In Basilicata, su richiesta del pm, presso la Procura di Lagonegro, il GIP del locale Tribunale, ha emanato un’ordinanza che ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di un 47enne.
L’uomo, di Nemoli, nel potentino, che rischia fino a 10 anni di reclusione, è ritenuto responsabile di un incendio boschivo divampato il 10 settembre scorso, in località Puoi.
La misura cautelare è stata disposta a seguito delle indagini condotte dalla Stazione Carabinieri Forestale di Lagonegro.
L’analisi tecnica, dei numerosi principi di incendio avvenuti sul territorio comunale, hanno consentito di ipotizzare l’ubicazione di eventuali successivi punti di innesco.
Grazie al supporto di un sistema di telecamere sistemate in prossimità del luogo interessato, è stato possibile riprendere il responsabile dalle analisi delle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza.
Infatti, i militari forestali hanno rilevato, in quel momento, la presenza di un uomo a bordo di un motorino che, arrestando per ben due volte la marcia del suo mezzo, ha appiccato, con un accendino, il fuoco tra l’erba secca della scarpata, in due diversi punti che hanno fatto sviluppare fiamme e fumo.
Con il “Metodo delle Evidenze Fisiche”, si sono potuto individuare i punti precisi dell’ innesco.
Infine, l’individuazione del mezzo dalla targa ripresa dalle registrazioni video ha consentito agli investigatori di risalire al responsabile.
Tutti i dettagli sono stati forniti durante una conferenza stampa tenutasi nella tarda mattinata di oggi a Potenza, presso la sede del Comando Regione Carabinieri Forestale “Basilicata“, in c/da Riofreddo.
Tra i tanti militari presenti, anche il Comandante, Col. Angelo Vita e in videoconferenza, il Procuratore Capo della Repubblica di Lagonegro, dott. Gianfranco Donadio.
Davvero un’interessante operazione portata a termine in queste ultime ore, in un periodo dove da Nord a Sud, migliaia di ettari di terreno sono andati in fumo.
Rocco Becce
Direttore Editoriale