Oramai nella cronaca quotidiana siamo abituati a leggere di tutto.
Sembra incredibile, ma vero, quello accaduto la scorsa notte in Basilicata, a Bernalda, in provincia di Matera.
Un cittadino 35enne di origine tunisine, domiciliato nella cittadina lucana, armato di ascia e machete ha terrorizzato i passanti, in Corso Umberto.
A bloccarlo e ad ammanettarlo, in flagranza di reato, i militari della locale Stazione e i colleghi dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Pisticci.
Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Matera.
Lo straniero, già noto alle forze dell’ordine, per reati contro la persona e il patrimonio, ora è accusato di porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.
L’uomo, ha prima terrorizzato i passanti, con le sue armi, poi, ha danneggiato i tavolini di un noto pub, e, infine, si è dato alla fuga a piedi abbandonando sul posto gli oggetti, poi, recuperati dal personale dell’Arma, intervenuti immediatamente nel centro cittadino.
Le ricerche effettuate dai militari hanno permesso di rintracciare il violento poco distante, in evidente stato di alterazione psicofisica.
Alla loro vista, ha opposto resistenza, ma è stato subito bloccato.
Ma il finale è il massimo, come, oramai, da copione.
Al termine delle formalità di rito, dopo il fermo e il sequestro delle armi, indovinate dove è stato portato?
Ve lo dico subito.
Per ordine dell’Autorità Giudiziaria competente, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
I commenti li lascio a voi, ma davvero non se ne può più.
Forse le carceri, sarebbe proprio il caso di chiuderle.
Rocco Becce
Direttore Editoriale