CRONACA Continua senza sosta l’attività della Polizia di Stato nel contrasto alla pedopornografia online. Al termine di due distinte e complesse attività investigative, la Polizia Postale di Brescia e Milano, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia, ha denunciato in stato di libertà 6 uomini, responsabili di detenzione di materiale pedopornografico e atti sessuali con minorenne. L’articolata operazione, denominata “Cometa”, è scaturita da una denuncia presentata dalla madre di una 14enne residente in provincia di Bergamo. La ragazzina da un pò di tempo si era chiusa in sè stessa ed aveva mostrato un netto cambiamento nei propri comportamenti. Interpretando tali anomalie, come un campanello d’allarme, la madre ha controllato il contenuto del cellulare della figlia, scoprendo che erano presenti foto e video sessualmente espliciti, oltre a chat su diversi social network dal contenuto inequivocabile. Grazie agli accertamenti svolti dagli specialisti della Polizia Postale lombarda, con l’ausilio dei colleghi del Compartimento di Bari e il coordinamento del Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online, si accertava che l’adolescente era finita nelle maglie di sei persone di età compresa fra i 18 e i 26 anni, 4 operai, 1 muratore ed 1 studente, residenti nelle province di Brescia, Bergamo, Milano e Taranto, che l’avevano adescata sulle chat dei social network a cui la stessa era iscritta. Le successive perquisizioni informatiche e domiciliari eseguite a carico degli indagati hanno consentito di rinvenire nei loro dispositivi non solo le chat incriminate, ma anche foto e video a contenuto pedopornografico. I 6, denunciati in stato di libertà, dovranno ora rispondere dei gravi reati loro ascritti, che vanno dalla detenzione di materiale pedopornografico agli atti sessuali con minorenne. Il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Lamberto Giannini, esprime sentimenti di profondo cordoglio e di vicinanza a nome delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, alla moglie ed alle figlie del Sovrintendente Capo, Giovanni Vivenzio, deceduto oggi, dopo dieci giorni di ricovero ospedaliero. In servizio ai “Falchi” del Commissariato San Ferdinando della Questura di Napoli, il funzionario di Polizia, lo scorso 6 aprile era rimasto coinvolto in un incidente stradale mentre era impegnato nella quotidiana attività di prevenzione e contrasto della criminalità. Nel Lazio, i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno arrestato tre cittadini italiani nelle ultime 24 ore. Si tratta di due persone arrestate per detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti e una per evasione. I Carabinieri della Stazione Roma La Storta, nel corso di un mirato servizio di contrasto al traffico delle sostanze stupefacenti, hanno eseguito diverse perquisizioni sorprendendo un 53enne e un 51enne, entrambi cittadini romani con precedenti, in possesso di quasi 1 kg. di marijuana confezionata e pronta allo smercio e 15 piante della medesima sostanza di 1,5 m. di altezza, e di oltre 5.500 euro in contanti, frutto dell’attività illecita. I due sono stati portati in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo. Stessa sorte per un 34enne romano, sorpreso dai Carabinieri della Stazione di Cesano di Roma al di fuori della sua abitazione dove doveva trovarsi agli arresti domiciliari. I militari hanno accertato che l’uomo si era allontanato senza un giustificato motivo ed è finito nuovamente in manette. Nell’abito di controlli specifici, finalizzati alla corretta applicazione delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro, al contrasto del fenomeno del lavoro sommerso e alla verifica delle misure antiCovid, i Carabinieri della Stazione Roma viale Libia, unitamente al personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro e dei Carabinieri Forestale di Roma, hanno sanzionato un autolavaggio del quartiere. I militari hanno accertato che il titolare e legale rappresentante della ditta, un cittadino egiziano di 32 anni, aveva impiegato nella sua attività 4 lavoratori in nero, pari al 100% del personale presente sul posto. Inoltre, dalle successive verifiche, è emerso che uno dei lavoratori impiegati nell’impianto era sprovvisto di permesso di soggiorno e del rapporto di lavoro non era stata data la preventiva comunicazione. In questo contesto, i militari hanno adottato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Ma i guai non sono finiti qui, perché i militari hanno anche constatato che il titolare dell’attività non aveva adottato le previste misure di informazione e di prevenzione relative al rischio epidemiologico all’interno dell’azienda, disponendo, quindi, la sospensione dell’esercizio per 5 giorni. A seguito di un’attività investigativa, partita da varie segnalazioni di ammanchi di materiale infermieristico da parte dei responsabili della struttura sanitaria, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Vergata hanno arrestato un infermiere 46enne romano, in servizio presso il Policlinico di Tor Vergata, per il reato di peculato. Al termine di un servizio di osservazione, ieri mattina i militari hanno fermato l’uomo all’esterno del plesso ospedaliero, mentre si avvicinava alla sua auto con un borsone da palestra. La perquisizione ha permesso di recuperare diverso materiale ospedaliero, di cui ne aveva disponibilità, data la sua mansione, nascosto all’interno del borsone, poi, restituito alla direzione sanitaria dell’ospedale. I Carabinieri hanno bloccato il dipendente infedele e lo hanno accompagnato in caserma, dove resterà in attesa del rito direttissimo. Sorpreso mentre tentava di scavalcare un muro condominiale con una bicicletta in spalla appena rubata. È finito, così, in manette, arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere, un 55enne romano, senza occupazione e con precedenti. La scorsa notte, transitando in via Oderisi da Gubbio, i Carabinieri hanno notato l’uomo con la bicicletta sulle spalle mentre stava scavalcando il muro di recinzione di un condominio. Accortosi dell’arrivo dei Carabinieri, il ladro maldestro ha tentato di nascondersi all’interno dei parcheggi condominiali, tra le auto in sosta, ma è stato immediatamente individuato e bloccato. I militari hanno accertato che l’uomo aveva appena rubato la bicicletta dall’androne del condominio. Il 55enne, accusato di furto e sanzionato per violazione delle norme anti Covid, è stato arrestato, portato in caserma e trattenuto nelle camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo, mentre la refurtiva è stata riconsegnata al proprietario. In Basilicata, nel potentino, durante alcuni controlli eseguiti, nelle ultime ore, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, guidato dal Colonnello Nicola Albanese, sono 13 le persone, di età compresa tra i 24 e 67 anni, denunciate all’Autorità Giudiziaria. Tutte, sono ritenute responsabili di violazioni di carattere penale in materia di armi, sostanze stupefacenti e circolazione stradale. 29 sono i grammi di droga sottoposti a sequestro, insieme a sei coltelli a serramanico e ad una balestra. Le città lucane interessate ai controlli sono state Acerenza, Avigliano, Guardia Perticara, Marsico Nuovo, Moliterno, Senise e Vietri di Potenza. Inoltre, per uso personale di stupefacenti, sono state segnalate agli uffici delle competenti Prefetture, 4 persone residenti a Potenza, Lauria e nella provincia di Bologna, sorprese in possesso di complessivi grammi 4 di sostanze stupefacenti, di tipo hashish, eroina e marijuana, sequestrati. A Policoro, in provincia di Matera, lo scorso lunedì, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato e sottoposto ai domiciliari, V.G., di 65 anni, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Matera su richiesta della locale Procura. L’uomo è ritenuto responsabile dei reati di peculato, truffa e falsità ideologica. Abusando della funzione di pubblico ufficiale, per realizzare illeciti guadagni, truffava gli automobilisti e si appropriava del denaro destinato all’Amministrazione Provinciale, falsando la documentazione all’insaputa dei richiedenti ed omettendo di concludere la procedura per il trasferimento della proprietà dei veicoli. L’ignaro automobilista, affidandosi al titolare di una locale agenzia pratiche auto, dopo aver corrisposto l’intero importo per l’esecuzione del passaggio di proprietà in proprio favore, riceveva il solo talloncino adesivo da applicare sulla carta di circolazione, in attesa di ricevere il certificato di proprietà, così, convincendosi della buona riuscita dell’operazione di trasferimento della titolarità del bene a proprio nome, mentre in realtà non veniva presentata alcuna formalità al PRA competente. Il veicolo, pertanto, rimaneva intestato al precedente proprietario ed i soldi che sarebbero dovuti essere versati a titolo di imposta alla Provincia (IPT) venivano trattenuti dal titolare della citata agenzia. Nel proseguire gli accertamenti, consistiti in perquisizione e sequestro, presso l’agenzia, della documentazione relativa alle pratiche trattate nonchè escussione di più persone, gli uomini dell’Arma hanno verificato la sistematicità e continuità della condotta tanto da individuare altre 29 vittime dello stesso meccanismo. In alcuni casi, poi, l’indagato aveva attestato falsamente che gli utenti erano disabili, quindi esenti da IPT ed emolumenti ACI. Dal conteggio delle somme versate dagli utenti del servizio è risultata l’appropriazione della somma di circa 8.800,00 euro che sarebbe dovuta essere versata all’Amministrazione Provinciale di Matera. Il sen. Matteo Salvini, oggi, è stato rinviato a giudizio in Sicilia, a Palermo. Il leader della “Lega” dovrà rispondere di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Secondo la Procura, illegittimamente, avrebbe impedito alla nave della ONG catalana “Open Arms“, con 147 migranti soccorsi in mare, di attraccare a Lampedusa.
EVENTI Terzo appuntamento sui canali social Facebook e Twitter e sul sito internet della Polizia di Stato sull’affascinante mondo della Polizia Scientifica. Questa puntata è dedicata alla scoperta del laboratorio di ricostruzione 3D e di realtà virtuale della Specialità, dove gli esperti rielaborano le scene del crimine. Nelle prossime giornate di sabato, escluso il 1° maggio, saranno analizzati altri interessanti argomenti. Nelle prossime giornate di sabato, escluso il 1° maggio, saranno analizzati altri interessanti argomenti. È in programma nella mattinata di domani, domenica 18 aprile, la giornata ecologica “puliAMO il Parco Baden Powell”, dedicata alla cura e all’attenzione di un’area verde nel cuore della città, a cura della “Cooperativa Sociale Venere” e delle associazioni attive nel parco. Il ritrovo è previsto per le ore 8.30 presso il bar all’interno del parco, per, poi, iniziare i lavori di raccolta rifiuti per le ore 9.00 circa. A tutti i partecipanti verranno distribuiti guanti, rastrelli e buste. Sono invitati a partecipare cittadini ed associazioni. L’evento si svolgerà in totale sicurezza e nel pieno rispetto di tutte le normative anti Covid. La giornata ecologica è patrocinata da ACTA spa, Comune e Provincia di Potenza.
SINDACATO “Da maggio scuole superiori piene al 100%, ce n’è la necessità? Davvero vi è la necessità di riempire le aule scolastiche delle scuole superiori in tutta Italia, come annunciato dalla sottosegretaria del “M5s”, Barbara Floridia, a meno di un mese dalla fine dell’anno scolastico? Che senso ha rischiare ricadute che potrebbero comunque inficiare le riaperture delle attività economiche in un periodo di auspicata ma non inconfutabile ripresa? A chiederselo in queste ultime ore, dopo gli annunci nella TV di Stato, da parte di una politica incapace di capire a cosa andremo ancora incontro per colpe varie che vanno soprattutto dai trasporti e tanto altro, sono in tanti e anche il sindacato datoriale UNSIC, con oltre 3mila uffici in tutta Italia tra Caf, Patronati e Caa, presieduto da Domenico Mamone, autore con il giornalista Giampiero Castellotti del libro-dossier “Covid e dintorni” che tocca anche il delicato tema della scuola. “Benchè il quadro sanitario mostri leggeri miglioramenti sul fronte Covid, e non dappertutto – si aggiunge, in un comunicato stampa inviato in redazione – è innegabile una condizione di oggettiva difficoltà per ospedali e terapie intensive, confermata dalla limitazione delle liste per le visite ordinarie, nonchè un numero inaccettabile di decessi, frutto anche di scelte discutibili e poco prudenti nei mesi scorsi. Occorre oggi massima cautela proprio per non compromettere le speranze di ritorno alla normalità riposte nei prossimi mesi e subordinata principalmente all’efficacia del piano vaccinale”.
ASSOCIAZIONISMO “5,60 milioni di Partite Iva hanno accumulato in questi 14 mesi una media di 30mila euro di debiti a testa. Una caduta di reddito verticale senza precedenti per famiglie che l’attuale decreto Sostegni non salverà dal rischio chiusura elicenziamenti a pioggia. Cosa accadrà dopo il 1° luglio con il primo sblocco dei licenziamenti? A rischio ulteriori 241mila lavoratori come stima al ribasso. Intanto, aumenta il debito pubblico, il numero delle famiglie cadute in povertà assoluta e non è ancora ripartita la macchina delle pretese fiscali e bancarie. Alla politica opportunista chiediamo onestà e al neo premier, Mario Draghi di fare presto e bene, pur comprendendo bene le difficoltà. Se mettessimo insieme tutti i numeri e le categorie risulterebbe un quadro funereo. Maestà, il popolo ha fame, non vendetegli fumo!”. A dirlo è “FEDERCONTRIBUENTI” che, in una nota stampa, spiega tanto altro a favore delle famiglie in crisi in questo periodo di crisi pandemica. “Sulla base delle stime preliminari risultano essere oltre 2 milioni le nuove famiglie cadute in povertà assoluta, un incremento di oltre un milione di persone. Nell’anno della pandemia, pertanto, la povertà assoluta ha raggiunto, in Italia, i valori più elevati da quando è disponibile la serie storica per questo indicatore, il 2005. Non solo le famiglie cadute in povertà assolute ma, anche tutte quelle che hanno visto andare in funo il 30% del proprio reddito in periodo pre pandemia e che hanno accumulato debiti per l’affitto di casa e per le bollette da pagare. Per non parlare dell’ultimo pasticcio sulla Cig che per mesi ha lasciato 6 milioni di famiglie senza respiro in quanto avevano esaurito le 12 settimane di cassa integrazione con causale Covid perdendo fino a 280 euro del già misero reddito. Il prossimo 30 aprile l’Agenzia delle Entrate riprenderà l’esecuzione delle cartelle esattoriali e il prossimo 30 giugno scadrà la proroga della sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili per morosità o pignoramenti. Cosa ne sarà di queste famiglie? In gioco non solo l’attività produttiva ma soprattutto il reddito familiare, di cosa vivranno? La mal gestione iniziale della pandemia è costata carissima all’economia italiana, con il fatturato delle imprese, non riguardanti la filiera alimentare e farmaceutico, crollato ben oltre il 70%. La contrazione dei ricavi ha colpito la quasi totalità dei settori più toccate dalle restrizioni connesse all’emergenza sanitaria, filiera del turismo, con le agenzie di viaggio al -76,3%, trasporto aereo -60,5%, alloggio e ristorazione -52,5%. In soli 14 mesi i conti pubblici hanno maturato un debito di 500 miliardi. Dove sono finiti? Senza ripresa come salveremo i conti pubblici?”. “Le risorse economiche – così, conclude l’associazione a tutela delle famiglie e dei consumatori italiani, con la sua sede legale a Roma, in piazza Cola di Rienzo, 92 tel 06/87153355 – 06/98356606 – mail info@
METEO Dopo il freddo e la pioggia di oggi, ancora cattivo tempo anche per la giornata di domani in gran parte dell’Italia. Infatti, un ciclone di aria fredda sarà presente da Nord a Sud, altro che inizio di Primavera.
Rocco Becce
Direttore Editoriale