CRONACA La DIA (Direzione Investigativa Antimafia), in collaborazione con il Comando Provinciale della GdF di Vercelli ed il Reparto Operativo del Comando Provinciale CC di Bergamo, su disposizione del Tribunale di Torino, a seguito di una proposta avanzata dal Direttore, ha eseguito un provvedimento di confisca di beni mobili ed immobili per un valore complessivo di oltre 1 milione e mezzo di euro. I beni erano nella disponibilità di un pluripregiudicato coinvolto in numerosi procedimenti penali per reati contro la persona ed il patrimonio è ritenuto socialmente pericoloso anche a causa della rilevante sperequazione patrimoniale tra il valore dei beni confiscati ed il proprio profilo economico reddituale. Il Tribunale di Torino, ritenendolo tra le persone che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose, ha disposto la confisca di 3 ville di pregio e di 2 terreni, in provincia di Vercelli, nella sua disponibilità. L’operazione si inserisce nell’ambito delle attività finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali. Un duro colpo per le casse di chi gestisce una delle piazze di spaccio, di via dell’Archeologia, è stato inferto ieri dai Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca. I militari, che da tempo portano avanti una paziente ed incisiva attività di monitoraggio delle zone del popoloso quartiere dove avviene lo smercio di droga, al termine di uno specifico controllo, hanno sorpreso in azione un romano di 44 anni, con precedenti, trovato in possesso di una decina di pallette di cocaina pronte per essere smerciate e oltre 700 euro in contanti ritenuti provento della sua attività illecita. Grazie agli accertamenti svolti nell’immediatezza, i militari dell’Arma sono risaliti ad un appartamento, individuato in un vicino stabile condominiale, che l’uomo condivideva di fatto con un romano di 30 anni, anch’egli con precedenti dove, nel corso di una perquisizione sono state rinvenute e sequestrate oltre 800 dosi di cocaina per un peso complessivo di poco inferiore ai 430 gr. Anche per il 30enne, quindi, sono scattate le manette ai polsi con la stessa accusa del coinquilino: detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due sono stati trattenuti in caserma in attesa di essere sottoposti al rito direttissimo. Nel contesto di eterogenea attività volta alla repressione di reati di carattere patrimoniale. I Carabinieri della Compagnia di Ronciglione, attraverso alcune articolazioni operative e segnatamente il Nucleo Operativo e Radiomobile e le Stazioni di Sutri e Bassano Romano, a conclusione di una complessa attività investigativa, diretta dalla Procura della Repubblica di Viterbo, sono riusciti a disarticolare un gruppo criminale che ha posto in essere una diffusa attività di raccolta e stoccaggio di autovetture di provenienza delittuosa, i cui componenti meccanici venivano reimpiegati in una illecita commercializzazione. L’indagine è stata avviata lo scorso mese di aprile, quando gli investigatori sono riusciti a localizzare un terreno nel comune di Sutri, in una zona impervia e di difficile accesso, dove gli indagati avevano da tempo realizzato un deposito di veicoli e relativa componentistica. I conseguenti servizi di osservazione, risultati estremamente difficoltosi per la scarsa viabilità e la fitta vegetazione che nascondevano i luoghi scelti appositamente dagli indagati, hanno permesso di accertare che i veicoli rubati, prevalentemente nella Capitale, condotte nel luogo individuato, venivano letteralmente private dei vari componenti e commercializzati su mercati clandestini laziali e umbri, ma anche presso operatori del settore, tra cui carrozzieri e meccanici. Le parti che non riuscivano ad essere vendute venivano smaltite per evitare di individuarne la provenienza delittuosa. Il telaio, ormai privato di ogni ricambio riutilizzabile, veniva distrutto con una pressa. Le indagini, già nell’estate scorsa, avevano consentito l’individuazione ed il recupero di 23 autovetture, tutte rubate, nel periodo 2020-2021, nell’area Nord di Roma, e sequestrate nel corso di una mirata perquisizione Nella mattinata di oggi, su delega della Procura della Repubblica di Viterbo, è stata data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Viterbo, nei confronti di due degli indagati. Si tratta di italiani, residenti nella provincia di Roma, già noti alle forze dell’ordine. Nel contempo, in provincia di Terni, gli operanti in concorso con la locale Stazione, hanno eseguito un’ulteriore perquisizione a carico di un terzo indagato, mente le indagini proseguono per accertare altre responsabilità penali. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. In Campania, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Cipriano Picentino, in provincia di Salerno, durante il regolare servizio di perlustrazione del territorio e tutela ambientale, sono stati allertati da un cittadino in merito alla presenza di un volatile di grandi dimensioni. Era stato rinvenuto nel giardino della propria abitazione. I militari, immediatamente, sono arrivati presso ponte Molinello, per verificare la segnalazione. Giunti sul posto, si sono trovati di fronte un esemplare di Airone Cenerino (Ardea Cinerea) il quale presentava segni di buona vitalità, ma con un’evidente disarticolazione della zampa destra dovuta molto probabilmente ad una frattura con conseguente difficoltà a prendere il volo. Il personale dell’Arma si è attivato per assicurare le prime cure al volatile e predisporne il recupero. Il personale medico veterinario dell’ASL intervenuto tempestivamente, verificate le condizioni precarie del volatile ha provveduto al trasporto dell’esemplare presso il CRAS (Centro Recupero Fauna Selvatica) “Frullone” di Napoli. Il volatile, quindi, come segnalato in redazione, è stato consegnato nelle mani esperte dei veterinari del centro che gli hanno immediatamente prestato tutte le cure del caso. In Basilicata, nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Matera, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio al contrasto dei reati in materia ambientale ed alla lotta al degrado, hanno eseguito una serie di sopralluoghi in alcuni siti al fine di contrastare il fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti. I Carabinieri della Stazione di Matera hanno individuato e subito messo in sicurezza, una discarica abusiva a cielo aperto di circa 20 mq., situata lungo la SP Fondovalle-Bradano, altezza sottopasso SS 7. Sul posto sono stati abbandonati rifiuti di vario genere, tra cui rifiuti solidi urbani e vari suppellettili. Si tratta di elettrodomestici, vetro, materiale ferroso, arredi in legno, plastica di vario genere e indumenti. Oltre ad avviare le indagini per rintracciare i responsabili dell’abbandono illecito, i militari dell’Arma, come informato in redazione, hanno provveduto a contrassegnare, delimitare l’area e segnalarla a chi di competenza, per le necessarie operazioni di recupero e smaltimento. In Puglia, a Martina Franca, in provincia di Taranto, il personale del locale Commissariato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un pregiudicato del posto di 43 anni, già in regime degli arresti domiciliari, coinvolto nel 2019 nell’operazione antidroga denominata “Gioventù Bruciata”, coordinata dalla DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Lecce che smantellò due distinti gruppi criminali. Si erano divisi il mercato dello spaccio di sostanze stupefacenti nella cittadina della Valle d’Itria. Alcuni giorni precedenti l’arresto, i poliziotti erano intervenuti presso la sua abitazione dove l’uomo stava scontando la sua misura detentiva per la segnalazione di una lite in famiglia. Sul posto, gli agenti, hanno accertato, dal racconto della moglie, anche lei coinvolta in quell’operazione di Polizia ed agli arresti domiciliari, che questo episodio, di violenza familiare, era l’ultimo di una serie di maltrattamenti subiti nella lunga convivenza, durante i quali, spesso, era arrivato anche a minacciarla di morte. Pertanto, alla luce di questi ultimi episodi accertati, l’Autorità Giudiziaria competente ha disposto per il pregiudicato l’allontanamento dalla casa familiare e il conseguente inasprimento della pena detentiva con l’accompagnamento nel locale carcere.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 3.212 i nuovi casi e 63 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività all’1,1%. Nel Lazio, sono 275 i nuovi positivi e 4 le vittime. In Campania, 316 le positività e 9 le persone scomparse. In Basilicata, 77 i contagi e nessun morto. In Puglia, 152 i contagiati e 1 scomparso. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute.
EVENTI Anche quest’anno la Polizia di Stato e il Corpo della Gendarmeria Vaticana hanno onorato insieme il Santo Patrono San Michele Arcangelo con una cerimonia liturgica svoltasi all’interno della Città del Vaticano, nella Chiesa di Maria Madre della famiglia. Il rito è stato presieduto da Sua Eccellenza Monsignor Fernando Vergez Alzaga, nominato di recente da Papa Francesco, Presidente del Governatorato, l’Ente che governa lo Stato Città del Vaticano, insieme ai due Cappellani del Corpo, alla presenza del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, del Vice Comandante della Gendarmeria Vaticana, Davide Giulietti e del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Lamberto Giannini. Il 29 settembre 1949 San Michele Arcangelo fu proclamato Patrono e Protettore della Polizia da Papa Pio XII. La cerimonia religiosa sugella lo stretto legame tra Gendarmeria Vaticana e Polizia di Stato e testimonia l’apprezzamento delle autorità Vaticane per l’opera prestata dalla Polizia di Stato attraverso le sue strutture territoriali, in primis l’Ispettorato di P.S. Vaticano, a tutela dei sacri riti e del Santo Padre. La Santa Messa è stata accompagnata da un gruppo di cinque elementi della Banda Musicale della Polizia di Stato, diretto dal maestro Roberto Granata e arricchito dalla voce del tenore Francesco Grollo. Sull’altare è stata esposta un’icona raffigurante San Michele Arcangelo e la Bolla Pontificia di Papa Pio XII che proclamò San Michele Arcangelo Patrono della Polizia di Stato. Altri eventi, di questo tipo, si sono tenuti, sempre nel corso della mattinata, in altre città italiane, da Nord a Sud. In occasione delle celebrazioni, è stato anche organizzato un concerto dal titolo “I valori che ci uniscono, #essercisempre“, che si è tenuto oggi pomeriggio in uno dei luoghi più suggestivi d’Italia, il tempio di Venere, nella splendida cornice del Foro Romano. Di fronte al Colosseo, la Banda della Polizia di Stato si è esibita, in un concerto che ha visto la partecipazione straordinaria del maestro Andrea Bocelli. Attraverso questi momenti la Banda Musicale della Polizia di Stato, con le note e il linguaggio universale della musica quale strumento di aggregazione capace di raggiungere il cuore di tutti, ha diffuso i valori della legalità, della solidarietà e dell’amicizia, valori che quotidianamente i poliziotti che ogni giorno operano sulle strade delle nostre città traducono con gesti ed azioni concrete. La Polizia di Stato, con la consapevolezza che l’impegno sociale e il servizio alle comunità sono una parte fondamentale della propria mission istituzionale, da tempo è impegnata in numerose iniziative di prossimità ed in cause benefiche a favore di ammalati, disabili, famiglie in difficoltà, bambini meno fortunati con la volontà di portare sollievo ed emozioni positive a chi ha più bisogno. Numerose, in tal senso, le collaborazioni con associazioni, onlus ed enti no profit che si occupano di disabilità, nell’ottica di un arricchimento reciproco che rafforza il legame tra la Polizia di Stato e la società civile. È questo lo spirito che ha animato il concerto, presentato dall’attrice Serena Rossi, che ha introdotto i vari momenti del ricco repertorio musicale scandito dalla bacchetta del maestro Maurizio Billi, impreziosito dalla esecuzione di alcuni brani da parte del maestro Andrea Bocelli. In platea, alla presenza delle massime autorità istituzionali, tanti piccoli spettatori delle associazioni che si occupano di disabilità ed una rappresentanza del coro dei bambini della scuola “Maria Chierichini” di Amelia che hanno eseguito il brano “Torneremo a scuola“, arrangiato dalla Banda Musicale, che canta la gioia del ritorno in classe dopo i periodi bui della pandemia. Nel corso dell’evento un momento particolarmente emozionante è stato il conferimento del titolo “Poliziotto ad honorem” a personalità, non appartenenti ai ruoli della Polizia di Stato, che per le loro esperienze di vita hanno costituito un esempio per l’impegno civile, il senso di appartenenza alla comunità e lo spirito di umanità, divenendo così meritevoli di diventare ambasciatori dei valori della Polizia di Stato, impegnandosi a promuovere i principi ispirati alla cultura della legalità. Il titolo è stato conferito a don Antonio Coluccia, per la sua quotidiana lotta contro il traffico di stupefacenti e la sua attività di sostegno e recupero dei giovani, al compositore Mogol per il suo impegno verso i progetti e le iniziative volte a diffondere i valori della legalità e della solidarietà sociale e a Valerio Catoia, giovane atleta paralimpico, che ha salvato la vita di una bimba che stava annegando gettandosi in mare e che offre il suo contributo nell’ambito delle campagne di sensibilizzazione sull’uso consapevole del web e sul contrasto all’odio online. Un pomeriggio di emozioni all’insegna dell’arte e della cultura, un omaggio ai valori più autentici su cui si fonda la Polizia di Stato, alla presenza del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese e del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Lamberto Giannini. Ad informarlo è la Polizia di Stato. A Matera, nella sede del campus Lanera, dell’Università degli Studi della Basilicata, si è svolto un incontro fra la ProRettrice all’Inclusione, prof. Paola D’Antonio, e la Coordinatrice del Corso di laurea magistrale in Architettura, prof.ssa Antonella Guida, e l’associazione di volontariato “Azione Disabili Marziolino ODV“, con il presidente Marzio Muscatiello. Durante l’incontro si è affrontato l’annoso problema delle barriere architettoniche della città italiane e di come tale problema possa essere particolarmente sentito nella città di Matera, “Patrimonio Unesco” e “Capitale Europea della Cultura 2019”. Con l’associazione, l’Università della Basilicata ha già intrapreso una proficua collaborazione che ha portato anche alla realizzazione di una monografia, che è un vademecum per gli Enti locali, per progettisti e altre amministrazioni che vogliano realmente progettare in una logica di universal design. La monografia, dal titolo “Abbattimento delle barriere architettoniche nello spazio pubblico” è frutto proprio del confronto fra giovani studenti e laureati Unibas e l’associazione in questione. “Un’azione che deve essere innanzitutto una scuola di pensiero – ha spiegato D’Antonio – così, come l’Unibas da tempo si fa portavoce di azioni di integrazione nei processi formativi”. “L’Unibas – ha ribadito Guida – si rende ampiamente disponibile a formare professionisti che siano particolarmente sensibili e competenti a progettare in una logica di universal design e ad affiancare i tanti tecnici e operatori, presenti oggi nelle varie amministrazioni pubbliche ed enti locali”. È proprio la sensibilità a cui fa riferimento Marzio Muscatiello che spiega – è questo il punto di partenza per l’abbattimento, una sensibilità cha parta dalle giovanissime generazioni che, forti dei loro entusiasmi, possano rappresentare un grande slancio alle tante azioni che vanno poste in campo. Si è discusso e si sono pianificate azioni che potranno essere messe in campo nei prossimi mesi, in cui ci si augura di poter programmare momenti di riflessione a più ampia partecipazione pubblica”.
METEO Per domani, tra sole e nubi, anche acquazzoni sono attesi nel Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Basilicata, Puglia e Calabria, con temperature in diminuzione, tra i 22 e 28 gradi, come informato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale