POLITICA A Potenza, domani, alle ore 15.30, in seduta straordinaria e modalità telematica, tornerà a riunirsi il Consiglio regionale della Basilicata, presieduto da Carmine Cicala. Come informato in un comunicato stampa, all’ordine del giorno dell’Assemblea, la situazione dello stabilimento “Stellantis” di Melfi. La riunione, come sempre, sarà trasmessa in web streaming, su pc, smartphone e tablet, dai siti internet www.consiglio.basilicata.it e www.basilicatanet.it.
CRONACA Nel Lazio, i Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro, domenica notte, hanno scoperto due feste clandestine in due “B&B” nel cuore della Capitale. In totale sono stati identificati e sanzionati, per un totale di 4mila euro, 10 giovani. I militari della Stazione Roma Prati, supportati dai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro, hanno interrotto un party privato in un’attività ricettiva in via Marianna Dionigi. Entrate nell’abitazione, le forze dell’ordine hanno sorpreso 5 giovani, studenti di età compresa tra i 17 e i 20 anni, che, non curanti delle vigenti normative per il contenimento del contagio da “Coronavirus“, stavano festeggiando senza dispositivi di protezione individuale e non rispettando il distanziamento interpersonale. La festa è stata interrotta e i partecipanti sono stati identificati e sanzionati. La stessa scena si è ripetuta qualche ora più tardi quando, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro sono intervenuti in un’attività ricettiva in via Catone dove era stata segnalata una festa privata con schiamazzi e musica. All’interno dell’appartamento sono stati trovati 5 giovani, tutti studenti, che stavano festeggiando un compleanno, in violazione alle norme anti Covid. Anche loro sono stati multati e, ovviamente, i festeggiamenti sono stati interrotti. Il 18 aprile scorso i Carabinieri della Stazione di Roma Casalotti, nell’ambito di un normale servizio di controllo del territorio, hanno sorpreso un cittadino indiano di 33 anni, mentre passeggiava nel territorio di competenza della Stazione. Una volta fermato e proceduto ai controlli si è potuto appurare che l’uomo, un pregiudicato, stava scontando la pena degli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Latina. Sono, quindi, scattate le manette nei suoi confronti ed è stato trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida prevista per il giorno successivo. È stato un viaggio movimentato quello affrontato dai passeggeri di uno dei convogli della metropolitana Roma Lido, dove è improvvisamente scoppiato un diverbio per banali motivi tra due passeggeri. Uno dei due, dopo aver estratto un coltello a serramanico, per minacciare il proprio antagonista, ha scatenato il panico tra i viaggiatori, causando l’arresto del mezzo all’altezza della stazione di Acilia. I militari, allertati dal personale di servizio, sono intervenuti ed hanno bloccato l’uomo che, resosi conto del proprio gesto, aveva cercato di allontanarsi. Si trattava di un romano 48enne con precedenti, denunciato, per porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere, minaccia, oltre che per interruzione di un servizio pubblico. Una nuova operazione antidroga, denominata “La Lupa”, è stata portata a termine nel Lazio, a Roma, dai Carabinieri del locale Comando Provinciale, tra le vie Luigi Gigliotti, Carlo Tranfo e Girolamo Mechelli, dove, chiunque avesse voluto acquistare cocaina, hashish e marijuana, avrebbe potuto trovare un mercato sempre aperto di giorno e notte. I militari dell’Arma hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale DDA (Direzione Distrettuale Antimafia), che ha disposto le misure della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari per 16 persone. Tutte sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Il provvedimento cautelare di oggi è il frutto di ininterrotte indagini, svolte nel periodo compreso tra i mesi di marzo e novembre 2018 e delegate ai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Montesacro, che hanno consentito di disarticolare un pericoloso sodalizio criminale. Stiamo parlando dal traffico, alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, di tipo hashish, cocaina e marijuana, operante nel quartiere San Basilio, una delle più importanti piazze romane, legate alla vendita di droga. Le attività investigative sono state condotte con notevoli difficoltà a causa della costante presenza delle vedette in tutta l’area, organizzate con veri e propri turni di lavoro di 6-7 ore. In flagranza di reato sono state tratte in arresto 31 persone e sequestrate 997 gr. di hashish, 1.297 gr. di cocaina, 769 gr. di marijuana e recuperare oltre 8.315 euro, probabile provento dell’attività di spaccio. Inoltre, è stato dettagliatamente documentato il modus operandi degli appartenenti all’organizzazione criminale, gerarchicamente strutturata e capillarmente diffusa sul territorio della Capitale. È stato anche accertato che i pusher, provenienti da altri quartieri, si recavano presso un condominio, in via Carlo Tranfo, per approvvigionarsi di piccole dosi di droga da rivendere presso altre piazze di spaccio di riferimento. Singolare la modalità di occultamento delle sostanze stupefacenti che venivano nascoste all’interno del vano ascensore dello stabile condominiale. Le indagini hanno, così, consentito di identificare l’uomo al vertice della gang criminale, il cui fratello fu ritenuto a capo di un’altra organizzazione sgominata nel mese di giugno 2020 dai Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro con l’operazione “Gli Orti”, nel corso della quale vennero eseguite 38 misure cautelari. L’attività investigativa ha anche portato alla luce la struttura organizzativa attraverso l’individuazione di molti complici, tra cui contabili e spacciatori, oltre che delle modalità di trasporto della droga e definiti i ruoli di ogni sodale che spaziavano dall’approvvigionamento e la successiva cessione dello stupefacente, alla gestione del denaro provento dell’attività di spaccio sino alla preparazione del vitto per gli altri componenti. Ancora una volta non possiamo che ringraziare tutto il personale dell’Arma che a nostra tutela portano avanti operazioni di questo tipo. Nell’ambito del monitoraggio del territorio e grazie alla collaborazione con i comitati di quartiere, i Carabinieri della Stazione di Roma Parioli insieme al personale della Polizia Locale di Roma Capitale, “II Gruppo Parioli” e “Ama servizi Spa” sono intervenuti in via Panama, all’interno del parco Rabin, nelle adiacenze di un’area giochi per bambini, rimuovendo un insediamento abusivo occupato da due persone senza fissa dimora. Ad una delle due, presente al controllo, è stata contestata la sanzione amministrativa legata all’illecito abbandono di rifiuti in luogo pubblico. Si tratta di un cittadino romeno di 34 anni che è stato affidato alla Sala Operativa Sociale attivata da personale del NAE (Nucleo Assistenza Emarginati) della Polizia Locale. Sono stati rimossi circa 5 mq. di rifiuti solidi, tra cui anche tantissime bottiglie di alcolici, consumate dai due, spesso trovati ubriachi dai cittadini nei pressi del luogo dove giocavano i propri figli. Dichiaravano redditi da poveri e arrotondavano con delle polizze assicurative false vendute online. È quanto scoperto dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ascoli Piceno guidato dal Col. Michele Iadarola che hanno denunciato 9 persone. È una vicenda venuta alla luce nell’ambito di un’indagine di Polizia Giudiziaria delegata dalla locale Procura della Repubblica che ha individuato 3 persone, tutte residenti in Campania, a Napoli. Erano dei truffatori seriali che vendevano le polizze per auto false. L’attività è partita da una querela presentata da un cittadino di Ascoli Piceno che aveva corrisposto l’importo richiesto di 232 euro, versandolo su di una carta del tipo “ricaricabile”, risultata intestata ad una 30enne napoletana. La scoperta è arrivata durante un controllo su strada da parte della Polizia di Stato, allorquando l’originalità del tagliando assicurativo è stata disconosciuta, in quanto non presente nella banca dati ufficiale dei veicoli circolanti. L’emissione e la vendita delle polizze false è avvenuta nelle province di Ancona, Bari, Bergamo, Biella, Bologna, Brescia, Chieti, Como, Cosenza, Enna, Firenze, Genova, Isernia, L’Aquila, Lecco, Messina, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Pisa, Ravenna, Reggio Emilia, Roma, Salerno, Sondrio, Treviso, Venezia e Vercelli. Per le 7 persone indagate, che nei cui confronti era stata già riconosciuta l’erogazione di 91mila euro, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria in relazione a 55mila euro già indebitamente percepiti che, grazie alle successive azioni di recupero, torneranno nelle casse dello Stato. ammonta, quindi, a 36mila euro. L’importo del “Reddito di cittadinanza” già riconosciuto, ma non ancora riscosso dal gruppo, ora è bloccato grazie alle iniziative delle Fiamme Gialle picene, che provvederanno anche a segnalare i danni erariali alla Corte dei Conti e, sul fronte fiscale, a considerare i profitti illeciti, per l’assoggettamento a tassazione. In Basilicata, nelle ultime ore, nuovi sviluppi per ciò che riguarda l’operazione “Cashback“, eseguita lo scorso 22 gennaio. C.D., di Oppido Lucano, dipendente di un istituto di credito e A.M., imprenditore di Avigliano, finirono in carcere e G.L., imprenditore di Atella e G.S., imprenditore di Ruvo del Monte, furono sottoposti ai domiciliari. Erano episodi di peculato ai danni dei comuni di Ripacandida, Oppido Lucano, Genzano di Lucania e Cancellara, come da link qui pubblicato.https://www.robexnews.it/2021/01/22/4-persone-arrestate-tra-atella-avigliano-oppido-lucano-e-ruvo-del-monte-video/ A seguito di ulteriori indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e svolte dalle Fiamme Gialle del locale Comando Provinciale ed Aliquota GdF della Sez. P.G., è risultata aggravata la posizione di due degli indagati. Si tratta degli imprenditori G.L., di Atella e G.,S. di Ruvo del Monte, che sulla base delle nuove evidenze investigative, sono stati tradotti nel carcere “Antonio Santoro“ di Potenza. Infatti, come emerso da un quadro indizio ritenuto grave dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo lucano, che ha disposto la misura della custodia in carcere, l’imprenditore L., disattendendo agli obblighi conseguenti al regime limitativo della libertà personale cui era sottoposto, intratteneva numerose conversazioni telefoniche, su fatti attinenti alle indagini in corso. Inoltre, provvedeva ad impartire istruzioni e disposizioni sulla prosecuzione e gestione della sua attività imprenditoriale, prefigurando, già, una nuova veste giuridica da dare alla società coinvolte negli episodi delittuosi per ovviare alle problematiche di un’eventuale sentenza di condanna. L’imprenditore S., non soltanto conversava con altri, cercando di trovare anch’egli degli escamotage per garantirsi una continuità aziendale, dando in tal senso sia disposizioni per dirottare i pagamenti in arrivo verso nuovi conti ed evitare il sequestro, sia ipotizzando la creazione di un’altra società da intestare ad un prestanome, ma millantava la possibilità di suoi familiari di “addomesticare” le indagini per riottenere, quanto prima, la libertà personale. Nel frattempo, come informato dal Procuratore Capo dott. Francesco Curcio, i militari della GdF hanno proseguito le indagini con una meticolosa ricostruzione delle movimentazioni finanziarie. Infine, individuando ulteriori beni, gli investigatori hanno sottoposto a sequestro disponibilità sui conti degli indagati, somme per oltre 1,2 milioni di euro. Domenica scorsa, in Basilicata, a Matera, i militari della Sezione Radiomobile della locale Compagnia hanno arrestato, in flagranza del reato di evasione, un 70enne. L’uomo, del posto, già noto alle forze dell’ordine, si trovava ai domiciliari. Infatti, agli inizi di febbraio, era stato destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla propria ex compagna, in conseguenza della denuncia presentata, per i continui maltrattamenti subiti. Il provvedimento, però, era risultato inefficace in quanto, pochi giorni dopo, era stato violato con la conseguenza che un equipaggio della Sezione Radiomobile era dovuto intervenire presso l’abitazione della donna, sorprendendo l’uomo che pretendeva di entrare a casa. A seguito dell’inosservanza, agli inizi del mese di aprile, il violento era stato destinatario dell’aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Nella giornata di ieri la nuova violazione, quando, di prima mattina, è evaso dai domiciliari, incamminandosi verso l’abitazione della sua ex. Immediatamente è scattato l’allarme del dispositivo di vigilanza elettronico, che ha segnalato l’evasione. Pertanto sono stati attivati tutti i servizi di pattuglia sul territorio volti al suo rintraccio. Determinante è stata la prontezza dell’equipaggio della Sezione Radiomobile che hanno sorpreso l’evaso a pochi metri dall’edificio della sua vittima. Subito bloccato e tratto in arresto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto nuovamente ai domiciliari in attesa di ulteriori determinazioni e non avendo fissa dimora, è stato accompagnato in una struttura di accoglienza.
SALUTE Nel bollettino epidemiologico del Ministero della Salute di oggi sono 12.074 i contagi, su 294.045 tamponi effettuati, e 390 i morti per “Coronavirus“. Nel Lazio 926 sono i nuovi positivi e 34 le vittime. In Campania 1.750 i contagiati e 52 i morti. In Basilicata 149 le infezioni e 5 i deceduti. In Puglia 1.180 le positività e 24 i decessi.
EVENTO Nella mattinata di oggi, presso la Prefettura di Potenza, si è svolto il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Potenza, Annunziato Vardè. Tra i presenti il Presidente della Provincia, il Capo di Gabinetto del comune di Potenza, i rappresentanti territoriali delle forze di Polizia e sindaci di Castelmezzano, Atella, Filiano, Rapone, Ripacandida, Rotonda e Ruvo del Monte, collegati in videoconferenza. La riunione è stata convocata per predisporre gli opportuni servizi di vigilanza e di controllo del territorio in seguito alle disposizioni del Presidente della Regione Basilicata che ha istituito la “zona rossa” nei comuni di Atella, Castelmezzano, Filiano, Palazzo San Gervasio, Rapone, Ripacandida, Rotonda e Ruvo del Monte, dove il numero dei contagi è aumento. I sindaci presenti hanno illustrato la situazione epidemiologica aggiornata nei rispettivi comuni aggravatasi nei rispettivi territori soprattutto in seguito alle festività pasquali, durante le quali i cittadini evidentemente non hanno rispettato le rigorose misure di contenimento previste dalle norme nazionali. Al riguardo alcuni sindaci hanno messo in evidenza le criticità rilevate in ordine al tracciamento dei contagi ed hanno chiesto una maggiore tempestività nell’effettuare i tamponi da parte dell’ASP. Con riferimento ai vaccini da somministrare alla fascia di età compresa tra i 60 e 79 anni, i primi cittadini lucani hanno proposto di utilizzare apposite strutture nei rispettivi comuni, peraltro già individuate nella campagna vaccinale degli ultraottantenni, per la somministrazione dei vaccini con il coinvolgimento dei medici di famiglia. Il Prefetto, preso atto di quanto rappresentato dai presenti, ha assicurato che le istanze avanzate saranno portate all’attenzione del Commissario Straordinario per l’emergenza e del Presidente della Regione Basilicata. È stata anche confermata la pianificazione dei servizi di vigilanza e controllo nei comuni interessati, in forma assidua e dinamica dalle ore 7.00 alle ore 23.00, con l’impiego delle relative forze dell’ordine.
METEO Per le previsioni meteo di oggi ancora qualche disturbo a ridosso delle cime più alti dei rilievi alpini, mentre per la giornata di domani un’altra perturbazione è in arrivo su gran parte dell’Italia. C’è tempo per la Primavera.
Rocco Becce
Direttore Editoriale