnico); Ministro della Cultura, Dario Franceschini (Pd); Ministro dei rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà (M5S); Ministro dell’Innovazione Tecnologica e Transizione Digitale, Vittorio Colao (tecnico); Ministro degli Affari Generali e Autonomie, Mariastella Gelmini (Forza Italia); Ministro al Sud e Coesione Territoriale, Mara Carfagna (Forza Italia); Ministro alle Politiche Giovanili, Fabiana Dadone (M5S); Ministro alle Pari Opportunità e alla Famiglia, Elena Bonetti (Italia Viva); Ministro alla Disabilità, Erika Stefani (Lega Nord); Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia (Lega Nord); Ministero dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti (Lega Nord); Ministero dell’Agricoltura, Vittorio Patuanelli (M5S); Ministero della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani (Tecnico); Ministero ai Trasporti, Enrico Giovannini (Tecnico). Per martedì 16 febbraio, a Potenza, in seduta ordinaria e telematica, alle ore 10.30, in viale Vincenzo Verrastro 4, nuova riunione del Consiglio regionale della Basilicata. All’ordine del giorno, tra gli altri argomenti, il disegno di legge sullo scioglimento del Consorzio Industriale della Provincia di Potenza e la costituzione della Società Aree Produttive Industriali Basilicata Spa. Il Consiglio comunale è stato convocato a Potenza, in seduta ordinaria, in prima convocazione nella Sala del Consiglio Provinciale, in piazza Mario Pagano, per il giorno 17 febbraio prossimo, con inizio alle ore 8.30, con all’ordine del giorno l’approvazione dei verbali della seduta precedente, oltre ad alcune interrogazioni e mozioni.
CRONACA Nel Lazio, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante stanno dando esecuzione ad un’ordinanza, che dispone la custodia cautelare agli arresti domiciliari, emesse dal GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 6 persone, di cui 5 di nazionalità cinese ed un italiano, ritenute responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, dei reati di istigazione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. I sei sono accusati di aver gestito, avario titolo, un giro di prostituzione all’interno di 3 centri massaggi orientali, gestiti cittadini cinese e frequentati per lo più da cittadini italiani. L’attività investigativa, nata nel marzo 2017, è scaturita dalla necessità di fronteggiare il fenomeno criminale dello sfruttamento della prostituzione di donne di nazionalità cinese da parte di connazionali, in particolare dopo la scoperta di un centro massaggi, ubicato in zona San Pietro, in cui quotidianamente venivano sfruttate donne cinesi. L’indagine, terminata nel luglio 2020, è stata eseguita anche mediante attività tecnica nonchè servizi di osservazione e analisi dei traffici telefonici, ha consentito di individuare un gruppo criminale che diuturnamente ha istigato, sfruttato o favorito l’attività di prostituzione di cittadine cinesi all’interno di tre centri massaggi orientali ubicati in via Ziani, via Fezzan e viale Tirreno a Roma. Il gruppo criminale era composto da 5 donne cinesi ed un uomo italiano, sposato formalmente con una donna italiana ma, di fatto, convivente con una donna cinese, con cui gestiva il centro. L’italiano si occupava essenzialmente della pubblicizzazione tramite internet dei centri massaggi mentre le donne si occupavano della loro gestione. Gli indagati attiravano l’attenzione dei potenziali clienti, pubblicizzando su siti internet specializzati l’attività dei centri massaggi mediante annunci, ritraenti fotografie di giovani donne dai tratti asiatici in pose provocanti ed in abbigliamento succinto, ingenerando, in tal modo, la palese idea di poter ricevere anche prestazioni sessuali dalle massaggiatrici, reclutavano, spesso direttamente dalla Cina, giovani donne da impiegare nell’attività, all’interno dei centri, contrattavano con i clienti, mediamente 20 al giorno per tutti e tre i centri con una media mensile di circa 600 clienti, la prestazione sessuale della massaggiatrice, da eseguirsi al termine del massaggio, dietro la corresponsione di un’ulteriore somma di denaro oltre a quanto già pattuito, convenzionalmente chiamata “regalino”, per un volume d’affari complessivo registrato pari a circa 20mila euro mensili. I destinatari dei provvedimenti saranno sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le loro abitazioni site in Roma e, contestualmente, sarà nuovamente sottoposto a sequestro preventivo il centro massaggi. In un circolo privato di Marino era stata allestita una sala giochi non autorizzata ed all’interno si intrattenevano circa un centinaio di ragazzi, di età compresa tra i 15 e i 25 anni, anche senza le mascherine e la giusta distanza interpersonale. I Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo hanno rilevato, in diverse occasioni, violazioni alla normativa di contenimento dell’epidemia da Covid-19 da parte del gestore dell’associazione giovanile, già destinatario di sanzioni per simili violazioni, che, non ottemperando ai DPCM vigenti, è stato destinatario di un’ordinanza per la sospensione per 30 giorni dell’attività emessa dalla Prefettura di Roma su proposta dei Carabinieri della Stazione di Santa Maria delle Mole. I Carabinieri della Compagnia Roma Cassia, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Roma, del Nucleo Ispettorato del Lavoro della Capitale e quelli del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Roma, hanno proceduto ad una serie di controlli sull’igiene e la sicurezza nell’ambito dei luoghi di lavoro presso il cimitero Flaminio di Prima Porta. L’attività ha consentito di controllare 76 persone e 36 veicoli e di elevare 4 sanzioni per la violazione delle norme anti Covid. I controlli, che non si sono limitati alle sole contestazioni in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica in atto, hanno portato anche ad una denuncia in stato di libertà nei confronti di un uomo ed il contestuale sequestro di un’area adibita a deposito irregolare di materiali inerti. I Carabinieri hanno anche sospesa l’attività di un imprenditore, sanzionato per 8.400 euro, per aver impiegato due operai senza regolare contratto di lavoro presso un cantiere adibito alla costruzione di una cappella. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei militari dell’Arma. Un noto imprenditore romano di 55 anni è stato rintracciato e arrestato a nella Capitale dai Carabinieri della Stazione Roma San Pietro. Nei suoi confronti pendeva un provvedimento di carcerazione, emesso il 9 febbraio scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano, in ordine ad un cumulo pene scaturito da una serie di condanne per bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e falsità materiale commessi nel capoluogo lombardo tra il 2014 e il 2015 e deve scontare una pena complessiva di 6 anni e 11 mesi di reclusione. Dopo la notifica del provvedimento e il fotosegnalamento, l’imprenditore è stato portato nel carcere di Regina Coeli, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il nome dell’imprenditore è stato più volte accostato a vicende che riguardano truffe nel settore petrolifero in Medio Oriente e in Grecia. Ieri sera, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Monte Sacro hanno denunciato a piede libero un commerciante romano di 40 anni, già noto alle forze dell’Ordine, per porto abusivo di oggetti atti ad offendere. In particolare i Carabinieri sono intervenuti, su segnalazione giunta al numero di emergenza 112, in via Montebove per la segnalazione di un diverbio. Al loro arrivo, i militari hanno identificato le due persone che poco prima avevano avuto un diverbio per pregressi dissidi. Il 40enne, a seguito della perquisizione da parte dei militari, è stato trovato in possesso di un machete con una lama di 28 cm ed un coltello da elettricista di 5, che sono stati sequestrati. Successivamente l’uomo è stato portato in caserma per la redazione degli atti e per la segnalazione all’Autorità Giudiziaria. Ha continuato a gestire la sua attività senza seguire le linee guida per la riapertura degli esercizi commerciali in zona gialla, come disposto dall’ultimo DPCM per contenere il contagio da “Covid–19“. E per questo, il titolare di un bar in via Montebello, quartiere Castro Pretorio, è stato sanzionato dai Carabinieri della Stazione Roma Macao che hanno anche disposto la chiusura dell’attività per 5 giorni. Ieri sera, transitando lungo la via, i Carabinieri hanno notato 5 avventori, in assembramento, che stavano consumando cibi e alimenti nei pressi del bar e si sono fermati per una verifica. Contravvenzionati i clienti per complessivi 1.400 euro, i Carabinieri hanno quindi accertato che il titolare, un cittadino cinese di 43 anni, aveva protratto l’apertura dell’esercizio dopo le ore 18.00, consentendo, con il servizio di asporto, la consumazione sul posto o nelle adiacenze del bar, in violazione delle norme anti Covid. Nella mattinata di oggi, in Basilicata, a Potenza, nuova operazione antidroga della locale Squadra Mobile, al comando del dott. Donato Marano, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, guidata dal dott. Francesco Curcio, su richiesta della locale DIA (Direzione Distrettuale Antimafia). N.M., di anni 40, N.O.K., di anni 30, A.A., di anni 24, sono queste le tre persone di nazionalità africana tratte in arresto in flagranza di reato. I tre presunti pusher, ora in carcere, sono accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. La droga che veniva venduta era hashish e marijuana, ma sopratutto di tipo eroina. Lo spaccio, da quanto accertato dagli investigatori, avveniva tra il 2019 e 2020, anche durante il lockdown, quando il prezzo della droga era salito e venduta tra le 20 e 30 euro per una dose di meno di 1 grammo. L’attività d’indagine, svolta dalla Polizia di Stato è partita subito dopo un arresto avvenuto lo scorso mese di giugno. La rete di spaccio era ramificata nel capoluogo lucano, in varie zone cittadine, in particolare nella centralissima piazza XVIII Agosto 1860, viale Dante, via del Gallitello, contrada Rossellino e contrada Marrucaro. La ripartizione delle aree di competenza era divisa tra i vari spacciatori che, in alcuni casi, risultavano aver continuato a svolgere la loro attività illecita anche in violazione del regime detentivo domiciliare a cui si trovavano sottoposti. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Policoro, con l’ausilio di unità cinofile di Tito, nei giorni scorsi, a Scanzano Jonico, in provincia di Matera, hanno eseguito un controllo presso l’abitazione di V.M., un 36enne del posto, già noto alle forze dell’ordine. Nel corso delle operazioni di ricerca, gli uomini dell’Arma, all’interno di un ripostiglio, tra scatole di addobbi natalizi, hanno scovato un contenitore per detersivo per lavatrice in monodose, recuperando 20,5 grammi di marijuana già preparata in dosi per lo smercio al dettaglio. Inoltre, ad avvalorare l’ipotesi della destinazione al locale mercato di spaccio, il rinvenimento di due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e la somma di euro 360,00, ritenuta provento dell’illecita attività. La sostanza stupefacente, il denaro e il resto del materiale sono stati posti in sequestro, mentre il pusher è stato arrestato in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria materana. In Puglia, è stata necessaria tutta l’esperienza e l’intuito dei “Falchi” della Squadra Mobile di Taranto, al comando del dott. Fulvio Manco, per scoprire l’illecito traffico di un pregiudicato 38enne. L’uomo, del posto, impegnato in lavori saltuari come muratore, era una vecchia conoscenza degli agenti della Polizia di Stato che nel 2018 lo avevano già arrestato, sempre per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti nel corso di un’operazione antidroga nel complesso abitativo di via Crispi. Da qualche tempo, inoltre, era stato messo sotto osservazione perchè sospettato di aver ripreso le sue illecite attività di spaccio. Nei servizi di pedinamento i poliziotti avevano maturato fondati sospetti che potesse nascondere la droga nell’appartamento che stava ristrutturando, sempre in quel complesso di case, al piano superiore della sua abitazione, tutti posti considerati sicuri. Pertanto per dare corpo ai sospetti, lo hanno fermato nei pressi della sua residenza e, dopo aver recuperato un mazzo di chiavi, tra le quali una che presumibilmente poteva aprire l’appartamento in ristrutturazione, hanno proceduto ad un’accurata perquisizione della casa. Il controllo ha, così, permesso di scoprire tra due intercapedini, una nei pressi del bagno e l’altra in una stanza attigua, alcuni involucri di plastica contenenti numerose dosi di droga, di tipo cocaina, più di 100 grammi di eroina allo stato puro ed altrettanti di hashish, divisa in tocchetti, oltre ad un bilancino di precisione ancora con evidenti tracce delle sostanze appena recuperate. Dopo quanto scoperto il pusher è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A Marina di Ginosa, lo scorso 8 febbraio, un 32enne del posto è stato fermato per ricettazione dai Carabinieri della locale Stazione. Il giovane, un pregiudicato, ora in carcere a Taranto, durante la mattinata, aveva rubato, a Castellaneta, un’autovettura Opel Corsa, con all’interno un borsello ed un cellulare. Appena si è accorto di una pattuglia dei militari che era nelle vicinanze ha accelerato bruscamente ed è fuggito nascondendo il veicolo a Marina di Ginosa, in una traversa di casa sua e le chiavi in un cantiere. I Carabinieri lo hanno individuato, bloccato e arrestato, mentre la refurtiva è stata recuperata e consegnata al legittimo proprietario. La DIA (Direzione Investigativa Antimafia), in Calabria, ha eseguito un provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Cosenza, Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di V.A., imprenditore, pregiudicato, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale “Rosetta Sisca” di Castrovillari. Il provvedimento, emanato in accoglimento di proposta di misura di prevenzione formulata dal Direttore della DIA, prende le mosse dai complessi approfondimenti investigativi esperiti dall’articolazione catanzarese che ripercorrendo le numerose vicende penali del proposto hanno permesso da un lato di accertarne la pericolosità sociale e dall’altro di evidenziare la considerevole sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio a lui riconducibile, ritenuto frutto o reimpiego dei proventi delle attività illecite. La confisca, che segue al sequestro già operato nel 2020, ha interessato il capitale sociale e l’intero compendio aziendale di 3 società attive nei settori del commercio al dettaglio di carburante per autotrazione e della ristorazione, il 50% delle quote societarie di un bar, 18 immobili tra i quali numerosi terreni, 49 beni mobili registrati, 11 polizze assicurative e 16 rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato in circa 4 milioni di euro.
SALUTE Nelle ultime 24 ore, in Italia, sono stati 13.908 i nuovi casi di “Covid–19” e 316 le vittime ed oltre 93mila i decessi da inizio pandemia. Nel Lazio sono 1.089 i nuovi casi di positività e 34 i morti. In Campania 1.637 i nuovi contagi e 15 i decessi. In Basilicata 94 le infezioni e 4 le vittime. In Puglia 1.020 i nuovi casi e 33 i deceduti.
EVENTO Questa mattina, il Generale di Corpo d’Armata, Teo Luzi, dallo scorso 15 gennaio Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, si è recato in visita presso la sede del Comando Interregionale “Podgora”, unità di vertice da cui dipendono le Legioni Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Umbria. Al suo arrivo nella storica sede di via Garibaldi, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri è stato ricevuto dal Comandante Interregionale, Generale di Corpo d’Armata, Carmelo Burgio. Il Generale Luzi ha poi incontrato, nel rispetto delle norme anti Covid, una ristretta rappresentanza di tutti i Carabinieri operanti alle dipendenze del Comando Interregionale, dei delegati della Rappresentanza militare del COIR (Consiglio Intermedio di Rappresentanza) nonchè dell’Ispettorato Regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Il Comandante Generale, dopo un indirizzo di saluto, ha espresso il proprio apprezzamento a tutti i militari del Comando Interregionale, per l’impegno quotidianamente profuso nel contrasto ad ogni forma di criminalità e per gli sforzi effettuati per rispondere in modo sempre più aderente alla crescente domanda di sicurezza dei cittadini, operando sul territorio con dedizione e responsabilità al fianco delle Istituzioni e in favore delle popolazioni, specie in questi difficili mesi fortemente condizionati dalla pandemia.
METEO Per la giornata di domani, pioggia mista a neve. Vento da Nord-Nord-Ovest con intensità di 14 km/h. Raffiche fino a 36 km/h. Temperature minime comprese tra 1 e 4 °C e massime comprese tra 5 e 7 °C. In Basilicata, a causa delle avverse condizioni meteo, il sindaco di Potenza, Mario Guarente, con
proprio provvedimento ha disposto per la giornata di domani, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nel
capoluogo di regione, asili nido inclusi. Sospesa, inoltre, anche la didattica a distanza. Anche a Tito, in provincia di Potenza, il sindaco Graziano Scavone con una propria ordinanza ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale per la giornata di domani a causa delle previsioni di copiose nevicate e temperature sotto lo zero che potrebbero determinare la formazione di ghiaccio sulle strade con i rischi per la circolazione stradale.
Rocco Becce
Direttore Editoriale