Ancora un’operazione antidroga, denominata “Alcatraz“, eseguita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma.
Nel corso della mattinata di oggi, i militari dell’Arma hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma.
Su richiesta della locale Procura Direzione Distrettuale Antimafia, è stato disposto l’arresto di 21 persone, tra cui due donne, e la sottoposizione all’obbligo di presentazione alla P.G. di altre 14.
Sono tutte ritenute responsabili di associazione finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente, di tipo cocaina, nel quartiere di Tor Bella Monaca.
L’ennesima indagine per contrastare le piazze di spaccio nel quartiere di Tor Bella Monaca, questa volta quella di via Camassei, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Frascati, ha fatto luce su di una vera e propria organizzazione criminale.
A capo, un’unica famiglia del posto, gerarchicamente strutturata.
Nel corso delle indagini è stata accertata la loro efficienza nel mantenere inalterata la sua operatività nonostante i ripetuti arresti e sequestri di sostanze stupefacenti operati in flagranza.
I vertici del sodalizio hanno adottato puntualmente mirati accorgimenti finalizzati a rendere l’associazione impermeabile alle attività investigative, utilizzando utenze telefoniche fittizie sostituite ad ogni arresto.
Inoltre, al fine di garantire la lealtà degli appartenenti, i vertici dell’associazione fornivano contributi economici per la difesa legale ed il sostentamento al detenuto ed ai familiari, creando di fatto un ammortizzatore sociale.
I profitti derivanti dallo spaccio di sostanze stupefacenti, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si aggiravano sulle oltre 220 mila euro settimanali, con picchi, soprattutto nel week end, come informato in un comunicato stampa inviato in redazione.
Rocco Becce
Direttore Editoriale