Una nuova operazione contro la criminalità organizzata è stata portata a termine in Puglia, ad Orta Nova, in provincia di Foggia, dagli approfondimenti investigativi svolti dalla DIA (Direzione Investigativa Antimafia) e dall’Arma.
La Direzione Investigativa Antimafia e i Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno eseguito un decreto di sequestro di beni per 2 milioni e 500mila euro, emesso dal Tribunale di Bari nei confronti di S.M., pluripregiudicato 58enne, del posto.
La sua è una lunga carriera criminale iniziata alla fine degli anni ‘80.
Il presunto indagato, a quanto sembra, è stato implicato in due importanti indagini sulla criminalità organizzata, la “Veleno”, dal 1988 al 2002, per la quale è stato condannato, con sentenza irrevocabile.
L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e la “Decanter”, avente ad oggetto un sodalizio criminale operante negli anni 2012/2013, finalizzato al traffico di stupefacenti, rapine, truffe, furti, ricettazione e riciclaggio per la quale ha riportato la condanna in via definitiva per detenzione di armi da fuoco e munizionamento.
Infatti, era in possesso di 5 pistole con matricola abrasa, di cui due da guerra, e implicato in 4 episodi di detenzione di sostanza stupefacente.
Il provvedimento è stato emanato dal Tribunale di Bari, in accoglimento della proposta a firma congiunta del Direttore della DIA e del Procuratore del capoluogo pugliese.
Ripercorrendo la sua carriera criminale e analizzandone la situazione patrimoniale, gli investigatori hanno permesso da un lato di accertarne la pericolosità sociale dell’uomo, qualificata e dall’altro di far emergere la rilevante sperequazione tra i redditi dichiarati ed i beni accumulati negli anni, molti fittizi, intestati a familiari e frutto di investimenti realizzati con i proventi illeciti.
Come informato in un comunicato stampa inviato in redazione, ha interessato un’impresa operante nella commercializzazione di imballaggi per ortofrutta con un volume di affari che sfiora i 4 milioni di euro.
9 sono i mezzi sottoposti a sequestro, tra autoveicoli di grossa cilindrata e mezzi pesanti, oltre a 2 appartamenti, 3 locali, 1 complesso immobiliare, composto da appezzamento di terreno e capannone industriale, e diversi rapporti finanziari, per un valore complessivo di oltre 2.500.000 di euro.
Rocco Becce
Direttore Editoriale