
Due importanti operazioni antidroga, eseguite nelle ultime ore dal personale della Squadra Mobile di Taranto, hanno portato all’arresto di un pluripregiudicato del posto, di 52 anni, che aveva messo in piedi una fiorente attività di spaccio ed al ritrovamento di due grosse piante di marijuana.
In via D’Alò Alfieri, i “Falchi“, guidati dal dott. Fulvio Manco, hanno notato un inconsueto movimento di tossicodipendenti ed hanno deciso di approfondire l’attività di indagine sospettando di trovarsi in presenza di una fiorente piazza di spaccio.
Nei difficili momenti di osservazione, considerata la conformazione di quella zona fatta di strada strette e sempre controllate da vedette, gli agenti hanno notato l’uomo, a loro noto per reati di natura predatoria, aggirarsi con fare sospetto.
Il presunto pusher, puntualmente, all’arrivo di un tossicodipendente, dopo essersi guardato attorno con estrema circospezione, rientrava in uno stabile per uscirne dopo alcuni minuti in compagnia del suo probabile cliente.
Per dare sostanza ai sospetti maturati, i poliziotti sono riusciti prima ad entrare in quello stabile e, dopo vari ed insistenti inviti ad aprire la porta, hanno avuto accesso ad un appartamento situato al secondo piano.
A conferma di quanto sospettato, il personale di Polizia ha recuperato sul tavolo della cucina, 13 involucri di cellophane bianco termosaldati contenenti eroina, oltre a tutto il materiale necessario per il confezionamento della sostanza stupefacente.
Dopo il sequestro della droga, lo spacciatore è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Nella stessa mattinata, in via Lago Maggiore, al quartiere Salinella, nel corso di mirate perquisizioni al contrasto dell’attività di spaccio, gli agenti hanno anche recuperato due grosse piante di marijuana alte circa 2 metri, ben conservate in un giardino pubblico di libero accesso.
Come informato in redazione dagli investigatori, sono state sequestrate e, su autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria competente, espiantate per la successiva analisi.
Donatina Lacerenza
Collaboratore
