Per falso ideologico e tentata truffa, i Carabinieri Parco della Stazione di Morano Calabro, in provincia di Cosenza, hanno denunciato un tecnico progettista e il proprietario di un bosco.
A ciò, si è arrivati a seguito di un’attività di controllo svolta dai Carabinieri Forestali su di un taglio boschivo effettuato in località “Grotte-Vallone Chiusa”, comune, ricadente nel perimetro del “Parco Nazionale del Pollino”.
Infatti, la legge regionale prevede che per i tagli boschivi la superficie tagliata non deve essere superiore a 10 ettari, 5 ettari nei casi che i boschi siano sviluppati su una superficie la cui pendenza superi il 30%.
Questo perchè in tale modo si evitano situazioni di dissesto idrogeologico, quali smottamenti, possibili frane e caduta di massi.
Il controllo ha accertato che nell’aria oggetto del taglio la pendenza media si attestava intorno al 49% e non del 20%, come falsamente dichiarato negli elaborati tecnici che avrebbe, così, fornito ai funzionari regionali una visione del tutto sfalsata rispetto alla reale situazione presente in bosco.
In questo modo si sarebbe consentito un prelievo di legname dal bosco nettamente superiore rispetto al limite massimo autorizzabile.
Tale area ricade anche in ZPS (Zona di Protezione Speciale) ed una denudazione massiccia del soprassuolo avrebbe inciso in maniera negativa per la nidificazione degli uccelli, riparo della fauna selvatica. Inoltre, l’eventuale taglio del bosco realizzato come da progetto avrebbe fatto conseguire, alla ditta esecutrice dei lavori, un ingiusto profitto con conseguente danno al bosco.
Ad informarlo è il “Raggruppamento Carabinieri Parchi – Reparto Parco Nazionale del Pollino”.
Vincenzo Scarano
Collaboratore