CRONACA Nel Lazio, in meno di 24 ore, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno arrestato 5 persone con le accuse di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Un 38enne romano, senza occupazione e con precedenti, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione Roma IV Miglio Appio perchè, a seguito di un controllo, è stato trovato in possesso di 60 gr. di cocaina, 2 gr. di hashish e 325 euro, il tutto contenuto in una busta di cellophane nascosta nel cruscotto della sua autovettura. Un 35enne originario delle Filippine, invece, è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale che lo hanno fermato nei pressi della sua abitazione in via Barsanti. Ad esito delle perquisizioni personali e domiciliari, l’uomo è stato trovato in possesso di 8 gr. di shaboo e 385 euro in contanti. A Torre Spaccata, dove i cittadini avevano segnalato la presenza di pusher nella zona, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina hanno svolto un apposito servizio di osservazione che ha consentito di sorprendere un 27enne romano mentre cedeva dosi di hashish ad un coetaneo. Il pusher è stato bloccato e trovato, inoltre, in possesso di 2 panetti della stessa droga, del peso complessivo di 200 gr. Lo spacciatore aveva, inoltre, nel marsupio, un kit per il confezionamento delle dosi da strada, con tanto di bilancino di precisione. L’acquirente è stato identificato e segnalato, quale assuntore, all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma. Infine, i Carabinieri della Compagnia di Frascati hanno arrestato un 28enne romano trovato con 12 involucri contenenti cocaina e 90 euro mentre si aggirava in una nota piazza di spaccio di via Quaglia e un 45enne di Lamezia Terme trovato in possesso di 15 gr. di cocaina. La successiva perquisizione nell’abitazione dell’uomo ha permesso ai Carabinieri di rinvenire ulteriori 200 gr. della stessa droga e 8 gr. di hashish. Degli arrestati, uno è stato sottoposto agli arresti domiciliari mentre gli altri sono stati portati nelle varie caserme e trattenuti nelle camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo. I Carabinieri della Stazione Roma Tor Vergata, nel corso di mirati controlli alle attività commerciali del quartiere, per verificare il rispetto delle norme anti “Covid–19“, domenica verso l’ora di pranzo, hanno sorpreso un gruppo di persone all’interno di un ristorante della zona. Una volta entrati, i militari si sono trovati davanti ad un banchetto, dove 45 persone festeggiavano il compleanno di uno di loro. Oltre alla contravvenzione di 400 euro a testa per tutti gli avventori, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Vergata hanno disposto la sanzione accessoria della sospensione dell’attività per 5 giorni, per il titolare dell’attività commerciale. Nella notte, i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia hanno arrestato un 24enne del posto, con precedenti, con l’accusa di tentato furto aggravato. I Carabinieri della Stazione di Civitavecchia Principale, durante i servizi di controllo del territorio, sono intervenuti presso la chiesa di “San Gordiano Martire”, dove era stata segnalata la presenza di un individuo che aveva scavalcato la recinzione, introducendosi all’interno del luogo di culto. A notare tutto, il parroco che, grazie al sistema di videosorveglianza, ha visto il malintenzionato iniziare ad armeggiare con un cacciavite sulle serrature delle cassette per la raccolta delle offerte. Il sacerdote ha deciso di accendere le luci della chiesa e il ladro si è dato velocemente alla fuga abbandonando l’arnese a terra. I militari hanno raggiunto il luogo in breve tempo ed hanno controllato gli accessi alla struttura religiosa, accertando su di una finestra aperta degli evidenti segni di effrazione. A quel punto, hanno iniziato le ricerche del sospettato decidendo, poi, di appostarsi in una via attigua. Poco dopo, il ragazzo si è fatto vivo e, dopo aver scavalcato la recinzione, è stato acciuffato dai Carabinieri, mentre stava tentando di forzare un’altra finestra. Il giovane ladro è stato ammanettato e portato in caserma e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato posto agli arresti domiciliari. In Campania, i militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Sicignano degli Alburni e Buccino, nell’ambito di controlli mirati al rispetto della normativa ambientale, hanno effettuato accertamenti nella filiera di lavorazione e commercializzazione del pellet. Le verifiche hanno avuto inizio nella zona industriale di Buccino, presso la sede operativa di un’impresa che si occupa di movimentazione ed imballaggio di pellet e nel corso degli accertamenti è emerso che l’opificio lavorava senza il prescritto provvedimento di autorizzazione alle emissioni in atmosfera. I militari hanno rinvenuto nell’opificio pellet imbustato e destinato al commercio che riportava in etichetta la dicitura “prodotto certificato ENPLUS A2”, certificazione non legalmente posseduta dal produttore. All’esito del controllo hanno pertanto posto sotto sequestro 15 tonnellate di pellet ed il capannone oltre che deferito il responsabile alla Autorità Giudiziaria. In contemporanea i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Sicignano degli Alburni hanno avviato accertamenti presso l’impianto di produzione del pellet, situato nell’area industriale del comune di Postiglione, per verificare la legalità dei marchi di certificazione utilizzati e riscontrare quanto emerso nel corso del primo controllo. Come accertato tramite l’Associazione Italiana Energie Agroforestali, è emerso che la ditta produttrice non risulta in possesso della certificazione riportata in etichetta e commercializzava pellet contraffatto. I militari hanno, così, sequestrato 102 tonnellate di pellet già imbustato e 15 bobine di plastiche per imbustare pellet sulle quali sono stampati i marchi mendaci e deferiti all’A.G. i rappresentanti legali dell’impresa. Un’operazione denominata “Blackout” è stata portata a compimento, all’alba di oggi, in Puglia. Foggia e Barletta – Andria – Trani, sono state le province pugliesi interessate, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza, diretta dal dott. Francesco Curcio e condotte dai CC del Nucleo e Radiomobile della Compagnia di Melfi, guidato dal Capitano Carmine Manzi. Le indagini degli investigatori, appartenenti al Comando Provinciale CC di Potenza, guidato dal Colonnello Nicola Albanese, iniziate nel novembre 2019, hanno portato alla scoperta di una banda dedita a furti, almeno 9, commessi in Basilicata, dal novembre 2019 al giugno 2020. Le città lucane coinvolte sono Melfi, Rionero in Vulture, Atella e Pescopagano, in provincia di Potenza, dove sono stati asportati circa 25 km. di cavi elettrici inguainati, con una media di circa 3 km., per ogni furto, per un peso complessivo di 8 tonnellate e un valore commerciale di oltre un centinaio di migliaia di euro. Con il supporto dell’Arma territorialmente competente, è stata data esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari di Potenza. 9 sono i provvedimenti disposti, 7 di custodia in carcere e 2 agli arresti domiciliari, in ordine alle ipotesi di furto aggravato e continuato ai danni della linea elettrica “Enel“. I coinvolti, in quest’altra pessima storia di cronaca, chiusa grazie a questo intervento di grande professionalità, sono 5 cittadini rumeni, 3 bulgari ed un italiano, residenti in provincia di Foggia, che, in questo caso, operavano nella zona del Vulture Melfese. L’attività investigativa, come informato in un comunicato stampa inviato in redazione, ha permesso di documentare l’operatività dei criminali, organizzata in modo sistematico e finalizzato alla commissione di di furti di ingenti quantità di cavi elettrici in rame. Il tutto avveniva dopo un sopralluogo, perpetrato di notte, ai danni di impianti infrastrutturali, posizionati in aree isolate e impervie, difficilmente raggiungibili. In Puglia, a Manduria, in provincia di Taranto, nel primo pomeriggio dello scorso 13 aprile tre persone note alla forze dell’ordine, C.A., di 54 anni, D.A., di 51 anni e C.I.C., di 28 anni, tutte del posto, sono state sorpresi dai militari della Stazione Carabinieri di Manduria, mentre con un’ascia ed una sciabola, si sono colpiti fino a procurarsi gravissime lesioni. I militari sono riusciti a sedare la rissa, ma nel corso dell’intervento, si è dileguato rendendosi irreperibile il 51enne. Il 54enne, in gravi condizioni, è stato trasportato d’urgenza dal “118 Puglia“, presso il locale ospedale “M. Giannuzzi”, poi sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Il 28enne invece ha riportato lesioni più lievi. A seguito di perquisizione, inoltre, a bordo del veicolo di uno dei coinvolti è stata rinvenute una seconda ascia, un coltello a serramanico, alcuni bastoni in legno ed altri coltelli di uso vietato. Dopo le formalità di rito, come disposto dal pm di turno, il 28enne è stato tradotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari, mentre l’uomo che versa in gravi condizioni permarrà in regime di arresti domiciliari presso l’ospedale e il terzo è attivamente ricercato. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Taranto. Personale della Direzione Investigativa Antimafia, Militari dello SCICO di Roma e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia diretta dal Procuratore Nazionale, dott. Federico Cafiero De Raho e della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Capo, dott. Giovanni Bombardieri, hanno eseguito un ulteriore provvedimento ablativo emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria – presieduta dalla dott.ssa Ornella Pastore, nei confronti dell’imprenditore M.A., cl. ’69, già coinvolto nell’operazione “Energie Pulite” che, nell’ottobre del 2020, aveva portato al sequestro di prevenzione del patrimonio riconducibile all’imprenditore, a S.A., cl. ’75 e C.P., cl. ’79, costituito dall’intero compendio aziendale di 18 imprese/società commerciali sedenti sia in Italia sia all’estero, nonchè 18 immobili, 7 automezzi, 1 imbarcazione da diporto, 10 orologi di pregio, marca Rolex, Paul Picot, Baume & Mercier, disponibilità finanziarie e rapporti bancari/assicurativi, per un valore complessivo stimato in circa 50 milioni di euro. La figura criminale delle persone era emersa nel corso dell’operazione “Martingala“, condotta nel febbraio 2018 da personale della DIA e della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con l’esecuzione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso nei confronti di 27 persone, ritenute responsabili a vario titolo dei reati di associazione mafiosa, riciclaggio, autoriciclaggio, reimpiego di denaro, di beni, di utilità di provenienza illecita, usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, trasferimento fraudolento di valori, frode fiscale nonchè associazione a delinquere finalizzata all’emissione di false fatturazioni e reati fallimentari nonchè con il sequestro di 51 società, 19 immobili e disponibilità finanziarie per un ammontare complessivo di circa €. 100.000.000. Le indagini avevano consentito di accertare l’esistenza di un articolato sodalizio criminale dedito alla commissione di gravi delitti, con base a Bianco (RC) e proiezioni operative non solo in tutta la provincia reggina, ma anche in altre regioni italiane e persino all’estero, i cui elementi di vertice erano stati identificati in membri delle famiglie Barbaro “I Nigri” di Platì, Nirta “Scalzone”, di San Luca ed in S.A., principale artefice del meccanismo delle false fatturazioni e vero “regista” delle movimentazioni finanziarie dissimulate dietro apparenti attività commerciali, rinviato a giudizio per svariate ipotesi di reato, tra cui concorso esterno in associazione mafiosa, dirigenza di un’associazione finalizzata al riciclaggio ed al reimpiego, nonchè all’intestazione fittizia di beni, all’emissione ed utilizzo di fatture false, funzionali ad agevolare l’attività di infiltrazione occulta negli appalti pubblici della ‘ndrangheta, verso la quale era drenate imponenti risorse. Gli ulteriori accertamenti investigativi esperiti dal personale della DIA, del GICO del Nucleo PEF di Reggio Calabria e dello SCICO di Roma a carico di M.A., in atto rinviato a giudizio per le ipotesi di reato di associazione di stampo mafioso, per cui è ancora oggi cautelato, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, bancarotta, usura e reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche e finanziarie, fattispecie in diversi casi aggravate dall’aver agevolato gli interessi della ‘ndrangheta, hanno permesso di riscontrare la riconducibilità di fatto, in capo al medesimo, di ulteriori beni di lusso e denaro contante, solo formalmente nella disponibilità di prossimi congiunti. Tali risultanze, comunicate all’A.G., confluivano in un’ulteriore proposta formulata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia che veniva accolta dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale reggino, mediante l’emissione dell’odierno provvedimento. Nello specifico sono stati sequestrati 27 orologi di lusso di grandi firme Rolex, Tudor, Patek Philippe, Cartier, Audemax Piguet ect, un anello con incastonate pietre preziose griffato Nardelli e ben 147.000,00 euro in contanti, in banconote di taglio da 500 e 200 euro, ritenuti di provenienza illecita. L’operazione, frutto di sinergica collaborazione tra forze di Polizia efficacemente coordinate dalla Procura Nazionale Antimafia e dalla Procura Distrettuale reggina, testimonia l’incessante azione di contrasto ad ogni forma di infiltrazione della ‘ndrangheta nell’economia legale. Ad informarlo è la DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA di Roma.
SALUTE In Basilicata, a Potenza e Matera, si sono concluse oggi le tre giornate di vaccinazioni anti Covid, senza prenotazione, presso le tendostrutture donate dal Quatar. Sono oltre 5mila le persone di diverse fasce di età, comprese dai 60 ai 79 anni, alla quale sono state inoculate le dosi vaccinali, già dai giorni scorsi, nel capoluogo lucano, nei pressi del “San Carlo“. La situazione, dopo la prima delle tre giornate, con un pò di caos, ieri ed oggi è abbastanza migliorata. Questo, grazie anche al supporto di alcuni volontari della “Casa Don Tonino Bello“, ringraziati dal sindaco della città, Mario Guarente e dal responsabile della “Protezione Civile” comunale, Pino Brindisi. Non è mancata certamente l’affluenza, ma in modo più ordinato. “Da lunedì, oltre 150 medici di famiglia potranno vaccinare solo con “AstraZeneca” i propri assistiti, di fascia età 70-79, presso il proprio studio. Insieme a Poste Italiane abbiamo trovato una soluzione che darà nuovo slancio alla nostra campagna vaccinale. Sarete contattati direttamente dal vostro medico. Chi ha già prenotato, deve vaccinarsi nella data stabilita o annullare la prenotazione liberando, così, uno slot per gli altri cittadini. Tutti coloro che sono domiciliati nel territorio regionale per motivi di lavoro, di assistenza familiare o per qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga una presenza continuativa nella regione, possono trasmettere i dati al call center che, poi, inserirà tali nominativi in piattaforma e sarà possibile prenotare in base all’età. Caregiver, sabato 17 aprile dalle ore 14.00, sarà possibile prenotare, scegliendo luogo e orario, accedendo in piattaforma. Ribadisco che la vaccinazione non avverrà simultaneamente alla persona fragile che ha già prenotato. Il Caregiver potrà prenotare e sarà vaccinato successivamente. Abbiamo ricevuto 900 richieste di vaccinazione a domicilio, le due aziende sanitarie inizieranno a contattare le persone già dalla giornata di domani per organizzare la somministrazione in favore di coloro che si trovano in condizioni cliniche di effettiva intrasportabilità al punto vaccinale. Tutti coloro, fragili e “Over 70” che non riescono ad accedere alla piattaforma, devono comunicare codice fiscale e numero di tessera sanitaria al call center di Poste Italiane. In tanti di voi dopo tale segnalazione sono riusciti a prenotare. Ho, inoltre, comunicato alle aziende sanitarie di completare quanto prima la vaccinazione delle poche centinaia di personale docente restanti. La nostra scelta sulla vaccinazione ha colpito l’attenzione di tutta Italia e sarà adottata a livello nazionale. I lucani hanno stupito tutti e dobbiamo esserne fieri”. A dichiararlo è il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. Per tutte le altre informazioni che riguardano questa grave emergenza sanitaria mondiale, su questi due link, qui pubblicati, troverete tutti i dati nazionali e mondiali dei contagi.
https://it.safetydetectives.com/novel-coronavirus-ncov-real-time-report/
AMBIENTE In Basilicata, a Banzi e Maschito, in provincia di Potenza, per consentire l’esecuzione di lavori di riparazione, l’erogazione dell’acqua potabile sarà sospesa da stasera sino a domani mattina, salvo imprevisti. A comunicarlo è “Acquedotto Lucano SPA“.
METEO Per domani giornata di tempo incerta al Nord con piovaschi e neve sulle Alpi dai 600 agli 800 metri, sui rilievi abruzzesi, laziali, sulla bassa Toscana e sull’Appennino a 1.400 metri. Sul resto delle regioni tempo più asciutto e a tratti anche più soleggiato. Venti deboli, variabili e sulla Sicilia piogge.
Rocco Becce
Direttore Editoriale