Da oggi, in Italia, circa 7 milioni di studenti, di ogni età, sono tornati in distanza didattica.
E su questo argomento, moltissime le proteste di alunni, genitori ed insegnanti che, già da ieri, si sono dati appuntamento in diverse città italiane.
Da ricordare che una famiglia su 4, circa il 25,3%, non dispone di un accesso Internet a banda larga, in un Paese dove la politica pensa soltanto a tanto, ma senza arrivare sino in fondo a cose di un’utilità di questo tipo che potrebbero evitare certe lamentele.
Intanto, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, dopo una riunione tenutasi ieri con l’unità di crisi, alla presenza di tutte le figure istituzionali operanti sul territorio, da oggi e sino al 27 marzo, con una propria ordinanza, ha disposto la chiusura di tutti gli istituti di ogni ordine e grado, ad esclusione della scuola dell’infanzia.
La misura si innesta in un cronoprogramma della campagna vaccinale che prevede la vaccinazione di tutto il personale scolastico entro Pasqua.
In accordo con i sindaci lucani, è stata predisposta la zona rossa per i comuni di Francavilla in Sinni, Latronico, Montescaglioso e Senise, fino a domenica 21 marzo.
Di concerto con i sindaci, sono invece sotto stretta osservazione i comuni di Grottole, Moliterno, Stigliano, Tursi e Rionero in Vulture.
Redazione