POLITICA A distanza di due anni dalla sua elezione a segretario del “Partito Democratico“, Nicola Zingaretti, si è dimesso oggi. È accaduto, a quanto sembra, a seguito di continue richieste che arrivavano dagli eletti di Base Riformista e da Matteo Orfini. Le sue dimissioni avvengono alla vigilia di un’assemblea che doveva tenersi nei giorni 13 e 14 marzo. Il Prefetto Lamberto Giannini è il nuovo Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Nella seduta tenutasi oggi pomeriggio, il Consiglio dei Ministri lo ha nominato al vertice del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Nato a Roma il 29 gennaio del 1964, dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma, è entrato nei ruoli della Polizia di Stato nel 1989 frequentando il 74esimo corso per Vice Commissari, presso l’Istituto Superiore di Polizia. Per oltre 25 anni ha operato come investigatore nel mondo dell’antiterrorismo, guidando, in ordine di tempo, la DIGOS della Questura di Roma, il Servizio Centrale Antiterrorismo e la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, della quale è stato Direttore dal 1 ottobre 2016 al 23 dicembre 2020. Dal 2 gennaio 2021 ricopriva l’incarico di Capo della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Come Capo della Polizia succede al Prefetto Franco Gabrielli con il quale ha lavorato, per molti anni, durante importanti indagini contro il terrorismo interno ed internazionale. Al neo Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, vanno gli auguri di buon lavoro delle donne e degli uomini della Polizia di Stato e del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Il Consiglio regionale della Basilicata, presieduto da Carmine Cicala, è stato convocato a Potenza, in seduta straordinaria e in modalità telematica, alle ore 15.00 di martedì prossimo, 9 marzo. L’Assemblea affronterà diverse tematiche a partire dalla situazione dell’impianto Total, situato in località “Tempa Rossa”, a Corleto Perticara e a seguire il dibattito conseguente alle comunicazioni del Presidente della Giunta regionale fatte in apertura della seduta del Consiglio regionale dello scorso 2 marzo, relative alla istituzione della zona rossa in Basilicata. Inoltre, è prevista la discussione relativa alla somministrazione dei vaccini anti Covid in Basilicata e al piano vaccinale regionale. All’attenzione dell’Aula, in chiusura di seduta, la Commissione speciale “Recovery Fund”, istituita con la delibera del Consiglio regionale n.188 del 17 dicembre 2020. La riunione, come sempre, sarà trasmessa in web streaming, su pc, smartphone e tablet, dai siti internet www.consiglio.basilicata.it e www.basilicatanet.it. Stringere sui progetti di accoglienza dei lavoratori stranieri impegnati in agricoltura. È il richiamo forte del Prefetto di Matera, Rinaldo Argentieri, formulato nel corso di un incontro promosso questa mattina dalla Prefettura, al quale hanno partecipato in videoconferenza la Regione Basilicata, il Comune di Policoro, le sigle sindacali di CGIL CISL e UIL, gli organizzazioni degli imprenditori, “Caritas” ed altre realtà del terzo settore impegnate nell’accoglienza. “I lavoratori stranieri costituiscono una risorsa preziosa per l’agricoltura del metapontino, settore di eccellenza dell’economia della regione, e tuttavia spesso si trovano a vivere in condizioni precarie e degradanti, accampati in immobili abbandonati e fatiscenti, in spregio alla dignità della persona, alla sicurezza e all’igiene, situazioni che spesso danno adito alla necessità di sgomberi coattivi e nelle quali trova terreno fertile lo sfruttamento di caporali e organizzazioni criminali”. È quanto sottolineato, oggi, dal Prefetto, per affrontare questa piaga, mentre la Regione Basilicata ha avviato e ormai concluso le procedure di evidenza pubblica volte ad individuare operatori che possano gestire comunità di accoglienza e fornire importanti servizi quali l’assistenza sanitaria ed il trasporto verso i luoghi di lavoro. Si tratta ora di avviare concretamente questi progetti ed a tal fine la Prefettura si è impegnata a favorire il superamento dei passaggi burocratici tuttora aperti. Il Prefetto ha espresso apprezzamento per il forte impegno della Regione Basilicata sull’argomento e per la disponibilità ad operare, dimostrata da tutti gli intervenuti, auspicando che, quanto prima, possano concludersi anche le procedure amministrative per l’apertura di un centro di accoglienza presso la Citta della Pace di Scanzano Jonico. Il tavolo tornerà a riunirsi a breve per gettare le basi di un ulteriore progetto che veda impegnati il Terzo settore, imprenditori, amministrazioni locali e Ministero dell’Interno sul modello virtuoso di Casa Betania, centro di accoglienza voluto dalla Diocesi ed attivo da circa un anno a Serra Marina.
CRONACA Nel Lazio, i Carabinieri, del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro, hanno denunciato a piede libero una coppia, per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli. I due, un 49enne albanese e una 32enne italiana di Anzio, già noti alle forze dell’ordine, nel transitare in via delle Terme di Caracalla, a bordo di un’auto, sono stati notati aggirarsi con fare sospetto dalla pattuglia. Fermati per un controllo più approfondito, la coppia, in evidente stato di agitazione, non ha dato una motivazione valida della loro presenza quindi i militari hanno esteso gli accertamenti anche all’interno dell’auto, dove hanno rinvenuto un grosso borsone contenente numerosi arnesi da scasso quali, chiavi inglesi, pinze, tenaglie e giraviti, nonchè un dispositivo elettronico per la diagnosi delle centraline veicoli. I Carabinieri hanno sequestro tutto il materiale rinvenuto nel mezzo e denunciato a piede libero la coppia. Prosegue l’attività straordinaria di controllo del territorio nelle zone del Prenestino Labicano, Tor Pignattara e Pigneto da parte dei Carabinieri della Compagnia Roma Casilina, impegnati a fornire ai cittadini una maggiore percezione di sicurezza. Nella giornata di ieri, i militari di zona, in servizio perlustrativo insieme ai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma e della Compagnia di Intervento Operativo del Reggimento “Lazio”, dislocati in punti strategici della zona in cui sono stati predisposti numerosi posti di controllo, hanno svolto accertamenti nei confronti di 105 persone e 73 veicoli. Nel corso delle attività, i militari hanno notato un uomo mentre si aggirava in atteggiamento sospetto nelle immediate vicinanze di un supermercato di via del Pigneto, decidendo di controllarlo. Dalle tasche del sospettato, un romano di 43 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, è spuntato un coltello da cucina della lunghezza di 20 cm. che gli è costato la denuncia a piede libero con l’accusa di porto di armi od oggetti atti ad offendere. Le attività di controllo proseguiranno in tutto il quadrante anche nei prossimi giorni. È di 26 persone sanzionate l’ultimo bilancio dei controlli svolti dai Carabinieri della Compagnia Roma piazza Dante nella zona di piazza Vittorio Emanuele II. Nell’ambito degli stessi controlli sono stati chiusi anche 2 esercizi commerciali, un bar e un’agenzia di viaggi, dove i militari hanno verificato assembramenti di persone e il mancato rispetto del distanziamento sociale. Un senza fissa dimora tunisino di 25 anni, infine, è stato arrestato, invece, per il furto di una costosa biciletta elettrica, del valore di 900 euro. In particolare, i Carabinieri della Stazione Roma piazza Dante hanno sanzionato un cittadino del Bangladesh di 39 anni, proprietario di un’agenzia di viaggi ubicata in piazza Dante, al cui interno è stata riscontrata la presenza contemporanea di 9 persone, situazione che non consente di mantenere la distanza minima interpersonale per scongiurare un eventuale contagio da “Covid–19“. Tutti i presenti sono stati sanzionati e l’agenzia di viaggi chiuderà i battenti per i prossimi 5 giorni. Per gli stesi motivi, poche ore dopo, è stata imposta la chiusura, questa volta per 3 giorni, al proprietario di un bar di piazza Vittorio Emanuele II. I Carabinieri hanno trovato 4 persone assiepate nei pressi dell’ingresso dell’esercizio, motivo per cui sono stati sanzionati insieme al titolare del bar, un cittadino cinese di 20 anni. Nel corso delle attività di controllo, sono state elevate altre 13 sanzioni amministrative, 9 per mancato distanziamento sociale, 2 per mancato uso della mascherina e 2 per ubriachezza molesta. Un clochard di 26 anni, cittadino tunisino con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato. L’uomo è stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza installate nella zona di via Marmorata mentre, nottetempo, forzava la catena che assicurava una bicicletta elettrica del valore di oltre 900 euro ad un palo. Quando il proprietario, un cittadino del Bangladesh di 25 anni, ha denunciato il furto, i Carabinieri della Stazione Roma piazza Dante hanno immediatamente avviato un’attività d’indagine e le immagini riprese dalle videocamere di alcuni esercizi commerciali della zona hanno incastrato il 25enne tunisino, rintracciato sotto i portici di piazza Vittorio Emanuele II e arrestato. I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno applicato la cosiddetta norma “Willy”, denominata in ricordo di Willy Monteiro Duarte, ucciso proprio nella cittadina di Colleferro il settembre scorso, nei confronti di un 30enne del posto, già conosciuto alle forze dell’ordine, per reati contro la persona. Il provvedimento è scaturito dall’intervento effettuato dai Carabinieri della Stazione di Colleferro nel mese di dicembre quando, alle ore 19.40, hanno controllato un bar del centro cittadino con musica accesa e con avventori che stavano ancora consumando bevande alcoliche. Nel corso della verifica, l’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcool, alla richiesta di fornire le proprie generalità si è scagliato contro i Carabinieri della Stazione di Colleferro procurandogli lievi lesioni. Immobilizzato e tradotto in caserma è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Innanzi all’Autorità giudiziaria, l’arresto è stato convalidato e il 29enne è ricorso al patteggiamento con una pena sospesa di sei mesi. In seguito ai fatti il locale fu chiuso dai Carabinieri per cinque giorni. Ora, per lui, è scattato il Daspo urbano e non potrà, per due anni, accedere ai locali pubblici del centro cittadino colleferino. Ieri pomeriggio, nel corso di mirati servizi di controllo, i Carabinieri del Gruppo di Roma hanno arrestato due persone e denunciato a piede libero una terza, tutte con l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari. In via Commendone, i Carabinieri della Stazione Roma Montespaccato hanno sorpreso un 29enne romano, agli arresti domiciliari, per reati inerenti gli stupefacenti, mentre stava passeggiando tranquillo lungo la strada. Alla vista dei Carabinieri il giovane ha tentato di eludere il controllo scappando, ma è stato raggiunto e ammanettato. Ora si trova nelle camere di sicurezza dell’Arma in attesa del rito direttissimo nel corso del quale dovrà rispondere di evasione e resistenza a pubblico ufficiale. Poche ore dopo, i Carabinieri della Stazione Roma Quirinale hanno arrestato un 25enne romano, anche lui sottoposto agli arresti domiciliari, trovato in via degli Annibaldi mentre stava camminando in strada. Il giovane ha tentato di giustificarsi dicendo ai militari di aver avuto una lite con i genitori e che doveva sbollire la rabbia facendo due passi all’aperto. Nelle sue tasche, i Carabinieri hanno trovato anche un coltello da cucina, motivo per cui, nei suoi confronti è scattato l’arresto con le accuse di evasione e porto abusivo di arma bianca. A San Basilio, invece, i Carabinieri del locale Comando Stazione hanno sorpreso un romano di 30 anni, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, mentre stava portando a spaso il proprio cane. Per lui è scattata la denuncia a piede libero per evasione. Una maxi frode fiscale è stata smascherata dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma che, nel corso dell’operazione “Sordida Charta”, hanno sequestrato beni mobili e immobili per un valore di oltre 25 milioni di euro, denunciando 30 persone all’Autorità Giudiziaria di Velletri per i reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, indebita compensazione di imposte e contributi con crediti fiscali fittizi. Le indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Pomezia, dirette dalla Procura della Repubblica veliterna e coordinate dal II Gruppo di Ostia, hanno preso le mosse da un controllo fiscale nei confronti di una cooperativa pometina attiva nel settore dei trasporti. Durante
l’ispezione non sono sfuggiti gli ingenti costi riconducibili ad operazioni intrattenute con altre
società di Roma e provincia, assolutamente sproporzionati rispetto al giro d’affari dell’impresa verificata e tali da rendere anti-economica la gestione della stessa. I successivi accertamenti, svolti anche attraverso l’esame dei conti correnti bancari, hanno fatto emergere un vorticoso giro di fatture per operazioni inesistenti per oltre 200 milioni di euro, finalizzate a generare, in capo agli utilizzatori, consistenti crediti IVA, i quali sono stati compensati con imposte e contributi da versare all’Erario. In questo modo, il sodalizio ha maturato, in 3 anni, oltre 43 milioni di crediti IVA “fantasma”, parte dei quali ceduti dietro compenso ad altre imprese allo scopo di consentire anche a quest’ultime indebiti risparmi fiscali e contributivi. L’organizzazione era capeggiata da un avvocato romano che, avvalendosi della collaborazione di numerosi sodali, aveva costituito 33 società “cartiere”, intestate a “prestanome” e senza alcuna struttura imprenditoriale. Parte dei proventi illeciti accumulati dal professionista, pari a circa 2 milioni di euro, era stata reinvestita nell’acquisto di immobili, imbarcazioni, automobili, oltre che in imprese e attività finanziarie estere. Gli elementi raccolti hanno permesso alla Procura della Repubblica di Velletri di ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale l’emissione di un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca “per equivalente” dei beni nella disponibilità degli indagati. Il provvedimento è stato eseguito oggi, da oltre 100 militari della Guardia di Finanza, nelle province di Roma, Bologna, Milano, Novara, Nuoro, Teramo, Torino e Viterbo. In Basilicata, operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Potenza, guidato dal Col. Nicola Albanese. Su ordine della locale Procura della Repubblica, diretta dal dott. Francesco Curcio, hanno tratto in arresto e condotto in carcere due persone. Si tratta di C.G. e M.R., di 41 e 40 anni, entrambi residenti in Puglia, a Cerignola, in provincia di Foggia. I due sono ritenuti gravemente indiziati di due rapine commesse in banca a mano armata, furto di due auto, utilizzate per compiere i colpi e detenzione illegale di armi da fuoco. La prima rapina era stata consumata nella città di Potenza il 5 aprile 2019, alle ore 10.30, quando i malviventi con il volto travisato da mascherina, parrucca ed occhiali da sole, nonchè un berrettino ed una sciarpa, si sono introdotti all’interno della flliale della banca “CREDEM“, situata in corso Umberto I, al civico 22 e, minacciando i dipendenti, si sono fatti consegnare la somma contante di euro 5mila circa, per, poi, allontanarsi velocemente. Le indagini, svolte con grande professionalità dai Carabinieri, hanno ricostruito tutta l’attività criminosa e consentito, in un primo momento, di mettere in relazione tale evento con il rinvenimento effettuato lo stesso giorno, dai Carabinieri della Stazione di Tito, di una Fiat Uno abbandonata, risultata essere stata rubata due giorni prima nel comune di Bisceglie, in provincia di Bari. Gli approfondimenti investigativi, tra i quali la capillare acquisizione delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nel capoluogo lucano, ha consentito di accertare che il veicolo rinvenuto era proprio quello utilizzato dai rapinatori per la fuga. Le successive indagini, sviluppate anche attraverso intercettazioni ambientali, telefoniche e telematiche, e l’analisi di tabulati telefonici e delle immagini video, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli arrestati. Questo, anche in relazione ad un’altra rapina, portata a termine con le stesse modalità, il 7 giugno dello stesso anno, presso la filiale di Lesina, in provincia di Foggia, della “Banca Popolare di Bari“, dove è stata sottratta una somma superiore ai 1.000 euro. I due, accusati anche di detenzione e porto illegale di armi da fuoco, avevano utilizzato nelle due rapine, oltre alla Fiat Uno, una Fiat 500 L, rubata a Margherita di Savoia, il 2 giugno 2019. In Puglia, i Carabinieri della Stazione di Manduria, in provincia di Taranto, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, e sottoposto ai domiciliari, A.V., di 55 anni e Z.A, di 53, due pregiudicati residenti rispettivamente nel barese e nel brindisino. I due, vantando un presunto debito in denaro da parte della vittima, un 48enne, originario di Napoli, ma da tempo residente a Manduria, nella frazione Marina di San Pietro in Bevagna, si sono recati presso la sua abitazione pretendendo una somma di circa 2.500 euro. Resisi conto che non avrebbero ricevuto quanto preteso, hanno dapprima percosso violentemente l’uomo e successivamente si sono appropriati della sua auto, che sarebbe stata restituita solo alla consegna del denaro. I Carabinieri di Manduria, ai quali la vittima aveva denunciato l’accaduto, dopo aver segnato il denaro che doveva essere consegnato, si sono appostati nei pressi del luogo convenuto, procedendo all’arresto in flagranza di reato ed in concorso dei due estortori. È stato, inoltre, recuperato il veicolo che gli arrestati avevano occultato in un posto isolato. Il personale del Commissariato di Grottaglie è intervenuto nei pressi del locale ospedale, dove era da poco giunto un giovane del posto con gravissime ferite al volto tanto che dopo le prime cure si è reso necessario il trasporto prima all’ospedale del capoluogo jonico, e successivamente a quello specializzato di Acquaviva delle Fonti per un intervento chirurgico maxillo-facciale. Dalle testimonianze prima della fidanzata del giovane ferito e successivamente degli avventori di un bar, gli agenti hanno accertato che un giovane, senza nessun particolare motivo, ha avvicinato la vittima, invitandola ad appartarsi in un angolo del locale, per poi aggredirla con un tirapugni in ferro, provocandole gravi ferite al volto ed alla testa. Accertati i fatti, i poliziotti in brevissimo tempo sono riusciti a risalire all’identità dell’aggressore che nel frattempo aveva ben pensato di contattare la ragazza su Instagram, giustificando l’aggressione nel fatto che il suo fidanzato si era permesso di “guardarlo storto”. L’aggressore, un 27enne grottagliese, è stato così rintracciato presso il suo domicilio nel centro cittadino ed accompagnato negli Uffici del locale Commissariato dove, dopo le formalità di rito, è stato denunciato per lesioni personale aggravate dall’utilizzo di armi e da futili motivi. Sempre nel comune delle ceramiche, un giovanissimo, appena diciottenne, nel corso di mirati servizi antidroga, è stato fermato e perquisito in pieno centro davanti ad un bar. Il suo atteggiamento estremamente nervoso ha insospettito oltremodo i polizotti che hanno deciso così di controllarlo. Nei suoi indumenti intimi i poliziotti hanno recuperato una bustina di cellophane con alcune dosi di hashish , per circa 7 grammi. Dopo il ritrovamento delle dosi, gli agenti hanno deciso di approfondire l’accertamento procedendo ad una perquisizione domiciliare, che ha consentito di rinvenire, nascosti in un cassetto di un mobile del soggiorno, un barattolo di vetro con all’interno sette pezzi di hashish per altri 70 grammi. Terminata la perquisizione domiciliare il giovane è stato denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
SALUTE Nel mondo 114.749.889 contagi e oltre 2 milioni di morti per “Coronavirus“. In Italia 22.865 sono i nuovi casi registrati e 339 i morti. Nel Lazio 1.702 casi e 22 morti. In Campania 2.780 contagi e 40 vittime. In Basilicata 124 positivi e 1 morto. In Puglia 1.400 positivi e 32 decessi. In Sicilia 560 positività e 14 decessi. A Potenza, per un caso di contagio da “Coronavirus” di un dipendente dell’ACTA, l’azienda ha immediatamente disposto un’attività di screening a tappeto finita nella giornata di oggi. Su 199 tamponati 2 funzionari e 4 operatori sono risultati positivi. È stato accertato che, per quanto riguarda gli operatori, non si tratta di un contagio interno all’azienda, ma addebitabile a cause esterne. Per quanto riguarda gli amministrativi parimenti non può parlarsi di focolaio aziendale, anche se appare probabile che le positività accertate di almeno due lavoratori sia avvenuto in azienda, poichè tutti gli altri sono risultati negativi al test. I dati rendono conto del fatto che il piano di prevenzione e sicurezza approntato da ottobre, sino ad oggi ha funzionato. Nessuno, tra il personale addetto al ritiro dei rifiuti Covid, è stato contagiato perchè il servizio viene svolto utilizzando tutti i presidi di sicurezza. Già dallo scorso 2 febbraio, l’azienda aveva fatto richiesta al Sistema Sanitario Regionale di inserire gli operatori tra le persone a rischio e quindi tra le priorità vaccinazionali, senza ricevere alcuna risposta al riguardo. In ogni caso sono state disposte le intensificazioni delle attività di sanificazione di ambienti, mezzi e sistemi logistici che, peraltro, già venivano effettuati con frequenza infragiornaliera, e sono state altresi intensificate e rese più rigorose le norme di prevenzione e l’utilizzo dei DPI in dotazione al personale. In ogni caso, e per maggiore sicurezza dei dipendenti e dell’ utenza, è già stato disposto un nuovo screening su tutto il personale a partire da metà della settimana prossima, con costi totalmente a carico della azienda. Al momento gli uffici, cautelativamente, resteranno chiusi all’utenza, fino a nuova determinazione.
CULTURA Domani, alle ore 10.00, in modalità telematica, si svolgerà una conferenza stampa organizzata dall’Università della Basilicata per illustrare una convenzione firmata con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Potenza, per lo svolgimento del tirocinio professionale, in concomitanza con il percorso formativo e l’esonero della prima prova scritta dell’esame di Stato per l’esercizio della professione di Dottore Commercialista e di Esperto contabile. Ad illustrare l’incontro, sarà il Prorettore Vicario, Onofrio Di Vincenzo, e dal presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Potenza, Luigi Vergari.
EVENTO Si è insediato il nuovo Dirigente della Sezione Polizia Stradale della Sezione di Potenza, dott. Giovanni Consoli che si avvicenda, al Comando del Specialità della Polizia di Stato potentina, al Primo Dirigente dott.ssa Rossana Trimarco, trasferita alla Questura di Salerno, dove è stata inviata a dirigere la Divisione Polizia Amministrativa Sociale e dell’Immigrazione. Il nuovo Comandante della Sezione Polizia Stradale, casertano, di 56 anni, è stato designato a capo del Reparto Provinciale di via Puglia, dopo aver maturato lunga esperienza lavorativa e diretto le Sezioni di Frosinone e Caserta e il Centro Operativo Autostradale e Centro Operativo Polizia Stradale di Napoli.
AMBIENTE In Basilicata, a Tito, in provincia di Potenza, a causa di un guasto improvviso, l’erogazione idrica sarà sospesa da stasera, sino alle ore 6.00, di domani mattina, salvo imprevisti, in via Calvario, via Sant’Anna e zone limitrofe.
METEO Per la giornata di domani, alternanza tra sole e nuvole, in molte regioni del Centro-Nord e Isole, con deboli piogge, possibili solo sulla Sicilia Occidentale. Su Lazio, Molise e Sud peninsulare, cielo in prevalenza poco nuvoloso o sereno. Temperature massime in leggero calo al Nord e regioni tirreniche, comunque ancora in generale al di sopra della norma e per lo più comprese tra i 14 e 17 gradi. Moderati venti di Scirocco sulla Sicilia e intorno alla Sardegna con mari mossi e venti deboli e mari poco mossi altrove.
Rocco Becce
Direttore Editoriale