Oramai c’è davvero poco da meravigliarsi, ma i Tribunali italiani, da Nord a Sud, fanno acqua da tutte le parti.
Che la giustizia non funzioni, con qualsiasi ministro vada a governare, questo lo abbiamo capito oramai da tanto tempo e, nessuno se ne vergogna neanche un pochino.
Per la somma di poche migliaia di euro, a causa dei danni provocati da diversi allagamenti in un garage di Potenza, in via del Gallitello, ennesimo quinto rinvio in Appello, per un contenzioso civile contro un costruttore potentino che ha continuato, nel tempo, ad ignorare la richiesta di aiuto di una propria cliente.
È una telenovela infinita, che proseguirà il prossimo gennaio 2022, quella intrapresa, sin dal 2013, da una 50enne del posto che, sino ad ora, ha avuto danni, accertati da tecnici competenti, per oltre 10mila euro, in un garage dove, a causa di lavori non conformi, si sono succeduti diversi allagamenti.
Dopo una serie di perizie e la conferma da parte dei propri legali, la signora danneggiata si è rivolta al Tribunale di Potenza.
Ad oggi, ancora lo sconforto, da parte della denunciante, di una giustizia che continua a non tutelare le persone oneste.
Sino ad ora, per questa storia, la prima per questo tipo di danni in una zona del capoluogo lucano, la danneggiata ha anticipato all’incirca 5mila euro soltanto di spese legali e di CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) del Tribunale.
Si ricorda, tra l’altro, che l’Unione Europea, ha stabilito che i giudizi devono durare non oltre i 3 anni.
E allora come mai sono passati, così, tanti anni?
E chissà, se si arriverà ad una sentenza finale.
Su questi argomenti, che interessa a tanti italiani, la politica resta, sempre, in silenzio.
Rocco Becce
Direttore Editoriale