Nel mondo sono 146.836.524 i contagi da “Coronavirus” nelle ultime 24 ore.
Oggi 737 sono i nuovi contagiati in Toscana, 535 in Veneto, 123 nelle Marche e 50 in Basilicata, con 5 vittime, e si pensa ad andare a mangiare al ristorante o a chiudersi in un qualsiasi locale.
È incredibile, ma vero, quando, invece, ad aiutare queste ed altre attività commerciali dovrebbe essere lo Stato o i nostri cari politici che pensano ad altro, con lauti guadagni mensili e solite promozioni personali, ben pagate sulle loro pagine personali dei social network che, invece, andrebbero chiusi subito.
Intanto, tra i tanti sacrifici affrontati in questo oltre un anno di pandemia, gli italiani, onestamente, continuano a pagare mutui, bollette di utenze e spese varie mensili senza alcuno sconto.
E su questo argomento, ritorneremo a parlarne quanto prima.
In Basilicata, 12 sono i comuni che saranno in zona rossa fino al prossimo 2 maggio, come disposto nelle ultime ore dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Questo è l’elenco delle cittadine lucane interessate all’ordinanza emessa nelle ultime ore: Abriola, Atella, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelmezzano, Craco, Filiano, Garaguso, Lavello, Palazzo San Gervasio, Rapone e Rionero in Vulture.
Da oggi, l’Italia riapre con gran parte delle regioni in zona gialla.
La Sardegna resta rossa, mentre Valle d’Aosta, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia in arancione.
Le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli da Nord a Sud, dopo un week end di assembramenti in molte città italiane, mentre i militari del Nas, in diversi supermercati italiani, hanno rinvenuto tracce del virus sui carrelli, pos e bilance, quindi resta ancora alta l’attenzione su questo argomento.
Preoccupazione anche per la variante indiana che si allarga in Europa, con il ministro della Salute, il lucano Roberto Speranza, che ha firmato un’ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi è stato in India negli ultimi 14 giorni.
Da oggi, per circa 24 milioni di italiani, al via le riaperture dei ristoranti all’aperto, luoghi di cultura, sale cinematografiche e scuola in presenza.
In zona gialla ci si potrà spostare anche tra i comuni della stessa regione e quelle limitrofe, rispettando il coprifuoco e senza alcuna autocertificazione.
Non così, per muoversi in una regione rossa o arancione che oltre ai motivi di necessità, salute o lavoro, si potrà viaggiare se muniti della “certificazione verde” con il tampone negativo, guarigione dal covid o vaccino.
Nel caso di tampone negativo, anche antigenico, la certificazione viene rilasciata dalla struttura che ha effettuato il tampone e vale 48 ore.
Nel caso di guarigione, dall’ospedale in cui si è stati ricoverati o dal medico di base, la certificazione vale 6 mesi.
Nel caso di vaccino, con l’inoculazione di due dosi, dalla struttura che l’ha somministrato.
Anche in questo caso vale 6 mesi e le limitazioni riguardano per le visite a case private.
Fino al prossimo 15 giugno potranno raggiungere un’altra abitazione privata 4 persone, che potranno portare figli minori, di età anche superiore ai 14 anni.
Questi spostamenti possono avvenire anche tra regioni gialle differenti e non importa se il viaggio comporta l’attraversamento di una regione rossa o arancione.
Infine, ci si potrà recare nella seconda casa, anche se si trova in zona arancione o rossa, in questo caso senza la “certificazione verde”.
Da oggi, e fino alla fine dell’anno scolastico, si torna in classe anche nelle scuole superiori.
La didattica in presenza è almeno del 70% in zona gialla, ma i singoli istituti possono decidere di arrivare al 100%, a seconda della possibilità materiale di garantire il necessario distanziamento nelle aule.
Il governo ha raccomandato di favorire la didattica in presenza in particolare all’ultimo anno di scuola superiore, in vista dell’esame di maturità.
La didattica universitaria, nelle zone gialle, così come in quelle arancioni, da oggi si svolgeranno principalmente in presenza.
Anche i bar e i ristoranti riaprono per il consumo sul posto, ma all’aperto, sino al primo giugno, data di apertura dei locali al chiuso, ma soltanto a pranzo.
Il limite orario del coprifuoco non vale per la ristorazione all’interno delle strutture ricettive.
Riaprono in zona gialla anche i cinema, i teatri, le sale da concerto e i live club, con posti a sedere di capienza al 50%, preassegnati rispettando la distanza di un metro l’uno dall’altro, a fianco, davanti e dietro.
In zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto.
Inoltre, dal 15 maggio, sempre in zona gialla, saranno consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal primo giugno, quelle delle palestre, nel rispetto di un rigido protocollo già stabilito.
Intanto, prosegue la campagna vaccinale.
Sono 17.751.562 le dosi somministrate, in 5.215.459 hanno ricevuto anche il richiamo.
Nei prossimi giorni arriveranno altre 5 milioni di dosi di vaccini, come informato dal Generale di Corpo d’Armata, il lucano Francesco Paolo Figliuolo, attuale Commissario Straordinario per l’emergenza “Covid–19“.
È inutile ricordare di continuare sempre a mantenere la distanza sociale ed utilizzare la mascherina, anche per coloro i quali si sono già vaccinati e che, comunque, abbiano contratto anche il virus che, purtroppo, continua a circolare ovunque.
Rocco Becce
Direttore Editoriale