Aprire in sicurezza le scuole al più presto.
È quanto chiesto dai COBAS (Confederazione dei Comitati di Base) oggi a Potenza.
Erano in tanti in piazza Mario Pagano, a manifestare a favore dell’iniziativa.
Tante sono state le problematiche in questi mesi di didattica a distanza, tra cui la mancanza di connessione in rete che in tanti non dispongono, oltre a scuole piccole, difficoltà nei trasporti e tanto altro.
Al termine del sit-in, organizzato nell’ambito di una manifestazione nazionale, una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto Annunziato Vardè.
Nella circostanza è stato richiesto che i provvedimenti di sospensione generalizzata della didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, vengano sostituiti con atti di chiusura “chirurgica” da adottare in caso di riscontrata positività al virus Sars-Cov 2 nelle scuole, che riguardino la singola classe o il singolo istituto, come previsto dagli specifici protocolli del settore.
Inoltre, è stato evidenziato la necessità di una riforma strutturale del sistema scuola che preveda, anche mediante l’impiego delle risorse del “Recovery Plan“, la stabilizzazione dei docenti precari nonchè gli interventi sull’edilizia scolastica al fine di ridurre la presenza degli alunni per classe e consenta, così, di assicurare le massime condizioni di sicurezza.
Rocco Esposito
Direttore Editoriale