I Carabinieri del Gruppo di Frascati, a Roma, in via Caldopiano, nella mattinata di oggi, come si evince da video e foto qui pubblicate, hanno sgomberato un complesso residenziale confiscato, di circa 3mila mq.
La mega struttura, comprende 2 villette unifamiliari e 1 villetta bifamiliare, riconducibile al locale clan “Casamonica”.
I beni sono stati affidati all’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la sua destinazione, sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata che, a sua volta, li ha assegnati dell’Agenzia del Demanio per destinarli in uso all’Arma dei Carabinieri.
Dopo le opportune riunioni, presso la locale Prefettura, per le operazioni di sgombero hanno operato circa 50 militari dell’Arma e agenti della Polizia Locale che hanno anche attivato i servizi sociali per alcuni degli occupanti.
Il complesso residenziale, insieme ad altro patrimonio di rilevante entità, tra cui alcune automobili “Ferrari“, era stato oggetto, sia di richiesta di Misure di Prevenzione nel 2003 che di sequestro e successiva confisca nell’ambito di un procedimento penale della locale Procura, per i reati di usura ed altri previsti dal T.U. delle leggi bancarie.
La confisca è stata disposta con sentenza della Corte di Appello di Roma, II Sez. Penale del 16.12.2015, a carico di D.S.G., detenuta dal 21 novembre 2018, per un cumulo pene di 5 anni, 11 mesi e 6 giorni di reclusione.
La donna, ex convivente di C.F., detta Silvana, e di suoi 3 figli R., C. e K.,accusata per simulazione di reato, circonvenzione di incapace, usura e furto, durante la detenzione, era stata destinataria dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 9 aprile 2019 dal Tribunale di Roma.
Si tratta dell’indagine “Gramigna” eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, in relazione alle accuse di estorsione aggravata dal metodo mafioso e usura.
Per questo è stata condannata a 11 anni, 1 mese e 10 giorni in I° grado, il 20 settembre scorso, dalla Prima Sez. Penale del Tribunale.
Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
Rocco Becce
Direttore Editoriale