Nella serata di ieri, è stato tratto in arresto e sottoposto ai domiciliari il 38enne L.M.
L’uomo, nato a Venosa, ma residente a Forenza, in provincia di Potenza, è ritenuto gravemente indiziato di tentato omicidio aggravato ed estorsione continuata.
La misura cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Potenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dal dott. Francesco Curcio, è stata data esecuzione dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Acerenza, guidata dal Capitano Fausto Mazzotta, insieme al personale del Comando della Polizia Provinciale di Potenza
I fatti risalgono allo scorso 10 luglio, quando un allevatore del posto era stato aggredito dall’arrestato, che nella circostanza aveva anche utilizzato un’ascia tentando di colpirlo.
Le conseguenti attività di indagine hanno, poi, accertato che non si era trattato di un episodio isolato, ma di una continua attività estorsiva caratterizzata da una lunga serie di violenze e minacce alla quale era stato sottoposto la vittima, ma anche nei confronti degli allevatori della zona.
Il tutto, secondo gli investigatori, finalizzato ad escludere arbitrariamente queste persone dal legittimo godimento dei pascoli, costringendole a non esercitare il proprio diritto regolarmente concesso dalla Regione Basilicata.
I terreni interessati erano tra i comuni di Acerenza, Filiano e Forenza.
Tali vessazioni, dunque, in più occasioni, costringevano gli allevatori a non condurre il proprio bestiame ad abbeverarsi in quelle località, nonostante l’autorizzazione regionale.
A queste conclusioni anche un’attività di indagine portata a termine dalla Polizia Provinciale di Potenza che ha accertato che da diversi anni l’indagato si era appropriato con la forza e prevaricazione di una parte dei terreni regionali e della strada provinciale per adibirli a proprio esclusivo uso.
Ad informarlo è un comunicato stampa inviato dalla Procura della Repubblica potentina.
Rocco Becce
Direttore Editoriale