Ancora violenza in Basilicata, nel carcere di Melfi, in provincia di Potenza.
Un detenuto italiano, originario della Sicilia, appartenente al circuito Alta Sicurezza, ha aggredito un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria.
È accaduto nel pomeriggio di domenica 25 luglio.
L’ennesimo fatto di cronaca di questo tipo è avvenuto durante un normale controllo effettuato nell’istituto carcerario lucano.
Ad informarlo è il Segretario regionale del S.A.P.Pe. (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) di Basilicata, dott. Saverio Brienza che nell’esposizione dei fatti, in una nota stampa inviata in redazione, ha riferito che l’aggressore pretendeva dal poliziotto di poter fare la doccia in un orario non compatibile con la regolamentazione interna.
A quel punto, il recluso, con uno scatto fulmineo ha colpito con un pugno al volto l’agente facendo volare via i suoi occhiali, costringendolo a recarsi presso il Pronto Soccorso, dal quale è stato dimesso con 5 giorni di prognosi.
L’aggressione è avvenuta proprio nel momento in cui il Garante Nazionale dei Diritti delle persone private della libertà personale, dott. Mauro Palma, si trovava all’interno del penitenziario.
La solidarietà arriva anche dal Segretario Generale del sindacato, dott. Donato Capece, dopo mesi di segnalazioni su questo fronte.
Infatti, in Italia, da Nord a Sud, oramai da anni, si continua a chiedere, ai soliti politici di turno, che hanno pensato soltanto alle proprie carriere, una riorganizzazione carceraria, a tutela anche degli addetti alla sorveglianza che lavorano male e in strutture obsolete.
Rocco Becce
Direttore Editoriale