POLITICA “Per le Regioni e Province autonome italiane i lavori del G20 Agricoltura dovranno porre le basi per una ripresa sostenibile, sotto il profilo sociale, economico e ambientale, anche con riferimento alla crisi generata dalla pandemia da Covid-19, per la quale la FAO e il Governo italiano hanno lanciato l’alleanza globale “Food Coalition” di cui gli assessori condividono gli obiettivi”. È questo, uno dei passaggi fondamentali del documento che la CPA (Commissione Politiche Agricole) della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, alla quale ha partecipato, in rappresentanza della Regione Basilicata, il vicepresidente e assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Francesco Fanelli. È quanto consegnato questa mattina a Firenze al commissario per l’Agricoltura della Commissione europea, Janusz Wojciechowski e al ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, in vista di due importanti appuntamenti. Si tratta dell’Open Forum, sull’Agricoltura sostenibile, tenutosi oggi, in Toscana, a Firenze, che metterà al centro del dibattito i temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale e il vertice del “G20 Agricoltura” che si aprirà domani a Palazzo Vecchio.
CRONACA Nella mattinata di oggi, nel Lazio, a Roma, i Carabinieri e Polizia di Stato, hanno effettuato numerose perquisizioni domiciliari nel quartiere di Tor Bella Monaca. L’operazione, scattata all’alba, rappresenta in particolare una risposta dello Stato ai gravi fatti di sangue avvenuti nel quartiere la scorsa settimana, quando due uomini sono stati feriti da colpi di arma da fuoco. Nel corso del blitz, coordinato dalla Procura della Repubblica di Roma e Direzione Distrettuale Antimafia, i militari del Gruppo di Frascati e della Stazione di Tor Bella Monaca insieme alle unità cinofile e al raggruppamento elicotteri dei Carabinieri, hanno eseguito 15 perquisizioni nei confronti di varie persone di interesse operativo del luogo. Un uomo, trovato in possesso di circa 150 gr. di cocaina, confezionata in 271 singole dosi, già pronte per la vendita al dettaglio sulla piazza di spaccio, è stato arrestato. Altre tre persone sono state segnalate alla locale Prefettura per la detenzione di stupefacente per uso personale. L’attività è stata estesa inoltre ad un approfondito controllo delle aree comuni, solitamente utilizzate come basi logistiche da parte delle piazze di spaccio, quali ballatoi cantine e vani ascensori. Nel corso dell’attività, che ha comportato l’impiego di oltre 150 operatori della locale Squadra Mobile di Roma, del I Reparto Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine e Unità Cinofile, la Polizia di Stato ha effettuato 15 perquisizioni domiciliari e controllato diverse cantine e garage, solitamente utilizzati come luoghi di stoccaggio della droga. Durante i controlli è stato tratto in arresto L.A., un pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, trovato in possesso di alcune dosi di cocaina e di 170 euro, suddivise in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività di spaccio. Inoltre, sono stati rinvenuti, abilmente occultati all’interno di un ascensore di uno stabile situato, in via dell’Archeologia, 3 panetti di sostanza stupefacente, di tipo hashish, per un peso complessivo di 283 gr. È una professionista di furti di auto di lusso e vecchia conoscenza dei Carabinieri della Compagnia di Pomezia la 32enne arrestata, con le accuse di falsificazione ed uso di carte d’identità false, contraffazione di altri pubblici sigilli o strumenti destinati a pubblica autenticazione o certificazione ed uso di tali sigilli e strumenti contraffatti, ricettazione di documenti rubati e riciclaggio di autovettura. Ieri mattina, al termine di un servizio di osservazione, nel corso di uno dei quotidiani controlli del territorio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno incrociato la donna in via Danimarca, a Torvajanica, a bordo di un’auto con targa straniera, mentre si aggirava con atteggiamento sospetto. Una volta fermata, i militari hanno effettuato degli accertamenti, al termine dei quali è emerso che il veicolo, sulla quale viaggiava la donna, era oggetto di furto. In particolare, grazie alla verifica in banca dati del numero del telaio, i militari hanno scoperto che il mezzo era da ricercare, mentre sulla targa straniera verranno effettuati ulteriori accertamenti per verificare l’autenticità e la provenienza. Inoltre, i Carabinieri hanno effettuato la perquisizione al domicilio della donna, dove è stata scoperta una vera propria fabbrica del falso. Sono stati rinvenuti e sequestrati 35 timbri di gomma di uffici di stato riferiti a vari comuni d’Italia, 2 timbri di ingresso e uscita per passaporti tedeschi, 41 bollini della Repubblica Federale Tedesca, da apporre su carte di circolazione, 7 carte d’identità italiane in bianco in fase di falsificazione, 1 targa clonata, 1 carta d’identità in bianco, rubata, 53 patenti CQC trafugate da vari uffici della motorizzazione in Italia e, infine, una stampante apposita per fabbricare patenti. La donna è stata arrestata e accompagnata presso il carcere romano di Rebibbia, in attesa della convalida. Al termine di un’attività info-investigativa, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Ostia hanno rintracciato e individuato due giovani ladri, responsabili di un furto ai danni di una donna. I malfattori, entrambi romani 17enni, dopo avere individuato la vittima, una 43enne romana, seduta ai tavoli di un bar dei pressi di via dei Traghetti ad Ostia, hanno approfittato di un momento di distrazione di quest’ultima, per rubarle la borsa. L’azione dei giovani è stata, però, notata da un passante, che ha immediatamente allertato la pattuglia dei Carabinieri in quel momento in transito. I militari, si sono subito posti alla ricerca della coppia, battendo tutte le strade vicine sino ad individuarli in una via limitrofa, mentre tentavano di far perdere le loro tracce e recuperando l’intera refurtiva. I giovani ladri sono stati denunciati al Tribunale per i minorenni di Roma per furto aggravato, mentre la borsa è stata restituita alla legittima proprietaria. I Carabinieri della Stazione Roma Porta Portese hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 3 persone, un romano di 44 anni, una donna originaria della provincia di Avellino, nella Capitale senza fissa dimora, di 30 anni e un cittadino afghano di 30 anni, tutti con precedenti, accusati, a vario titolo, dei reati di rapina aggravata in concorso, lesioni personali aggravate in concorso e porto abusivo di armi. Un loro complice, è attivamente ricercato. I fatti risalgono al 23 giugno scorso, quando un gruppo di persone entrò, senza indossare le mascherine previste dalla normativa anti Covid, in un negozio di elettronica, in Circonvallazione Gianicolense, di proprietà di un cittadino cinese 33enne. Il titolare, in quel momento, in compagnia della moglie e dei figlioletti di 3 e 7 anni, invitò i clienti ad indossare le mascherine, istanza sin da subito rigettata dal gruppo e ne nacque una vivace discussione, condita da insulti e minacce ai danni del titolare dell’esercizio commerciale. Dopo pochi minuti, la comitiva si allontanò dal negozio senza creare ulteriori problemi, ma alla chiusura dell’esercizio, quando il negoziante con la famiglia andò a recuperare la sua auto in piazzale Flavio Biondo, fu nuovamente affrontato, prima da una donna, spalleggiata dagli altri membri del gruppo, intenzionata a vendicarsi del presunto torto subìto in precedenza nel negozio. La moglie del cittadino cinese fece salire in auto i loro figli per risparmiarli dalla furia dei loro aggressori che, nonostante la loro presenza, iniziarono comunque a colpire la carrozzeria. Il marito è stato minacciato con un taglierino ed è stato costretto dal branco a consegnare uno smartwatch e gli auricolari del cellulare, dopo essere stato picchiato, riportando la frattura delle ossa nasali con una prognosi di 30 giorni. La vicenda è stata, subito, denunciata ai Carabinieri della Stazione Roma Porta Portese che, grazie ad una certosina attività di indagine, corroborata dall’escussione di testimoni e dall’acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, sono riusciti a ricostruire tutte le fasi dell’efferata aggressione e a dare un nome ed un volto ai presunti colpevoli. La Procura della Repubblica di Roma, concordando con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha richiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale di Roma un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti degli indagati, tre dei quali sono stati associati in carcere, mentre uno, nel frattempo fuggito all’estero, è attivamente ricercato. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. Per truffe online e frode informatica, perpetrate in Basilicata, nel potentino, i Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, guidato dal Col. Nicola Albanese, come informato in redazione, hanno denunciato, all’Autorità Giudiziaria competente, 6 persone di fuori regione. I responsabili di quanto accaduto, nei giorni scorsi, si sono impossessati, via web, da ignari cittadini, di età compresa tra i 21 e 46 anni, di oltre 18mila euro. Le località interessate ai raggiri, sono state Acerenza, Barile, Montemurro e Rionero in Vulture. 5 persone denunciate all’Autorità Giudiziaria competente e 4 segnalate alla Prefettura. È questo il risultato ottenuto nei giorni scorsi da alcuni controlli eseguiti a Matera e provincia, dai Carabinieri del locale Comando Provinciale. Costante attenzione è stata rivolta ai luoghi di maggiore aggregazione, ai locali ed a tutti quei contesti in cui tradizionalmente si creano situazioni particolarmente rilevanti sul piano della sicurezza pubblica, per verificare il rispetto delle attuali norme anti Covid. I militari dell’Arma, nell’ambito di tali servizi, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Matera, un 32enne d’origine albanese per evasione e quattro persone, un 44enne marocchino, un 28enne della provincia di Bari, un 27enne di Pisticci e un 19enne materano, per guida in stato di ebbrezza da abuso di alcol. Sono state, inoltre, contestate violazioni amministrative nei confronti di quattro persone per la detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale. A Matera, i militari della Sezione Radiomobile hanno denunciato in stato di libertà un 32enne albanese il quale, sottoposto agli arresti domiciliari per delitti contro la persona e il patrimonio, si era allontanato senza autorizzazione dalla propria abitazione presso la propria abitazione. Sempre a Matera, i militari, nel corso di specifiche verifiche volte ad impedire la pericolosa guida in stato di ebbrezza conseguente all’assunzione di sostanze alcoliche, hanno denunciato un 44enne marocchino fermato mentre era alla guida del proprio veicolo con un tasso alcolemico di quasi cinque volte superiore al limite consentito. Per lui è scattato immediatamente il ritiro della patente ed il sequestro dell’autovettura. Un 28enne della provincia di Bari, è stato sorpreso alla guida del proprio autoveicolo, con un tasso alcolemico quasi doppio rispetto a quello consentito. Anche a lui è stata ritirata la patente. Un 19enne materano che viaggiava a bordo del suo ciclomotore in evidente stato di alterazione psicofisica, tanto da essere in equilibrio precario e non riuscire ad andare dritto lungo la corsia di marcia, nel corso del controllo si rifiutava di sottoporsi alla verifica del tasso alcolemico, pertanto, gli veniva ritirata la patente di guida. A Pomarico, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno fermato un 24enne di Matera che aveva tentato di eludere il controllo, trovandolo in possesso di alcune dosi di marijuana per uso personale. Il giovane è stato segnalato amministrativamente alla Prefettura di Matera e la droga sottoposta a sequestro. I Carabinieri della Stazione di Matera, hanno fermato un 45enne materano trovato in possesso di alcuni gr. di hashish e marijuana, poi, sequestrati, e anche per lui è stata comunicata la qualità di assuntore di sostanze stupefacenti alla Prefettura. lungo la SS 407 “Basentana”, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Pisticci hanno provveduto al ritiro della patente, al sequestro dell’autovettura ed alla conseguente denuncia in stato di libertà alla Procura della repubblica di Matera, nei confronti di un 27enne, risultato con un tasso alcolemico eccedente i limiti consentiti dalla vigente normativa. A Pisticci, i militari del Comando Stazione hanno segnalato alla Prefettura di Matera una donna di 36 anni e ritirata la patente, trovata con un involucro contenente 1 gr. di cocaina, ben occultato. Infine, a Ferrandina, i Carabinieri della locale Stazione, durante un controllo, hanno trovato un 22enne in possesso di un involucro contenente 1 gr. di marijuana, poi, segnalato alla competente Prefettura. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Matera. Gli investigatori della Squadra Mobile di Taranto, guidati dal dott. Fulvio Manco, hanno concluso in brevissimo tempo le indagini sulla sparatoria avvenuta nella mattinata del 12 settembre scorso nei pressi di un maneggio di “Lido Azzurro“. Il responsabile della sparatoria, un pluripregiudicato tarantino di 49 anni, resosi irreperibile subito dopo il fatto criminoso, costretto da una sempre più intensa attività finalizzata alla sua cattura, non ha potuto far altro che presentarsi volontariamente ieri pomeriggio in compagnia del suo avvocato negli Uffici della Questura. Le indagini hanno fatto, così, emergere lo scenario nel quale si è maturato il ferimento. L’indagato, che aveva un suo cavallo presso un maneggio, dove lavorava la vittima, da qualche giorno era alla sua ricerca perchè aveva avuto, a suo parere, la colpa di aver chiesto l’amicizia su Facebook alla sua compagna. Nella mattinata di lunedì scorso, intorno all’ora di pranzo, l’uomo è riuscito a rintracciare il suo obbiettivo prima presso una salumeria sempre della zona e, non riuscendo ad avere un confronto diretto, lo ha raggiunto a bordo della sua moto, una Yamaha Majesty, presso il maneggio, sparandogli tre colpi di pistola, ferendolo ad entrambe le gambe. Dopo l’insano gesto, il pregiudicato ha abbandonato il suo mezzo, ritrovato dai poliziotti, e si è dileguato a bordo della sua auto, facendo perdere le tracce, fino a ieri pomeriggio quando, ormai braccato dalla Polizia di Stato, ha deciso di costituirsi. Il fermato è accusato di tentato omicidio aggravato, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, minacce gravi e spari in luogo pubblico e, dopo le formalità di rito, è stato condotto nel locale carcere. È quanto segnalato dalla Questura tarantina.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 5.117 i nuovi casi e 67 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività all’1,7%. Nel Lazio, 314 sono i nuovi positivi e 3 le vittime. In Campania, 475 i contagi e 4 i deceduti. In Basilicata, 40 sono le nuove positività e nessun decesso. In Puglia, 248 le infezioni e 1 morto. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute.
EVENTO Si svolgerà lunedì 20 settembre, a Marina di Camerota, alle ore 18.30, alla terrazza sul mare Surtep dell’Hotel Calanca, la cerimonia di premiazione per i vincitori della quinta edizione del “Premio Inula“. I linguaggi del mare, il gioco delle correnti, un continuo movimento di pensieri, è questo il tema che ha mosso circa 300 tra scrittori e poeti per la partecipazione alla quinta edizione del concorso letterario dedicato al mare che l’associazione “Tuttinsieme“, ha coniato anni fa per creare una connessione tra mare e letteratura, con l’obiettivo di raccontare le proprie esperienze, i propri luoghi. L’evento, patrocinato dal Comune di Camerota e sostenuto dall’assessorato alla Cultura, è dedicato quest’anno alla memoria di Rino Scarano, affascinato dalla cultura locale, dalle tradizioni e sostenitore delle iniziative della nostra associazione. La volontà di aver aperto la partecipazione alle opere in vernacolo è scaturita proprio da un solco tracciato anni fa, quando Scarano, nel vestire il ruolo di Assessore del Comune di Camerota, organizzò un primo evento con poeti dialettali provenienti da ogni parte d’Italia, a Camerota. L’associazione si mostra particolarmente soddisfatta della massiva partecipazione a questa quinta edizione con opere di narrativa e di poesia che sono giunte da ogni regione d’Italia, anche dall’estero, fino a computare le oltre 300 adesioni. Ad assegnare i riconoscimenti sarà la giuria, presieduta da don Gianni Citro e composta dal prof. Vincenzo Abramo, dalla prof.ssa Carmen Lucia, dalla blogger, Maura Ciociano, dal musicista e cultore cilentano prof. Santino Scarpa e dal giornalista Giovanni Farzati. La cerimonia di premiazione, condotta dall’avvocato Marco Sansone, assume, quest’anno, un significato ancora più importante e si propone di lanciare un messaggio di speranza e fiducia per una vera e concreta ripartenza, per dare voce ai protagonisti di questa quinta edizione, aperta alla partecipazione di tutti. La serata sarà allietata da un intrattenimento musicale a cura dell’associazione culturale musicale “La Scala di Seta” con il duo “Beatrice e François“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale