Nella giornata di oggi, è stato abbattuto l’ultimo diaframma situato nella parte mediana della galleria naturale “Casola“, realizzata da Anas (Gruppo FS Italiane), nell’ambito dell’intervento “6º lotto” relativo alla realizzazione della Variante alla strada statale “di Brienza”, situata in provincia di Potenza, e già fruibile per circa 16 km.
L’evento odierno segue l’abbattimento del diaframma dell’altra galleria della variante, la “San Giuliano“, effettuato lo scorso 22 luglio.
Il nuovo tracciato ha uno sviluppo complessivo di circa 4 chilometri, risulta molto articolato e complesso.
La galleria interessata è lunga complessivamente 759 metri e si sviluppa in terreni appartenenti in parte alla formazione del Flysch di Monte Sierio e in parte alla formazione dei conglomerati continentali.
La sezione media di scavo è pari a circa 150 mq., con larghezza di 15 metri ed altezza di 12.
Sono già stati avviati i lavori di rivestimento e successivamente verrà realizzato il corpo stradale, costituito dal sottofondo e dalla pavimentazione e seguirà il completamento del tracciato con le barriere di sicurezza e segnaletica.
Per l’evacuazione dei tunnel in caso di emergenza, è prevista una via d’esodo sospesa alla calotta della galleria.
Questa tratta costituisce il bypass all’abitato di Brienza, che consentirà di eliminare il traffico di passaggio che oggi attraversa il centro urbano.
Come informato da “Anas”, il collegamento del traffico proveniente dal raccordo autostradale Sicignano-Potenza con l’abitato è garantito dalle rampe dello Svincolo Centro che si diramano dal tracciato, all’altezza del torrente “Murge”, innestandosi sull’attuale SS95.
Tra le opere maggiori sono già state realizzate le carpenterie metalliche di due dei cinque viadotti previsti ed un terzo viadotto, il cui assemblaggio è quasi ultimato, verrà varato a breve.
L’obiettivo resta quello di ultimare i lavori principali prima della prossima estate, nonostante l’avanzamento dell’intervento stia risentendo, inevitabilmente, di alcuni rallentamenti nella fornitura delle materie prime, in particolare degli acciai, già occorsi nel periodo di piena pandemia da Covid-19 e che persistono allo stato attuale.
L’intervento rientra nell’elenco delle Infrastrutture Strategiche Interregionali e Regionali del Piano Nazionale per il Sud, per un importo di 125,7 milioni di euro ed è finanziato per 29,7 milioni con fondi FAS, mentre i rimanenti 96 milioni sono previsti nel nuovo APQ della Regione Basilicata a valere sui fondi disponibili per il potenziamento della viabilità della Val d’Agri (Legge 488/99).
Redazione